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Fiat Regata 70 S

fiatregataaporzi20200517.jpg
Anno 1984 (aporzi).

Data: 17/05/2020
Commenti: 21
Visualizzazioni: 1529
Commenti
#1 | oinotna il 17/05/2020 10:23:21
Mai visti gli appoggiatesta posteriori sulla 70S.
Fari con luci targa della serie successiva.
O è di un appassionato, o viene sistemata con quello che trova!
#2 | time101cv il 17/05/2020 10:41:33
Gli appoggiatesta posteriori erano un optional regolarmente a listino le Regata S. Gli esemplari provati da Quattroruote spesso ne erano dotati. Un passo indietro a mio giudizio rispetto alla 131 Supermirafiori che ne era dotata di serie.
#3 | vivi61 il 17/05/2020 11:15:27
Secondo me la Regata è stata un passo indietro su tutto rispetto alla 131
#4 | bob91180 il 17/05/2020 11:48:00
Mah ... la 131 l'ho avuta pure io e devo dire che aveva parecchie qualita' ... pero' va detto che in quel segmento oramai la trazione anteriore era predominante per praticita' e sfruttamento dello spazio ...
#5 | aporzi il 17/05/2020 13:42:45
Non è di un appassionato, ma di un anziano e questa Regata mi capita di vederla sopratutto nei parcheggi delle sagre in estate, come appunto è successo per questa foto. Un anziano che comunque un minimo ci tiene, nonostante le ovvie bottarelle qua e là, ma che sopratutto nell'84 decise di farsi una bella berlina molto accessoriata, come testimoniano i rarissimi poggiatesta.

Per finire, non la ritengo un passo indietro alla 131, nient'affatto. La 131 era figlia degli anni 70, la Regata degli anni 80. Tutto qui.
Questo è il mio punto di vista... e preferisco di gran lunga la Regata, per me davvero stupenda.
#6 | Transaxle73 il 17/05/2020 14:46:33
Per me la 131 era di categoria superiore. La Regata era nient'altro che una Ritmo, quindi una segmento C, con il baule.
#7 | Markino il 17/05/2020 14:54:38
Ho notato che, su questo sito, la "Regata" è spesso poco apprezzata, e comunque quasi sempre considerata inferiore alla precedente "131".
Io la considero un buon prodotto, meccanicamente valido ed esteticamente riuscito, con una sua personalità capace di affrancarla dall'idea di una "Ritmo" a tre volumi che le viene tipicamente associata. Ben disegnati anche plancia e interni, pur riconoscendo il notevole livello raggiunto dalle ultime "131 Supermirafiori".
In anni fulgidi per il Gruppo FIAT, che non sbagliava un modello, ed aveva dalla sua un mercato interno ancora molto legato al primo costruttore nazionale, la clientela tributò un buon successo alla "Regata", che figurò per un buon periodo nelle posizioni più alte della classifica delle vendite, grazie anche all'apporto delle "DS", e delle "Weekend", che non erano più vissute - né presentate dalla stessa FIAT" - come vetture da solo carico. Riuscito anche il restyling del 1986.
Non amando le versioni spartane, la mia attenzione è sempre andata alle "S", meglio ancora se "100", all'epoca una "media" di tutto rispetto.
#8 | ARGiuliasuper il 17/05/2020 16:46:07
Anche a me piace molto la Regata. Era una auto ben costruita e con un elevato rapporto qualità/prezzo. Quando uscì riscosse un notevole successo nella piccola borghesia. In famiglia abbiamo avuto una 70 S e ne serbiamo un bel ricordo, e fu venduta con qualche rimpianto, solo perché il compratore continuava ad insistere per acquistarla. Sarà pure una Ritmo a tre volumi ma credo che il frontale più spiovente, con i bei proiettori rettangolari e la coda snella ne connotino la personalità.
#9 | S4 il 17/05/2020 17:14:59
Personalmente ho sempre pensato alla 131 come una scatola di scarpe con le ruote, i miei occhi non hanno mai colto particolari guizzi stilistici; al di là dei brillanti motori bialbero declinati in varie cilindrate, non ho motivo di preferirla alla più moderna Regata. Ricordo molte 70 S e anche svariate 100 S nel traffico metropolitano, con la seconda serie (Regata secondo atto, recitava lo slogan) fu ancora affinata con interni e accessori di livello superiore rispetto alla concorrenza. Per tacere della brillantissima 100 S i.e.
#10 | deltago92 il 17/05/2020 18:47:01
Gli appoggiatesta posteriori erano un optional regolarmente a listino le Regata S. Gli esemplari provati da Quattroruote spesso ne erano dotati.

