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Volvo 740 GLE

volvo740luka9620201227.jpg
Anno 1985 (Luka96).

Data: 27/12/2020
Commenti: 27
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Commenti
#1 | time101cv il 27/12/2020 12:21:10
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2020/12/20201221_124935.jpg
(foto "Luka96" )
#2 | prof il 27/12/2020 12:51:46
Se fosse più curata, questo allestimento con barre portatutto e portabagagli sarebbe interessante.
#3 | Biturbo83 il 27/12/2020 13:25:17
Soprattutto più curata... esemplare che meriterebbe.
#4 | Nathan il 27/12/2020 14:23:59
Questa la conosco molto bene. Quel portabagagli sul tetto è montato fisso da almeno 15 anni Grin
#5 | oinotna il 27/12/2020 14:33:06
Purtroppo è sempre più raro vederne in giro, potenzialmente potrebbe essere una buona base per ripristinarla, chissà quanti km ha fatto...
#6 | PrinceMax il 27/12/2020 14:49:56
Sono volvista da anni, prima di me lo è stata buona parte della mia famiglia. Negli anni sono passati per casa praticamente tutti i modelli della casa, compresa l’”estrema” 480 ES, con quei fari a scomparsa che adoravo e che mi facevano credere di essere in qualche film.
Guardando questa splendida 740, non posso che osservare, per l’ennesima volta, come le Volvo siano tutte auto senza tempo. Immerse in una specie di bolla capace di resistere alle mode effimere e momentenee, ai cambiamenti, al lento incedere delle stagioni. Al tempo doveva apparire talmente moderna da far quasi “sfigurare” una targa nera.
#7 | Cesco il 27/12/2020 15:16:33
le Volvo siano tutte auto senza tempo.

E' vero, anche a me queste Volvo hanno sempre dato questa impressione.
#8 | Nathan il 27/12/2020 15:23:02
Per Antonio, che si chiedeva quanti km avesse percorso: all’ultima revisione superata, nel lontano 2015, aveva solo 169.000km.
Che continui a circolare senza revisione?dubbio
Risulta comunque regolarmente assicurata.
#9 | LFL il 27/12/2020 15:38:36
Al tempo doveva apparire talmente moderna da far quasi “sfigurare” una targa nera.


In realtà la linea dal taglio quasi verticale tra padiglione e terzo volume era già stato proposto a partire dalla fine anni '70 in USA (GM in primis) secondo un gusto che si è protratto per tutti gli anni '80. Qualche modello - specie nelle grandi città - si incontrava, ad esempio in zona Università a Roma ricordo una Buick (credo una Century).

