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Renault 9 TSE

r9captain20200915.jpg
Anno 1983 (Captain Midnight).

Data: 15/09/2020
Commenti: 29
Visualizzazioni: 1180
Commenti
#1 | time101cv il 15/09/2020 08:42:10
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2020/09/2020-08-24_135437.jpg
(foto "Captain Midnight" )
#2 | mx5dan il 15/09/2020 08:52:28
Niente male! Con i cerchi in lega e, se vedo bene, i lavafari ancora al loro posto.
#3 | Transaxle73 il 15/09/2020 09:46:06
Addirittura è presente ancora l'adesivo della locale filiale Renault.
#4 | Frabo187 il 15/09/2020 10:00:50
Che bella!
#5 | Biturbo83 il 15/09/2020 10:44:00
Mai vista con i poggiatesta posteriori... dubbio
#6 | Kanon X il 15/09/2020 11:05:03
Erano disponibili,ricordo un esemplare presente nella mia zona una quindicina di anni fa.
#7 | Total III il 15/09/2020 14:41:30
#6 | Kanon X il 15/09/2020 10:05:03
Erano disponibili,ricordo un esemplare presente nella mia zona una quindicina di anni fa


Rimango scioccato nell'apprenderlo. Shock
#8 | IL BUE il 15/09/2020 16:18:35
Grande Capitano, che finalmente ci mostra quante superstiti regnano ancora nella zona, mai troppo approfondita fino ad ora
#9 | Kanon X il 15/09/2020 16:35:53
Rimango scioccato nell'apprenderlo.

i.postimg.cc/g0Wrg0c8/IMG-20200528-WA0002.jpg
Esemplare francese trovato in rete.Wink
#10 | 1600 GT il 15/09/2020 17:48:14
Ottimamente conservata questa R9 nell'allestimento di punta. Con questi accessori(cerchi in lega, lavafari e poggiatesta posteriori), assume quasi un aspetto da auto importante. Bellissima!
#11 | mariano il 15/09/2020 19:27:26
Toh, questa non la conosco, e sembra un esemplare davvero esaltante. Penso non sia della mia zona di caccia classica, probabile che sia dell'hinterland, come si evince anche dal paesaggio circostante.

Purtroppo ormai in Campania, zona spesso tanto acclamata per presenza di storiche, si è ridotta ad una presenza pari, o addirittura minore di storiche rispetto altre parti d'Italia.
Pensate che ho visto più storiche al centro di Bologna in una settimana, che storiche al centro di Napoli in un anno...
#12 | S4 il 15/09/2020 20:22:49
Tra storiche e scassoni passa una enorme differenza.
#13 | Kanon X il 15/09/2020 22:32:07
Vorrei ricordare che tante auto oggi considerate storiche di pregio sono passate per la definizione di scassoni.
Non solo per lo stato di usura,ma anche per l'età "anagrafica".
#14 | neim4 il 15/09/2020 22:42:14
La foto principale ha un'effetto "fumetto" notevole... mi piace davvero!
#15 | mariano il 15/09/2020 22:52:10
Vorrei ricordare che tante auto oggi considerate storiche di pregio sono passate per la definizione di scassoni.
Non solo per lo stato di usura,ma anche per l'età "anagrafica".


Direi che praticamente il 90% delle auto passa per questo status. Addirittura la Mondial a fine anni '90 passò come ''vecchio catorcio Ferrari'' e te le buttavano letteralmente dietro (in considerazione del valore medio di una Ferrari, è ovvio).

Poi c'è chi si evolve prima a storica e chi dopo, ma prima o poi lo diventeranno tutte.

La foto principale ha un'effetto "fumetto" notevole... mi piace davvero!


