Proiettando sul resto quanto si può desumere dalla porzione qui visibile, parrebbe un bell'esemplare, per di più nobilitato dalla targa originale milanese, provincia che, curiosamente, nell'ultimo scorcio dell'alfabeto latino vide un sovvertimento del suo naturale ordine.
La finitura prugna, che non passava certo inosservata, ottenne su questo modello un buon riscontro di pubblico.

Mi sorge il dubbio che all'epoca non conoscessero il naturale ordine...
Per fortuna rimediarono con le successive targhe componibili e riflettenti.

In realtà, l'alfabeto della lingua italiana aveva ufficialmente 21 lettere e non comprendeva le lettere J,K, X,Y,W, considerate "straniere". Io ho fatto la prima elementare nel 1978/79 e ricordo che l'alfabeto che ci fecero studiare a scuola non comprendesse ancora le lettere X, Y e W, tanto per fare un esempio.
Quando, a metà degli anni '70 a Milano si arrivò alla Z, non sapendo evidentemenete cosa inventarsi, ripescarono le lettere X, Y, W, secondo un ordine che ancora non mi spiego, per poi inventarsi la furbata della lettera in fondo alla targa e ripartire da capo, stavolta usando l'alfabeto internazionale e senza fare salti. Roma, Torino e infine Napoli hanno seguito a ruota e Napoli ci è arrivata con le componibili bianche. Le altre città non hanno fatto in tempo ad arrivare alla Z.

Anche Napoli è 'arrivata' alla Z, e anche alla X, alla Y ed ha chiuso con la W nel 94.
Per un pelo non si è arrivati alla A in ultima posizione...

Mi sa che abbiamo scritto i messaggi contemporaneamente

Ora che l'hai scritto mi hai fatto venire in mente che non fu usata la K con le targhe componibili, usata invece con le quadrotte, vai a sapere...

La k non è stata usata solo nelle serie con la lettera all'ultimo posto, e quindi sono esistite le targhe componibili NA K***** e FI K*****.
Quando la lettera è arrivata alla 2a posizione la k è stata reintrodotta e solo Roma e Milano hanno avuto targhe con la k sia al primo che al secondo posto. Lo stesso è accaduto con la U, ma solo Milano ci è arrivata.
Mentre la B è apparsa unicamente in prima posizione.

@time101cv: hai ragione!

Infatti mi riferivo a quelle.

Il fatto che a Milano, tra il 1969 e il 1970, fosse stata utilizzata la "K" - saltando la "J", presumo, per evitare confusioni con l'1), fa appunto pensare che fosse stato preso a riferimento l'alfabeto latino, tanto più che all'epoca non si era ancora giunti alla "penuria di lettere" (ma era facile immaginare che sarebbero bastati pochi anni). A guardare invece alla continuità tra la "V" e la "Z" del 1975, si dà per scontato il riferimento all'alfabeto italiano, salvo ravvedimento tardivo.
Mah....misteri della burocrazia e delle sue mille incoerenze e assurdità, idem per le altre casistiche evidenziate negli altri commenti qui postati; e queste, perlomeno, sono ancora innocenti...

sulla scia di questa discussione mi sono preparato una tabellina con l'ordine e la posizione delle lettere per le targhe meneghine... se a qualcuno può interessare apro una discussione sul forum