A dispetto delle linee tese, godeva di una buona aerodinamica (anche se nel giro di uno/due anni Lancia, Mercedes-Benz, Renault e Saab fecero meglio) ed il prezzo era concorrenziale, ma la qualità costruttiva di una serie 7 l'ho sempre trovata inferiore quella di una serie 2: questo esemplare sembra confermarlo, vista la ruggine presente, cosa invece mai osservata nelle 244, anche se abbandonate.
#10 | Nathan il 27/12/2020 16:18:59
Qui ti sbagli. Ne ho restaurate personalmente almeno una decina di volvo serie 200, e ti posso dire che per quanto siano auto robuste e di qualità eccellente, hanno i loro punti deboli intaccabili dalla corrosione.
Anzi, ti dirò che soprattutto le prime serie pur se ben tenute e manutenzionate hanno punti in cui la presenza di ruggine anche passante è scontata.
Mentre invece nelle ultime serie 200, e quindi le 700 e le 900, trovare ruggine è molto difficile, e le poche volte che accade è perché sono state malamente riparate negli anni.
Il trattamento anticorrosione, già buono, a metà anni 80 è stato reso praticamente impeccabile.
Inoltre a livello di qualità interna e affidabilità la 700 era superiore alla 200, anche perché era un progetto completamente nuovo, nuovi contenuti e materiali, a differenza del progetto 200 che nell’85 aveva già oltre 10 anni.
Premesso questo, adoro la serie 200, auto che reputo appunto senza tempo, sempre bella come pochissime altre.
La 700, pur riconoscendone le doti eccezionali, non mi ha mai scaldato il cuore infatti non ne ho neanche una.Wink
#11 | polar il 27/12/2020 18:53:54
Mi piace molto a targhe nere ma proprio non riesco a mandar giù la presenza della bara sul tetto che su una Volvo è una contraddizione stridente, data la grande diffusione e validità dei modelli sw..
#12 | alequattro75 il 27/12/2020 21:09:26
La regina degli anni '80, iconica e bellissima.
Per ciò che concerne la qualità, sia la serie 200 che la serie 700, a differenza di ciò che si possa pensare, avevano interni di qualità e componentistica piuttosto scadente.
I cruscotti si crepavano in maniera oscena dopo pochissimi anni, le tasche delle portiere, sulla 200, si crepavano solo a guardarle, la pelle dei sedili, su 700, era tutt'altro che durevole così come gli imperiali, che collassavano anche quelli nel giro di poco tempo.
L'assemblaggio era anch'esso così così, con scricchiolii affatto assenti...
Tutte queste manchevolezze erano presenti anche sulle successive Volvo, fino alla V70/S60 del 2000. E parlo con cognizione di causa visto che una s60 d5 l'ho posseduta (con massima soddisfazione) per 11 anni.
La stupenda linea, aveva una sezione frontale tipo condominio ed un cx di 0,39 che condannavano la vettura ad avere la velocità di punta più bassa della categoria con tutte le motorizzazioni, e consumi importanti.
Restava l'eccellente prova nei crash test, anni luce superiore a tutte le concorrenti.
#13 | Nathan il 27/12/2020 22:25:12
Dunque, non è esattamente come scrivi. E parlo anch’io con cognizione di causa avendone possedute e possedendone tuttora veramente tante, tante, ma tante di volvo (quasi tutte serie 200).
I rivestimenti interni erano ottimi, sia i tessuti che le pelli, i cruscotti delle prime non crepavano affatto, hanno iniziato a crepare dopo il restyling ‘82, con l’adozione di nuove spugne più morbide, e comunque non dopo pochi anni.
Del resto, anche i cruscotti delle coeve e concorrenti mercedes w123 avevano lo stesso difetto, ma non per questo erano di cattiva qualità.
Per quanto riguarda le “famose” tasche portaoggetti che si sbriciolano a toccarle, e parliamo sempre degli esemplari post ‘82, c’è una precisa ragione per cui erano così (sicuramente troppo) cedevoli, e cioè la sicurezza in caso di impatto.
Del resto erano l’unica parte dura sporgente del pannello porta (le maniglie interne erano incassate e i poggiabraccia morbidi).
Per finire, i cieli, o imperiali, era assolutamente impossibile che si scollassero, perchè non erano imbottiti come in tante auto anche successive.
Nella berlina infatti era in spugna preformata, in un pezzo unico, e nella sw nient’altro che un “telo” in vinile sorretto da tante centine trapuntate, sistema comune anche alle vecchie giardinette Fiat e ai veicoli commerciali.
Quanto agli scricchiolii, ti do pienamente ragione se la confrontiamo a un’auto moderna.
Ma paragonata a qualunque altra auto anni 80, anche di gamma superiore, il livello era davvero buono (e lo è tuttora).
#14 | Alfa33 il 27/12/2020 23:05:00
Il mio vicino di casa tra la metà degli anni 80 ed i primi anni 90, percorse circa 330.000 km con una serie 700 a gasolio; ha ottimi ricordi e rimase molto soddisfatto.
Poi acquistò una 960 TurboDiesel e secondo lui, complessivamente risultava un prodotto inferiore rispetto alle precedenti Volvo della serie 700.
In ogni caso, magari ci fossero ancora automobili con una personalità così marcata.
#15 | alequattro75 il 28/12/2020 00:11:46
Nathan, mi riferivo all'imperiale della serie 700, non della 200.
I primi cruscotti della 200 magari non si crepavano, ma erano davvero scialbi.
Le crepe sul cruscotto sono paradossalmente un difetto di quasi tutte le auto di qualità di quegli anni.
Ma se su Bmw e Mercedes molti cruscotti sono ancora intonsi (sulle w123 si crepavano molto i cruscotti azzurri) di Volvo 200/700 degli anni 80 non se ne salva una! Male anche Saab e Porsche 924 sotto questo aspetto.
Per il resto Volvo è uno dei miei marchi preferiti. Ma non subisco più di troppo il fascino delle 200 mentre impazzisco letteralmente per le 700.
#16 | mx5dan il 28/12/2020 13:07:49
mi riferivo all'imperiale della serie 700, non della 200


Ho il distinto ricordo di una 760 appartenuta a metà anni '90 a mio cognato (prima che lo diventasse ufficialmente) con l'imperiale totalmente scollato: strideva molto con l'immagine che una Volvo di quel tipo ancora aveva in quel periodo.
#17 | LFL il 30/12/2020 13:02:34
Inoltre a livello di qualità interna e affidabilità la 700 era superiore alla 200, anche perché era un progetto completamente nuovo, nuovi contenuti e materiali, a differenza del progetto 200 che nell’85 aveva già oltre 10 anni.