Non ci avevo fatto caso, ha un'aria tremendamente da Anime anni '80.
#16 | S4 il 15/09/2020 23:58:51
Scassone nel senso di catorcio, rottame, a causa di logoramento e/o consunzione.
#17 | ARGiuliasuper il 16/09/2020 01:35:22
Alla fine del 1980 Napoli era la quarta provincia d'Italia per numero di targhe emesse dal 1927. Nel nostro sito oggi è solo 35-esima per numero di avvistamenti, il cui numero è pari a circa un decimo delle auto targate Roma. Tale dato è inquinato dalle reimmatricolazioni, e quindi possiamo ammirare auto aventi targa NA ma immatricolate, da nuove, in altre province. Siccome, per decenni, file di bisarche piene di auto usate hanno percorso l'autostrada del Sole dal Nord al Sud, destinate alla vendita nei mercati a sud del Garigliano, il numero di auto avvistate con targa Napoli dovrebbe essere ben più alto, anche in considerazione del fatto che il reddito medio pro capite più basso ha indotto molte persone a conservare e mantenere alla meglio la propria vettura, non sostituendola nemmeno in occasione delle campagne statali di incentivi alla rottamazione. Inoltre, la densità della popolazione e l'urbanistica composta da edifici contigui, riduce di molto la durata e la distanza degli spostamenti non giustificando l'acquisto di modelli nuovi o più recenti da utilizzare per piccoli tratti. Mi accodo ai complimenti de "IL BUE" all'avvistatore che, con un'opera meritoria e molta passione, sta fornendo a TN molti esemplari di questo serbatoio le cui dimensioni e le sue potenzialità sono nei numeri. Colgo l'occasione per precisare che Napoli non ha solo "scassoni"; i club di auto d'epoca della Campania sono molto attivi ed ai raduni (spesso contingentati perché sarebbe impossibile trovare un luogo per esporre tutti i mezzi iscritti) è possibile ammirare autentici gioielli in accordo allo spiccato buon gusto degli abitanti ed alla presenza in zona di persone molto facoltose. E' difficile vedere e fotografare questi esemplari ricercati e molto ben curati perché, per alcuni motivi, non possono essere usati quotidianamente ed escono solo per eventi o per lunghe galoppate.

@IL BUE: un romano (qualunque sia la sua fede calcistica) dovrebbe sapere bene che "il Capitano" è solo uno e non avvista auto: le compra! Wink
#18 | S4 il 16/09/2020 02:23:14
Colgo l'occasione per precisare che Napoli non ha solo "scassoni"

Capisco che nelle discussioni virtuali, mancando la comunicazione paraverbale, si possa fraintendere, ma addossare parole non scritte... non lo capisco.
Il fenomeno scassoni non ha localizzazione geografica, in altri termini, non tutte le autovetture di interesse storico si presentano allo stato dell'arte, anche perché la manutenzione incide sul portafoglio, e non tutti sono disposti ad aprirlo. Se poi ti vuoi divertire con le varie applicazioni tipo infotarga, controlla quanti mezzi circolano senza assicurazione e con la revisione scaduta! Su questa piattaforma sono vietati gli scatti presso i raduni, sarebbe troppo facile, di conseguenza il numero di gioielli è limitato, a meno che uno abbia la fortuna di fotografarli al rientro da qualche esposizione. Che poi il sud Italia presenti esemplari sfruttati fino all'ultimo respiro (vedi la 127 beccata da Marcello ieri, tanto per citarne una fra centinaia di rutam) è un dato oggettivo, al nord, con lo spauracchio di non poter circolare, sono state demolite decine di migliaia di autovetture, ancora in condizioni pregevoli, da almeno una ventina d'anni.
#19 | IL BUE il 16/09/2020 08:44:45
@IL BUE: un romano (qualunque sia la sua fede calcistica) dovrebbe sapere bene che "il Capitano" è solo uno e non avvista auto: le compra!

Per quello che importa a me del calcio, può fare come gli pare Grin
#20 | Frabo187 il 16/09/2020 10:52:55
Di "scassoni" se ne possono trovare in ogni parte d'Italia, io personalmente rimango sempre contento nel vederli, perchè ancora "vivi", seppur mal tenuti.
C'è anche da dire che vi sono tantissime auto moderne tenute male, peggio di quelle vecchie; a quelle però nessuno dice mai nulla, mi pare.

