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Lancia 2000 iniezione

lancia2000dariomontrone20190810.jpg
Anno 1973 (dariomontrone).

Data: 10/08/2019
Commenti: 6
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Commenti
#1 | Markino il 10/08/2019 12:51:02
Nobile e costosa ammiraglia della prima metà degli anni '70, equipaggiata con la raffinata motorizzazione a iniezione Bosch, conservata con un'evidente patina del tempo; a mio modo di vedere, sarebbe opportuno un buon intervento cosmetico, per restituirle la lucentezza che merita per blasone e fascia merceologica, oltre a gruppi ottici posteriori compatibili con la revisione periodica.
Magnifici interni in velluto azzurro, presumo; ottima la targa d'origine, di cui le Lancia "2000" sono spesso ancora munite.
#2 | S4 il 11/08/2019 11:58:04
Lasciata andare nel corso degli anni come una nobile decaduta... concordo su tutto ciò che hai scritto ma in questo caso - come molti altri - dubito che qualcuno possa intervenire per i soliti motivi: scarso valore commerciale, costo spropositato dei ricambi, cifre fuori controllo per il ripristino della carrozzeria e della meccanica, gli interni saranno a pezzi... Vedo anche i fanalini della targa malmessi, circa 80 € ricostruiti in modo approssimativo, gruppi ottici posteriori circa 300, gli anteriori saranno nelle stesse condizioni e sono altri 250. Frown
#3 | Markino il 11/08/2019 12:14:43
Tutto vero e riscontrabile, ma che gli interni siano malmessi non è affatto detto. Non sono rari i casi di vetture conservate approssimativamente all'esterno, ma che hanno mantenuto interni decorosi; ogni vettura fa storia a sé, insieme a quella dei suoi proprietari pro tempore.
#4 | lancista il 11/08/2019 21:08:17
Vero, Il velluto delle Lancia 2000 come tutti gli interni fa spesso impressione per come si sono mantenuti negli anni. Meglio delle Flavia 1s/2s.
Segno della grande qualita dei materiali utilizzati ma anche che l'intervento di Fiat per realizzare Lancia 2000 non fu affatto al risparmio in nulla. Cosa purotrppo accaduta in modo evidente dalle Beta in poi incluse le Fulvia3
#5 | S4 il 11/08/2019 23:33:09
Le Beta furono costruite in un periodo storico conflittuale, impossibile fare paragoni con il passato, tuttavia le finiture e la dotazione di accessori guardavano dall'alto le concorrenti a cominciare dall'adozione del cambio a 5 marce persino sulla basica 1400, impianto servoaassistito a quattro dischi con doppio circuito, per tacere dell'adozione delle bocchette d'aerazione per i posti dietro, quattro gruppi ottici alogeni, specchio esterno, (reso obbligatorio solo dal 1° gennaio 1977) raffinata sospensione posteriore dedicata e molto altro ancora; i propulsori bialbero di derivazione Lampredi venivano costruiti nel nuovo stabilimento di Verrone, ottimizzati nella curva di coppia e leggermente potenziati.
Infine da possessore di Fulvia 3 sono curioso di sapere su cosa si è risparmiato. dubbio
#6 | lancista il 12/08/2019 11:35:49
Beta è tecnicamente e su strada un'auto ineccepibile, con pochi (forse nessuno) raffronti tra le auto d'epoca per quanto ancora adesso si puo paragonare ad auto moderne in termini di tenuta e utilizzo. Ahime sulla qualità, assemblaggi ecc.. pur essendo sopra a cio che si inizio' a fare mediamente negli anni 70, non era esattamente all'altezza di lancia precedenti. Lasciando perdere anche l'aspetto delle prime problematiche x la qualita acciai di cui si sa come nel nord europa arrivarono auto che nei piazzali facevano ruggine. Ma al di la di questo è soprattutto la qualita della plastica che non è da Lancia (lo dico da possessore di Gamma dove la cosa è ancora meno accettabile)
Su Fulvia3 il discorso è diverso, di per se l'auto rimane la stessa e quindi il calo qualitativo è limitato a qualche intervento. del tessuto sedili che come quello Beta deperiva gia dopo pochi anni, le plastiche plancia volante che gia dalla 2s sostituivano il legno. I trapezi stampati al posto dei bracci tubolari, si sa anche di una minore protezione dalla ruggine
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