Da questa inquadratura la austera e banale linea della Fulvia berlina diventa ancora più consona al soprannome affibiatole "le tre scatole di fiammiferi"... In questa ultima versione poi ha perso quegli unici tocchi originali delle prime.

Sebbene massiccia, pure tozza, se vogliamo, la "Fulvia" Berlina mi piace molto, anche nella 2a serie che rinunciava ad alcuni - per me assai apprezzabili - virtuosismi e ricercatezze nel frontale, ora obiettivamente pesante con la griglia a tutta larghezza, e nello specchio di coda, pulito e di buon gusto.
Una delle tinte migliori, a mio giudizio, il bianco Saratoga.
Bell'esemplare con prima targa di una provincia che riesce sempre ad affascinare; il paraurti posteriore lievemente inclinato all'ingiù è un classico, con il "punto di flesso" all'incirca in corrispondenza del gruppo ottico destro.