(vedi la 127 beccata da Marcello ieri, tanto per citarne una fra centinaia di rutam)


Io vedo un'auto con qualche difetto estetico, sarebbe giusto riparare la freccia sinistra anteriore. Tanta stima per loro che, inconsapevolmente, strappano un sorriso a qualcuno, guidando una signora macchina.
Io considero "scassoni" tante auto ben più moderne, con certi fap andati e dalla manutenzione inesistente..
#21 | S4 il 16/09/2020 12:43:27
Io vedo un'auto con qualche difetto estetico, sarebbe giusto riparare la freccia sinistra anteriore.

Ciò che si vede è solo la classica punta dell'iceberg: le autovetture vanno guardate sotto, soprattutto quelle più datate - le quali possono presentare corrosione passante sugli attacchi delle sospensioni - allo scopo di garantire la sicurezza di marcia del conducente, dei passeggeri e degli altri utenti della strada.
#22 | IL BUE il 16/09/2020 13:17:07
Sono un fan degli "scassoni" purchè abbiano, sotto, uno stato di manutenzione decente.
#23 | ARGiuliasuper il 16/09/2020 15:25:13
Per fugare ogni equivoco e per rispetto verso Vincenzo (S4) mi sento in dovere di spiegare meglio cosa intendevo col mio precedente post.
Le auto sono ormai un imprescindibile scenario delle nostre città ed un indice importante del reddito dei suoi abitanti. Nelle più importanti città del Nord Europa è palese la preponderanza di auto costose, nuove ed immacolate. In Stati meno ricchi e nei centri più piccoli, l’età media delle vetture si alza, mentre si abbassa il loro costo da nuove e si soprassiede su piccole imperfezioni. Gli stessi criteri di valutazione valgono anche per le auto d’epoca. Così, quando ho visto le pubblicazioni di un prolifico avvistatore, ho cercato, con questo forse maldestro post, di spiegare che a Napoli non ci sono più “scassoni” (uso questo termine per una migliore reciproca comprensione, anche se non mi è particolarmente gradito) che altrove: sono i gioielli che sono ben nascosti. Premetto che, sebbene io sia meridionale, non sono di Napoli, non ci vivo e non la amo in modo particolare; ma la conosco bene e, ad uso dei targaneristi, volevo spiegare come il modo di vivere di questa meravigliosa e contraddittoria città si declina nell’uso delle auto storiche e dei conseguenti avvistamenti. In ogni città ci sono tre categorie di auto storiche: le restaurate, quelle splendidamente conservate e quelle lasciate in stato d’uso, senza particolari cure, riparate alla bisogna, con il fai-da-te o con soluzioni poco ortodosse, per minimizzare i costi e far sopravvivere il mezzo il più possibile; questi ultimi sono quelli che si definisce “scassoni”. In tutte le città ci sono esemplari di tutte e tre le tipologie sopra descritte e, anche se dagli avvistamenti pubblicati non sembrerebbe, Napoli ha la stessa distribuzione tra le tre categorie. Ma è una città singolare e, per svariati motivi, è più difficile vedere scene, come quella postata qualche giorno fa, di una Porsche 356 tranquillamente parcheggiata come un’auto di uso comune sul ciglio di un marciapiede di una strada trafficata. Al contrario, è più facile vedere una Fiat 127 rossa in marcia, con il portapacchi pieno di oggetti. Insomma, è più probabile vedere in giro, e fortuitamente, auto in stato d’uso che gioielli, ma questi ultimi ci sono e sono tanti. Nessuno degli altri iscritti aveva detto il contrario, ma io volevo precisarlo per prevenire le impressioni che potrebbero emergere dagli esemplari targati “Napoli” che vengono pubblicati. Ritengo queste foto eccezionali, scatti che rendono il nostro sito, ancora di più, uno spaccato reale della società civile del nostro paese. Noi italiani siamo quelli che girano con ricche ed opulente auto storiche da 300 cv; ma siamo anche quelli che girano con il portapacchi su una Fiat 131 in precarie condizioni: che ci piaccia o no, siamo fatti così. Qualche tempo fa, come commento ad una Fiat 500 con i segni del tempo, Polar scrisse che erano fatti proprio così i cinquini intorno ai quali giocava a pallone da piccolo in piazza: è vero! Nel mio immaginario le Fiat 500 sono ancora così. Mi piacciono ed ammiro molto le Fiat 500 restaurate, con colori brillanti, con il cestino ed i fiori sul cofano posteriore. Ma