(foto "Mc 127" )

Pur essendo un'auto semplice e "proletaria" , potremmo definirla la nonna delle odierne furgonette da famiglia , questo esemplare in ottime condizioni e' un pezzo notevole per il fatto di avere ancora il portellone in due parti , versione detta "combinata" , la livrea tipica grigio perla azzurro , e la sua targa di origine ... avvistamento coi fiocchi ...

Con tanto di gatto "aranciò anni uttanta" (cit.) sotto

"Il GATTO sì che se ne intende!" (cit.)

Quasi introvabile; mi ispira simpatia.

L'auto sulla quale mio padre imparò a guidare e che guidò per un anno dopo aver preso la patente. Non dispiace nemmeno a me, forse anche per motivi affettivi.

Una delle mie preferite di quel decennio. La vista generale mi fa pensare ad un conservato in mano ad un amatore; mancano i copriruota, ma non è detto che siano andati persi col passare degli anni.

Anno 1968 , io , mia mamma ed un amica di famiglia neopatentata abbiamo percorso su e giù il Turchino fino a Voltri , per andare al mare , con un A40 come questa ,ma di colore grigio,per un estate intera, 50 km. andata e ritorno fatti quasi tutti in terza per la poca pratica del pilota arrivati sul passo spesso ci dovevamo fermare per far riposare la vettura dalla quale uscivano sbuffi di vapore dal cofano come una locomotiva,comunque la mitica Innocenti ci ha sempre portati a casa ! Che bei ricordi e che belle vetture si incrociavano su dal Turchino che,a quel tempo,era l unica strada per arrivare a Genova,visto che la A26 è, stata aperta l 11 agosto 77,senza contare i fumosissimi autobus dell Alpi che facevano servizio tra la ValleStura e Genova

Toh, è possibile che sia sorella della prima macchina su cui ho viaggiato (pure la provincia coincide con questa; la numerazione probabilmente era molto più alta perché era stata comprata usata da parenti milanesi), uscendo dall'ospedale a pochi giorni di vita. Non l'ho vista a lungo: pochi giorni dopo la mia nascita mio papà l'ha sostituita con una Lancia Fulvia GTE usata (comprata direttamente dal meccanico di paese che frequentava all'epoca), che ricordo perfettamente. È durata fino ai miei 7 anni e ai suoi 250mila km, quando ha deciso di arrendersi alla vita e ha sbiellato. Ma questa è un'altra storia.

Tornando alla A40, le leggende di famiglia narrano di epiche imprese sui passi alpini, con tanto di freni inservibili per la fatica e di un tentativo di rianimarli aggiungendo zucchero (!) nei tamburi. L'esito è stato abbastanza disastroso, ma essendo fatti avvenuti prima della mia nascita, non ne so praticamente niente di più.

i fumosissimi autobus dell Alpi che facevano servizio tra la ValleStura e Genova

Vivi mi "costringe" a condividere un link OT

http://www.ilseco...so.shtml#1

Link molto interessante.

bellissima. stesso modello che aveva mio papà negli anni '60 prima di comprare la Simca 1100 rossa..