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Lancia Augusta

lanciaaugustablowup20200325.jpg
Anno 1935, targhe nere del 1962 (Blowup).

Data: 25/03/2020
Commenti: 10
Visualizzazioni: 852
Commenti
#1 | time101cv il 25/03/2020 09:01:00
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(foto "Blowup" )
#2 | FeDeesse il 25/03/2020 09:34:53
molto elegante, ce l'aveva un zio di un amico, ricordava che ai tempi per andare da Stresa a Genova ci metteva una giornata intera con l'augusta, si passava per i paesini, non c'erano le autostrade...ma neanche molti cartelli autostradali!
#3 | vivi61 il 25/03/2020 09:36:51
Secondo me lì c era per la revisioneWink
#4 | bob91180 il 25/03/2020 12:02:27
Vettura pregiata , con interni ottimamente rifiniti , e di grande qualita' complessiva ...
#5 | aureliab20 il 25/03/2020 21:22:43
Vettura che mi sarebbe piaciuta possedere, ma che non me ne è mai capitata l'occasione.
Come da copione Lancia, aveva delle soluzioni molto interessanti come per esempio la ruota libera, la carrozzeria autoportante con telaio a X come la Dilambda (che però aveva il serbatoio inglobato nel telaio per una maggiore rigidità) il sistema per aprire il baule posteriore. Presentata al Salone di Parigi di fine 1932 con il nome Belna e prodotta poi su licenza, la produzione iniziò dopo la presentazione al Salone di Milano del 1933 proseguendo sino a fine 1936.
La prima serie si riconosceva per la mascherina anteriore piatta (ci sono pareri discordi se l'Augusta fu costruita in 2 serie o in un'unica serie; per me vale la prima soluzione) ma poi dal 1934 con il modello lusso con abbellimenti vari come ad esempio gli interni più curati e le ruote a raggi, si optò ad unificare la mascherina rendendola più stretta e lunga e molto più armoniosa.
Vettura che ho incrociato a qualche raduno in Liguria, targa ASI con numero basso, coppe ruote non di serie, targa non originale purtroppo, mancante del suo fanalino posteriore di origine, ma comunque sembra ben tenuta.
Giusta la colorazione con i classici "filetti rosso cina" che spero siano stati eseguiti a mano libera.
Difficilissimo da trovarne in perfette condizioni di originalità viste le quotazioni basse; comunque per me è sempre un bel vedere la circolazione ai giorni nostri delle "vere auto d'epoca".
#6 | polar il 26/03/2020 10:20:19
Mi stavo chiedendo quanto potessero pesare le ruote di scorta appese dietro, a occhio almeno una quindicina di chili l'una... Essendo anche sospese, la staffa che le regge non rischia di flettersi a forza di scossoni?
#7 | aureliab20 il 26/03/2020 13:26:43
Si chiamava Lancia non per altro e nulla era lasciato al caso.....vi sono 2 tiranti molto spessi uno ad ogni angolo del baule che lo sorregge insieme alle 2 ruote di scorta.
#8 | polar il 27/03/2020 10:15:31
Ok, risposta molto persuasiva Wink
#9 | pierbott il 27/03/2020 11:13:57
Per i miei gusti, nella visuale di 3/4 posteriore, la seconda ruota di scorta così a sbalzo appesantisce la linea di per sé molto gradevole; secondo me starebbe meglio con una sola ruota.
Peraltro capisco che negli anni '30, con le strade di allora, la seconda ruota di scorta fosse necessaria.
#10 | aureliab20 il 27/03/2020 12:07:59
Anche la Fiat 508 detta Balilla di fascia inferiore di prezzo aveva 2 ruote di scorta, giusificato dal fatto che come ben scrive pierbott le strade di allora non erano come quelle di oggigiorno, anzi la maggior parte era in terra battuta, anche se nel 1924 era stata inaugurata la prima autostrada al mondo che è la MILANO-LAGHI progettata ed eseguita dall'ing. Puricelli, lo stesso che ha progettato e realizzato l'autodromo di Monza.
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