Hai senz'altro ragione per quanto riguarda la ruggine, ma mi permetto di dissentire con quanto quotato, tenendo conto che l'Italia è stato un mercato marginale per vetture di segmento E, mentre mercati dove i volumi di vendita della serie 700 sono stati più elevati hanno una visione della 200 superiore, benché fosse un progetto più anziano: prova ne è il fatto che è stata mantenuta in produzione per quasi tutta la durata della 700, cosa che - ad esempio - non era avvenuta per la serie 100 (da cui deriva la 200) che aveva praticamente soppiantato la 120 nel giro di qualche anno.

Alcune fonti per trovare riscontro: Honest John, Car Survey, ma soprattutto l'ottimo sito NHTSA.

Debbo comunque riconoscere che nel mio apprezzamento di un modello di auto privilegio molto l'affidabilità complessiva, intesa come capacità di durare anni (indipendentemente dal chilometraggio) senza guasti di alcuna natura, mettendo in secondo piano altri aspetti: da qui la mia preferenza per i modelli del passato, i quali erano impostati in questo modo, mentre vetture più recenti - anche di Costruttori noti per queste caratteristiche di alta qualità ed affidabilità - hanno in parte tradito questa visione per venire incontro alle nuove esigenze del mercato. Non per nulla ai vertici delle vendite mondiali ci sono due Marchi che sono quelli che hanno tradito meno di altri il vecchio concetto di qualità ed affidabilità, ossia Volkswagen e Toyota.

Prendo sempre ad esempio la mia Mercedes-Benz 300E: per quanto frutto del progetto forse più avanzato del segmento, è inaccettabile che una plancia - nonostante sia blu - regga il sole, mentre il rivestimento dei montanti centrali si sia staccato e ritirato e altrettanto la cuffia della leva cambio, i cui denti non agganciano più con il freddo (tolleranze, queste sconosciute), come pure inaccettabile è il cedimento dei cuscinetti della 5^ marcia (non può essere dovuto solo alle sollecitazioni dovute al montaggio "a sbalzo" su una scatola nata 4 marce), oppure la rottura del condensatore dell'aria condizionata (che a sostituirlo costa 12h di manodopera perché occorre addirittura smontare il piantone sterzo), o ancora le plastiche dei fanalini posteriori riempite di crepe... tutti difetti che si associano al vero disastro della meccanica (soprattutto iniezione).

Non mi sorprende quindi come a partire dagli anni '90 molte vetture anni '80 partivano per i mercati più emergenti (Africa, Medio-Oriente e Est Europa) insieme alla generazione precedente... Chiaro che tutto ciò ha una spiegazione: l'acquirente medio degli anni '80 ha cominciato a privilegiare altri contenuti, a cui le Case hanno voluto rispondere, ma al tempo stesso i costi - ma soprattutto, gli obiettivi economici - hanno obbligato a tagliare molti contenuti, accelerando il processo iniziato già negli anni '70.
#18 | Nathan il 03/02/2021 14:44:23
Caro LFL, leggo spesso i tuoi commenti e li apprezzo quasi sempre molto.
Tuttavia questo (che leggo solo ora) è abbastanza impertinente, perché tolto il lunghissimo poema in cui parli di tutt’altro, e soffermandomi solo sulle due righe dove si parla di volvo, mi basta dirti che la ragione per cui la 200 è rimasta in produzione per tutta la carriera della 700, e anche per quasi tutta la carriera della successiva 900, è che la 200 non doveva affatto sostituirle.
Infatti le 7-900 sono automobili che si posizionano nettamente sopra la 200, sia come dimensioni, sia come contenuti, sia come costi. Diversamente dalla 100 che è la netta sostituzione della 200, con la quale infatti non fu mai contemporanea.
Direi piuttosto, se proprio vogliamo anche se non sarebbe del tutto corretto, che la 700 ha sostituito la 260, finalmente differenziando sostanzialmente anche il corpo vettura esterno e non solo i contenuti e la meccanica.
L’erede spirituale della 200 può essere poi considerata la V40.
Teniamo presente che nonostante “l’imponenza”, le ultime serie 200 full optional costavano meno di una “tempra”.
#19 | time101cv il 03/02/2021 15:53:52
Tuttavia questo (che leggo solo ora) è abbastanza impertinente, perché tolto il lunghissimo poema in cui parli di tutt’altro, e soffermandomi solo sulle due righe dove si parla di volvo, mi basta dirti che la ragione per cui la 200 è rimasta in produzione per tutta la carriera della 700, e anche per quasi tutta la carriera della successiva 900, è che la 200 non doveva affatto sostituirle.