Non proprio. Quattroruote provò la Regata 100 S nel Novembre '83 nell'Ottobre '84, nel primo caso assieme alle 70 base e ES mentre nel secondo lo stesso esemplare venne confrontato con altre quattro concorrenti. Ebbene, l'auto era dotata di tergifari ma non dei poggiatesta posteriori, che non comparivano nemmeno tra gli optional. E non credo si tratti di una svista del mensile, visto che erano assenti anche su questo fascicolo distribuito dalle concessionarie che porta la data di Marzo '84. A questo punto deduco che probabilmente sono diventati disponibili solo dopo diversi mesi dalla commercializzazione del modello.
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Come si può notare, i colori metallizzati Grigio Quartz, Beige e Blu erano disponibili solo per le versioni Super Wink
#11 | atae21 il 17/05/2020 18:54:48
Chi è cultore delle commedie italiane di metà anni 80 può vedere con i propri occhi come le Regata erano spesso usate dagli attori principali; non certo in veste di poveracci o "sfigati". Anche nel film che rappresenta in pieno quell'epoca della Milano della buona borghesia e dei Paninari, la famiglia protagonista va in montagna con una Regata Weekend. Sto parlando di "Sposerò Simon Le Bon", non certo un capolavoro ma un filmetto figlio di quell'epoca. Ma potrei citare Pozzetto nel film serio "Non più di uno", del carabiniere Montesano, dell'industriale non vedente Johnny Dorelli... e altri che non sto a scrivere per non dilungarmi. Insomma, la Regata mi sembra che la si poneva come un prodotto valido e di un discreto prestigio. Che poi tutto ciò non sia realmente stato raggiunto nel mercato reale, se ne può parlare... Frown Di certo non ha avuto la fama che la mitica 131 si è fatta e portata dietro per anni grazie alle corse.
#12 | 1600 GT il 17/05/2020 19:04:42
Anche in Yuppies 1 Massimo Boldi, rampante notaio milanese, aveva una Regata Weekend color marrone metallizzato, il musicista classico Carlo Verdone in "Io e mia sorella" ne aveva una identica e in Scuola di ladri parte prima rubano una Regata berlina prima serie blu con lo stratagemma della strada bloccata, quindi all'epoca era percepita come auto da persona benestante e quindi come un auto che piaceva. Certo rispetto alla 131 ha perso un pò di "importanza", dato che con le serie Supermirafiori aveva raggiunto una certa raffinatezza nella finitura e un'aria di quasi ammiraglia esternamente, ma rimaneva un'auto valida, robusta e nelle versioni Super anche con una finitura interna ed esterna niente male, specialmente con la cosiddetta "atto secondo".
#13 | IL BUE il 17/05/2020 19:47:10
Sto parlando di "Sposerò Simon Le Bon", non certo un capolavoro ma un filmetto figlio di quell'epoca.

M'è capitato recentemente di guardare questo capolavoro del cinema italiano, e pensai la stessa cosa, quando, a casa dei nonni in montagna, si presentarono con la Regata Weekend. Ecco, personalmente trovo tanto gradevole e riuscita questa versione quanto anonima la relativa berlina, alla quale ho sempre preferito la 131.
Conservo qualche preventivo, a cavallo tra il 1987 e 1988 di diverse versioni benzina e diesel di Regata e Prisma (quest'ultima con carta intestata ed una calligrafia simile a quella del mio pediatra, assai affine all'arabo), quando mio papà pensò di sostituire la Giulia con una di queste due. Per fortuna il tracollo fisico del 242 spostò la priorità al furgone nuovo. Oddio, col senno di poi insomma, dato che prese la Tempra.
#14 | pampurio il 17/05/2020 21:54:59
la regata con i poggiatesta dietro io l'ho sempre pensata come esemplare destinato all'estero, visto che andavano spesso accompagnati dalle cinture posteriori anch'esse dotazione estera. In ogni modo le regata con i poggiatesta da me viste erano tutte 85S.
#15 | time101cv il 17/05/2020 22:19:20
Non proprio. Quattroruote provò la Regata 100 S nel Novembre '83 nell'Ottobre '84, nel primo caso assieme alle 70 base e ES mentre nel secondo lo stesso esemplare venne confrontato con altre quattro concorrenti. Ebbene, l'auto era dotata di tergifari ma non dei poggiatesta posteriori, che non comparivano nemmeno tra gli optional. E non credo si tratti di una svista del mensile, visto che erano assenti anche su questo fascicolo distribuito dalle concessionarie che porta la data di Marzo '84. A questo punto deduco che probabilmente sono diventati disponibili solo dopo diversi mesi dalla commercializzazione del modello.