quelle non sono mai esistite prima di oggi, non rappresentano la nostra storia, il nostro vissuto, la nostra civiltà. Potrebbero stare in Provenza, ad Amsterdam, ma in Italia cose così non si sono mai viste in passato. In Francia, al di là delle revisioni severe e dei frequenti controlli, per i loro abitanti è improponibile girare con un’auto trascurata: piuttosto vanno a piedi! Le auto che vediamo su TN, invece, rappresentano bene la nostra cifra culturale ed il nostro modo di essere e di vivere. In questo senso la Simca Solara e la Fiat 127 col portapacchi rappresentano, come dice S4, la parte degli italiani che non pensano che l’auto nuova, pulita e brillante sia una priorità; oppure sono quelli che non hanno i soldi e le possibilità per permettersi altro. In questo senso, il nostro TN, esprime tutta la nostra società, di oggi e del passato, con le sue diverse anime e sfaccettature, le diverse culture ed i distinti modi di vivere, attraverso la semplice rappresentazione del mondo delle auto.
Fermo restando che rispetto le opinioni di S4 ed i suoi punti di vista, come quelle di tutti, gli chiedo di essere indulgente con il mio modo di vedere le cose: io non amo giudicare quello che non mi piace e preferisco non commentare auto che non gradisco o esemplari con evidenti lacune e carenze. Non amo nemmeno i termini come “scassone”, “catorcio”, “rudere” o “ferrovecchio”. Una mia collega ha in cortile una Fiat 500 L; apparteneva al padre che ha perso da piccola. E’ bellissima ma non è stata mai restaurata e se ne sta lì ferma ed impolverata, con i segni della ruggine e qualche lesione ai fanali. Nella economia di una famiglia, con le spese del vivere quotidiano ed il mutuo di casa da pagare ogni mese, restaurare un’auto poco fruibile in una grande città, spendendo più del valore commerciale del prodotto finito (anche se non la venderebbe mai!) non è una priorità. Quando ha saputo della mia passione per le auto storiche mi ha mandato le foto del suo cinquino. Venuta a conoscenza della mia partecipazione attiva al sito mi ha chiesto di non inviarle: le farebbero troppo male eventuali commenti troppo diretti sullo stato d’uso della sua 500. Ha ragione! Se per una targhetta cromata verniciata o uno spoiler su una berlina spuntano commenti come “raccapricciante” o “indigeribile”, io trovo il suo timore ben fondato e ne rispetterò le scelte. E’ triste notare che con queste dinamiche una parte di noi, della nostra società, quella che custodisce e conserva cimeli non usandoli, non viene rappresentata.
Chiudo ricordando un film del 1987: “Cronaca di una morte annunciata” tratto dal libro di Gabriel Garcia Marquez. Un medico, impersonato da un intenso Gianmaria Volontè, tornando in una città dove ha vissuto molto tempo prima, ripercorre i fatti di cronaca avvenuti all’epoca, quando un giovane e brillante Rupert Everett parcheggia una nuova fiammate Jaguar davanti alla villa dove vivrà con la donna appena sposata, la bellissima Ornella Muti. Nella sua ricerca per capire le dinamiche che hanno condotto all’epilogo della storia, il narratore ritrova la Jaguar ferma esattamente nel punto dove anni prima era stata lasciata; è ormai uno scheletro, distrutta dagli eventi atmosferici e da atti da vandalismo. Ma dietro quell’auto spoglia e trascurata, lui non vede un rudere: lui vede una storia.
#24 | Frabo187 il 16/09/2020 16:19:35
Il discorso di ARGiuliasuper mi è piaciuto molto, e devo dire che mi ci ritrovo parecchio. Difficile aggiungere altro. Purtroppo non sono molto bravo ad esprimermi a parole, perchè vivo le auto d'epoca con una passione viscerale, ed a volte mi risulta difficile esprimermi in maniera pacata e comprensibile. Io vivo di scene come quella della 127 avvistata da Luciano, son gusti. Le auto e le persone tirate sempre a lustro non mi attirano, sono fatto così.
#25 | bayerische il 16/09/2020 17:08:06
Acc che filastrocca è uscita.....si potrebbe concludere col sempre efficace,"l'importante è la salute".
#26 | IL BUE il 16/09/2020 17:20:29
ROTFLROTFLROTFL
#27 | mx5dan il 16/09/2020 17:21:52
un romano (qualunque sia la sua fede calcistica) dovrebbe sapere bene che "il Capitano" è solo uno e non avvista auto: le compra!