Ho riletto attentamente il commento di LFL, non mi sembra abbia mai scritto che la 200 doveva sostituire la 700 o la 900, oltretutto presentate successivamente alla 200.

Diversamente dalla 100 che è la netta sostituzione della 200

Non so cosa intendi per sostituzione, ma in genere è un termine utilizzato per indicare il modello successivo; quindi la 200 dovrebbe essere la sostituzione della 100.

L’erede spirituale della 200 può essere poi considerata la V40.

L'erede della 200 non è stata la 850?
#20 | IL BUE il 03/02/2021 16:06:53
L'erede della 200 non è stata la 850

Nettamente, per dimensioni e fascia di mercato
#21 | Nathan il 03/02/2021 17:10:34
Dunque, sicuramente dato che ho letto il commento in pausa pranzo e di conseguenza risposto di fretta, ho invertito il “100” e il “200”. È chiaro che la 200 ha sostituito la 100 e non viceversa.
Non è scritto da nessuna parte che la 200 doveva sostituire la 700, ma le prime righe del commento lasciano pochi dubbi, almeno per come l’ho interpretato io.
Dove si dice che “la 200 è rimasta in produzione per quasi tutta la durata della 700”, e anche della 900 aggiungerei io.
Perché avrebbe dovuto essere pensionata se non la doveva sostituire?
Per quanto riguarda la 850, (un’auto ottima in tutto) è stata l’erede “di fatto” della serie 200, presentata a fine 92 quando le ultimissime super Polar erano già vendute in forte sconto.
Ma per quanto riguarda i prezzi, era venduta ben più cara!
Ho scritto “spirituale” proprio perché la V40 aveva un prezzo più abbordabile, ed era comunque una buonissima auto che ha avuto una lunga carriera, proprio come la 200.
#22 | Nathan il 03/02/2021 17:23:09
Oltretutto per quanto riguarda affidabilità e qualità, parlo per esperienza personale diretta.
La 200 è la mia auto preferita, ne possiedo attualmente diverse in ogni configurazione, versione e motorizzazione disponibile.
Ma nonostante la mia preferenza, riconosco che la 700 è un prodotto migliore e più maturo, soprattutto per quanto riguarda certi difetti che hanno accompagnato la 200 per tutta la sua lunghissima carriera.
#23 | 1600 GT il 03/02/2021 17:49:43
La 850 è stata presentata se non ricordo male a marzo 1991non a fine 1992, la Station Wagon invece fu presentata nel 1993. Un'ottima auto anche lei, con una linea ancora moderna oggi a distanza di quasi 30 anni.
#24 | IL BUE il 03/02/2021 18:04:18
Secondo me le S/V40 erano più affini alle serie 300, che alle 200.
#25 | Nathan il 03/02/2021 19:43:27
Filologicamente parlando è proprio così, infatti se non sbaglio venivano anche loro assemblate in Olanda.
Ho soltanto espresso un mio pensiero personale, dettato dal prezzo più contenuto della v40 rispetto alla bellissima 850, che ha si preso il posto della 240, ma facendo un notevole salto verso l’alto (con tutto quello che ne consegue).
Tutto qui. So bene che non è il paragone adatto, ma volendo trovare una sw economica di poco successiva, mi viene in mente la v40 tutto qui.Smile
#26 | 1600 GT il 03/02/2021 22:27:01
Le S40/V40 erano infatti le sostitute della serie 400(440 e 460), a loro volta eredi della serie 300.
#27 | Luka96 il 02/09/2021 15:57:16
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