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Renault F4

roverf4rover21320201113.jpg
Anno 1980 (Rover213).

Data: 13/11/2020
Commenti: 6
Visualizzazioni: 953
Commenti
#1 | polar il 13/11/2020 11:47:22
Esemplare piuttosto anziano relativamente a quelli sopravvissuti, in condizioni ancora di vissuto quotidiano
#2 | mariano il 13/11/2020 12:21:00
Ma che bell'esemplare, sicuramente ancora in uso quotidiano. Mi son sempre chiesto se all'epoca la versione passeggeri fosse acquistata per scopi realmente ''familiari'' oppure, sempre per lavoro ma per diverse esigenze (tipo traporto di prodotti fragili adagiati sul ''morbido'' dei sedili posteriori). In Francia sicuramente anche dalle famiglie, lì dall'uscita del Matra Ranch diventò un must il furgoncino ''a cubo'' per uso familiare, un po' come anni dopo lo diventarono le SW. Ma da noi non so, questa moda non ci fu, quindi propendo più per la seconda ipotesi.
Piccola chicca dell'F4 era l'incavo sul tetto, che fu pensato per inserire il marchio dell'azienda proprietaria del mezzo quando desiderato.
Qui un raro esempio in cui viene sfruttato.
funkyimg.com/i/38ARc.jpg
FOTO INTERNET.
#3 | quattrokki il 13/11/2020 12:21:11
Rispetto allo scatto, attualmente la parte inferiore della targa è incollata nel lunotto Sad ... presumibilmente per evitare la fotomulta della Polizia Municipale, vista la tendenza a parcheggiare in divieto o doppia fila nono
Comunque dal vivo è messa peggio, l'interno è molto malconcio.
#4 | mariano il 13/11/2020 12:24:11
attualmente la parte inferiore della targa è incollata nel lunotto... presumibilmente per evitare la fotomulta della Polizia Municipale

Shock
Ma in generale gli AUTOVELOX non riprendono tutta l'auto, e poi è cura delle FdO oscurare il resto del veicolo?
#5 | quattrokki il 13/11/2020 12:42:51
Ma in generale gli AUTOVELOX non riprendono tutta l'auto, e poi è cura delle FdO oscurare il resto del veicolo?


Non parlo degli autovelox; a Bari la Municipale ha delle auto attrezzate con uno street control, che "punta" e fotografa il veicolo in doppia fila o comunque in divieto, senza che l'agente debba scendere dalla macchina.
Poiché la foto viene fatta da dietro, alcuni diversamente intelligenti (specie commercianti "devo-parcheggiare-davanti-al-mio-negozio-sennò-muoio"Wink lasciano pendere ad es. uno straccio dal bagagliaio, a coprire un numero della targa, confidando nella pigrizia del poliziotto; a volte va bene, a volte va male.
Oppure (se non c'è il bordo di un baule sovrastante la targa...) si può simulare un evento accidentale che l'ha rotta, "costringendo" a metterne una porzione dentro il lunotto. E allora, per magia, qualche numero poco visibile e la multa va a pallino.
#6 | attom83 il 13/11/2020 14:00:43
oppure, sempre per lavoro ma per diverse esigenze (tipo traporto di prodotti fragili adagiati sul ''morbido'' dei sedili posteriori)

nessuno farebbe un'operazione del genere. le cose fragili si imballano, si fermano sul pianale e non si mettono di sicuro su un qualsiasi posto rialzato da terra con la sicurezza di farle cadere alla prima curva.
semplicemente venivano acquistati o da famiglie numerose o da chi ha l'esigenza di trasportare spesso oggetti che non stanno in auto senza dover per forza comprare un mezzo immatricolato come autocarro (i cui costi di gestione sono maggiori).
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