Proprio sotto una 9 TSE me lo dovevate nominare, mannaggia oh... Angry

Per il resto di quanto scritto da ARGiuliasuper, trovo molto bella ed interessante la sua disamina. E, agganciandomi ad un altro commento odierno sotto la Traction Avant, aggiungo che spesso la storia di un'auto è composta da più "segmenti": tante volte qui si scrive nei commenti "sarebbe bello conoscerne la storia", e in effetti è proprio vero, storiche o scassoni che siano.
#28 | S4 il 16/09/2020 22:35:53
Pensavo che i pipponi fossero appannaggio di Marco, ma questa volta è stato spodestato, un'altra certezza della mia vita in fumo, e sono due, anche Antonio non è più quello di prima! ROTFL ROTFL
Tornando (semi)seri, gradisco il tuo commento, e mai avrei pensato che da un aggettivo venisse fuori una discussione così profonda, passatemi il termine, tuttavia il bello di TN è anche questo, oltre a massacrare autovetture per una targhetta sbagliata! Pfft

Le auto che vediamo su TN, invece, rappresentano bene la nostra cifra culturale ed il nostro modo di essere e di vivere

Esattamente, ma non dimentichiamo che in questo modo di essere tipicamente italiano, la sciatteria e l'inciviltà dilagano: se non rispetto il mio mezzo di trasporto, come penso di rispettare le regole del vivere civile? Quindi usiamoli fino allo sfinimento, senza revisione, senza visite dal meccanico o gommista, senza assicurazione, tanto nel nostro Paese tutto è permesso. Non mi riferisco ad autovetture con un passato sentimentale come la 500 che hai citato, ha tutto il mio rispetto come molte altre conservate per eventuali tempi migliori, ma a tutte quelle circolanti senza il minimo controllo. Non sono un fissato delle cose lucide, la mia Fulvia coupé che vedete in galleria, è tutt'altro che perfetta di carrozzeria, ha tutte le sue cicatrici dell'età sul rosso sbiadito, ma mi piace così, prima vernice, come si usa dire ora. Ma sotto il vestito è impeccabile, sono autovetture di mezzo secolo e vanno seguite, il rischio di farsi male è dietro l'angolo.
Per finire allego uno scatto di un brancardo apparentemente sano all'esterno perché coperto da spessi strati di stucco, questo disastro di lamiere corrose è ciò che di solito si trova quando si gira con... scassoni! nghenghe

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#29 | polar il 17/09/2020 12:39:01
Faccio anch'io i complimenti a ARGiuliasuper che in questo come in altri commenti mi trova molto in sintonia ed esprime con umanità il suo punto di vista volando un po' più in alto rispetto alle solite sentenze bacchettone sui dettagli incoerenti, poi perchè tutto ciò debba essere ridicolizzato per me resta un mistero
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