Questa iper rara versione a due porte , con accostamento colori elegante , non si puo' dire che sia brutta , c'e' ben di peggio ...
Tuttavia fu un modello che non eccelleva per qualita' costruttiva ...
La seconda del sito dopo oltre 10 anni, direi che la rarità della versione due porte è certificata... Gradevole per quel suo aspetto un po' ricercato e distinto che avevano certe vetture britanniche, pur non eccellendo per altre doti
Notata con enorme stupore anche dal sottoscritto, nella stessa occasione richiamata da Davide, con il quale ci siamo poi trovati.
Intorno al 1991, ebbi modo di percorrere alcuni chilometri come passeggero su un esemplare identico, guidato da un amico quasi trentenne, che poco dopo lo fece rottamare, sebbene non fosse affatto a fine corsa (a parte forse le sospensioni, visti i contraccolpi nell'abitacolo ad ogni asperità della strada); come vettura usata, ai tempi era quasi invendibile.
Concordo con i precedenti giudizi: esteticamente non così disprezzabile come le battute da bar sport mettono regolarmente in risalto, ma non certo il massimo per qualità costruttiva.
SE la memoria non mi inganna,dovrebbe avere la corona del volante scolpita,(cioè dove normalmente appoggiano i polpastrelli delle dita),anzichè sulla parte posteriore del volante, come la stragrande maggioranza delle auto, bensì sulla parte frontale del volante,cosa che lasciò perplessa parte della stampa specializzata che provò la vettura ai tempi del lancio.
Abbastanza diffusa da nuova è pressoché scomparsa, oggigiorno, dalla circolazione. Concordo con i giudizi estetici di cui sopra, effettivamente all'epoca circolava merce ben peggiore dell'Austin.
Abbastanza diffusa, presumo, in Patria, ma vederne una in Italia ai tempi in cui era a listino era cosa assai rara. Magari, dalle tue parti ne circolava qualcuna in più per la presenza di un concessionario British Leyland commercialmente più abile che altrove.
SE la memoria non mi inganna,dovrebbe avere la corona del volante scolpita,(cioè dove normalmente appoggiano i polpastrelli delle dita),anzichè sulla parte posteriore del volante, come la stragrande maggioranza delle auto, bensì sulla parte frontale del volante,cosa che lasciò perplessa parte della stampa specializzata che provò la vettura ai tempi del lancio.
La caratteristica saliente del volante della Allegro era la sua forma quadrata, invece che tonda.
Figuriamoci quante possono essere quelle circolanti (o potenzialmente in grado di farlo) in Italia, probabilmente le dita delle mani di un solo uomo rischiano di essere quasi troppe. Avvistamento strabiliante
La versione col volante "quadrato" era anche la corrispondente italiana, la Innocenti Regent. Perlomeno questa in foto non l'aveva così, visto che ho guardato bene anche l'abitacolo (piuttosto ben rifinito, con volante con corona in legno, morbido velluto sui sedili).
Nel Regno Unito (...) nel 2017 ne risultavano ancora circolanti meno di 200
Il dato, se attendibile, è sorprendentemente modesto per una vettura di larga serie venduta sino al 1983, posto che in Gran Bretagna la cultura della conservazione è più radicata che da noi, anche per vetture popolari o medie che qui sarebbero quasi completamente trascurate.
Forse, la non elevata affidabilità ha contribuito a questa estinzione, e, a sua volta, ha frenato il desiderio di conservazione del modello mano a mano che diventava potenzialmente di interesse collezionistico.
I dati di "how many left" non sono attendibili perché considerano solo auto in stato di sorn dichiarato (un iter per il quale bisogna comunicare che la macchina non circola) oppure con la road tax pagata.
In caso contrario è come se la macchina non esistesse anche se risulta viva e vegeta.