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Lancia Delta LX 1300

lanciadeltadeltago20200427.jpg
Anno 1985 (deltago92).

Data: 27/04/2020
Commenti: 12
Visualizzazioni: 1049
Commenti
#1 | time101cv il 27/04/2020 08:34:36
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2020/04/lancia_delta_lx_1300_21-10-1985_2.jpg
(foto "deltago92" )
#2 | oinotna il 27/04/2020 08:57:43
La presenza di una altra delta è quasi una firma per l'avvistatore
#3 | Markino il 27/04/2020 10:03:46
Splendido esemplare.
Versione che mantiene inalterata una notevole classe.
Ogni volta che ne ammiro una, però, ricordo con angoscia quando toccava a me stare seduto dietro in quella del padre di un nostro amico, primi anni '90.
#4 | 131 Mirafiori il 27/04/2020 13:42:58
ricordo con angoscia

angoscia per opera dell'auto o dell'autista?
Anche io ho vissuto alcuni viaggi (purtroppo li conto su una mano) sul sedile posteriore di un esemplare identico di proprietà del padre di un mio amico ma li ricordo con piacere
#5 | Markino il 27/04/2020 14:10:53
Il mio amico ero uno di quelli che sembrano "nati" col volante in mano; il guaio era la ridotta altezza del padiglione, accentuata, credo, dall'eccessivo spessore dell'imbottitura del raffinato divano in panno grigio azzurro.
Stare con la testa incurvata per tutto il viaggio non era il massimo del confort.....e io sfioravo appena 1,75 mt.
#6 | S4 il 27/04/2020 16:09:39
Scatti da anni '80-'90, quando si vedevano parcheggiate fianco a fianco Delta, Y10, Thema...
Il passaggio al MY '86 provocò la perdita della esclusiva e avveniristica plancia di ispirazione aeronautica a favore di quella più terrestre di origine Prisma.
#7 | prof il 27/04/2020 16:41:23
Qualcuno mi sa dire in quale mese comparve a listino il MY86?
Non ho i miei vecchi Quattroruote sottomano.
Comunque sia, mi chiedo perché mio padre, che nel maggio del 1986 acquistò l'allora neonata Peugeot 309, non avesse preso in considerazione la Delta...
#8 | diego h14 il 27/04/2020 16:59:54
Ci pensavo proprio ieri riguardo la plancia della Prisma sulla Delta. Operazione riuscitissima perché era più importante e si raccordava senza soluzione di continuità ai braccioli sulle portiere. Quella originale invece era proprio brutta anche se inaugurava la mensola porta oggetti tanto cara al suo autore. Lo specchietto retrovisore sempre della Prisma e i fascioni paraurti, già modificati nel m.y. 83, invece non mi trovano d accordo. Insomma, a parte la plancia, la primissima Delta rimane la migliore. Tornando agli interni, ho nel mio archivio di foto, uno studio apparso su gente motori, molto più originale e spazioso di quello ufficiale.

thumbs2.imgbox.com/2c/8f/g7lAz6M7_t.jpg
#9 | S4 il 27/04/2020 17:45:57
Qualcuno mi sa dire in quale mese comparve a listino il MY86?

Luglio.
Curiosamente la Prisma '86 comparve a maggio.
#10 | time101cv il 27/04/2020 23:01:22
Entrambe però furono presentate al salone di Torino del 1986 se non sbaglio. Ricordo che Quattroruote realizzò un numero speciale in occasione di quel Salone.

il guaio era la ridotta altezza del padiglione, accentuata, credo, dall'eccessivo spessore dell'imbottitura del raffinato divano

Io ricordo che la Delta, come la Prisma, aveva il sedile posteriore leggermente più alto rispetto ai sedili anteriori (mio padre ha avuto due Prisma), quasi realizzando un'impostazione, mi si perdoni il paragone, ad anfiteatro. Mi hanno spiegato poi che c'era un motivo pratico, legato alla presenza del serbatoio in pratica sotto al sedile posteriore, il che sulla Prisma aveva permesso di realizzare un bagagliaio molto capiente.

mi chiedo perché mio padre, che nel maggio del 1986 acquistò l'allora neonata Peugeot 309, non avesse preso in considerazione la Delta...

Forse tuo padre cercava un bagagliaio spazioso: quello della Delta era di dimensioni minime, in pratica paragonabile a quello della Uno: la coda tronca aveva i suoi effetti collaterali.
#11 | prof il 28/04/2020 01:16:09
Semplicemente non la prendemmo in considerazione. Non ricordo perché. Forse perché si trattava di un modello sul mercato già da molto tempo (che, senza i numerosi successi sportivi, non sarebbe sopravvissuto per così tanti anni ancora).
#12 | deltago92 il 28/04/2020 12:14:42
Forse tuo padre cercava un bagagliaio spazioso: quello della Delta era di dimensioni minime, in pratica paragonabile a quello della Uno: la coda tronca aveva i suoi effetti collaterali.

Più che per la coda tronca, la Delta soffriva molto la presenza delle ingombranti sospensioni di derivazione Lancia Beta. Curiosamente, su Quattroruote di Ottobre 1989 vennero pubblicate le prove relative a Fiat Uno 60 S e 70 SX, Lancia Delta LX 1.3 e una sua "rivale", la Golf GL 1.6. La capienza del bagagliaio della Uno è di 248 dm3, quello della Delta di 260 dm3 e quello della Golf è di ben 345 dm3 (anche se i libretti di Uso e Manutenzione in mio possesso riportano 271 dm3 per la Uno, 260 dm3 sempre per la Delta mentre per la Golf non trovo il dato in nessuna pagina dubbio). Inoltre mi sono ricordato che sul "Dossier del venditore" relativo alla Fiat Regata vengono fornite le caratteristiche delle sue concorrenti (o pseudo-tali) e la Ritmo "4 fari" risulta avere una capienza di 370 dm3 che salgono a ben 400 dm3 sull'Alfa Romeo 33 che guadagnava spazio grazie alla carrozzeria "due volumi e mezzo" .

Io ricordo che la Delta, come la Prisma, aveva il sedile posteriore leggermente più alto rispetto ai sedili anteriori (mio padre ha avuto due Prisma), quasi realizzando un'impostazione, mi si perdoni il paragone, ad anfiteatro.

Questa impostazione permette di avere una visuale ottima della strada che si sta percorrendo anche dai sedili posteriori, rendendo il viaggio più piacevole. Mi è capitato di salire su auto dove l'unico panorama visibile era lo schienale del sedile anteriore Pfft

Stare con la testa incurvata per tutto il viaggio non era il massimo del confort.....e io sfioravo appena 1,75 mt.

Mio papà mi maledice ogni volta che gli capita di salire dietro perchè rischia di sbattere la testa sul montante mentre sale o scende dall'auto Smile
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