Probabilmente la vecchiaia che incalza ha confuso i miei ricordi delle prove su strada, ricordo però che le Regata seconda serie provate li avevano. Nella prima serie di sicuro i poggiatesta posteriori erano previsti per le versioni estere, come testimoniano questi esemplari:

http://www.targhe...to_id=6562

http://www.targhe...o_id=49249


Poi probabilmente son stati resi disponibili anche in Italia, come testimonia quest'altro esemplare:

http://www.targhe...o_id=12998

e questo:
http://www.targhe...o_id=20796


O anche questi, più vecchi:
http://www.targhe...o_id=34632


http://www.targhe...o_id=39208


Il depliant che ho io a casa, è identico a quello riportato da Agostino. Ma ricordo distintamente la Regata DS di proprietà di un mio vicino di casa, era del Febbraio 1986 e li aveva.
#16 | aporzi il 17/05/2020 23:10:02
Rispondo a time101cv ( se qualcuno mi spiega come si fa a rispondere ad un commento come ho visto fare qui sopra, ne sarei grato grazie Smile )

Io ho una Regata 100 S tedesca dell'84, con cinture e bracciolo posteriori, servosterzo e praticamente quasi tutti gli accessori, ma non i poggiatesta. Tra l'altro ho inviato la sua foto ieri e spero che a breve potremmo commentarla insieme Grin
#17 | gabford il 18/05/2020 00:07:31
se qualcuno mi spiega come si fa a rispondere ad un commento come ho visto fare qui sopra, ne sarei grato

Devi copiare e incollare nello spazio del commento il testo a cui vuoi rispondere, selezionarlo e cliccare l'icona a forma di fumetto che compare in basso a destra. All'inizio e alla fine del testo selezionato comparirà la parola "quote" fra parentesi quadre.
A seguire, fuori dall'ultima parentesi quadra, poi scrivi la tua risposta Wink
#18 | time101cv il 18/05/2020 00:32:47
e spero che a breve potremmo commentarla insieme

E' stata già pubblicata nella sezione "Le Nostre Targhe Nere"
#19 | time101cv il 18/05/2020 00:35:36
Io ho una Regata 100 S tedesca dell'84, con cinture e bracciolo posteriori, servosterzo e praticamente quasi tutti gli accessori, ma non i poggiatesta

Non ho detto che i poggiatesta posteriori fossero presenti su tutte le versioni estere. Il bracciolo posteriore era di serie anche su tutte le Regata S italiane: decadeva però automaticamente se si adottava lo schienale posteriore sdoppiato, che era optional a pagamento.
#20 | Alfa33 il 18/05/2020 01:01:18
Ricordo che un mio zio, parecchi anni fa, parlando di altri parenti, disse: " hanno comprato l'auto da miliardari".
Si trattava di una Regata 70 del 1988, allestimento base; godeva quindi di una buona immagine ed obiettivamente, rispetto alle altre auto della parentela (127, Uno, Ritmo) faceva una certa figura, grazie anche ad un bel grigio chiaro metallizzato e poi comunque la linea a tre volumi spesso nobilita le auto.
Ad esempio, le attuali Tipo o le Classe A 3 volumi, hanno una certa eleganza, io le trovo adatte ad un'ampia fascia di utenti, mentre secondo altri appaiono già datate.
#21 | aporzi il 18/05/2020 10:38:28
Devi copiare e incollare nello spazio del commento il testo a cui vuoi rispondere, selezionarlo e cliccare l'icona a forma di fumetto che compare in basso a destra.


Prova Grin grazie mille!!!
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