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Fiat Ritmo 60

fiatritmogiorgetto20210123.jpg
Anno 1983, targhe bianche del 1988 (GIORGETTO).

Data: 23/01/2021
Commenti: 23
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Commenti
#1 | time101cv il 23/01/2021 09:40:20
www.targhenere.net/gallery2/wp-content/uploads/2021/01/ritmo_frontale.jpg
(foto "GIORGETTO" )
#2 | prof il 23/01/2021 10:16:12
Con la pronipote, anch'essa rossa, sullo sfondo.
#3 | Giant il 23/01/2021 10:43:35
Al netto delle solite plastiche sbiadite, sembra davvero ben tenuta. Coppe ruota e tergi posteriore avuti in dono da una Panda Jolly/Hobby.
#4 | LFL il 23/01/2021 11:06:28
Direi con la quasi certezza che è stata restaurata: le "rosse" non arrivano a 40 anni in queste condizioni specie se di sole e intemperie ne hanno preso parecchio (i paraurti testimoniano). Per giunta, rimediare pezzi adattabili dal proprio "deposito ricambi" è tipico di molti carrozzieri, per non perdere tempo in pellegrinaggi da ricambisti o demolitori, ma anche solo per soluzione provvisoria in attesa di trovare il ircambio giusto (ma non è una diffusa Ritmo a rientrare in questo caso): si spiegherebbero così i particolari della Panda. Comunque meritevole il proprietario, una riverniciatura completa su un'auto così non te la cavi con meno di 3-4000 Euro, senza contare ulteriori costi per riparazioni. Tanto più che la verniciatura sembra perfetta, non frettolosa. Frettolosa invece è l'applicazione della targa anteriore: il profilo superiore della targa deve essere più basso del profilo del paraurti, non come in foto. Pericoloso però parcheggiarla in seconda fila: se trovi quello che, oltre ad aver fretta, è un maleducato (eufemismo), te la segna con la chiave...Angry
#5 | mariano il 23/01/2021 23:57:57
I copricerchi della Panda le stanno parecchio bene però.

non te la cavi con meno di 3-4000 Euro


Shock

Proprio qualche mese fa ho girato varie carrozzerie nella mia zona per chiedere un preventivo per una verniciatura totale alla Scenic di famiglia (forse ex, è rotta da una settimana e mio padre vorrebbe toglierla), con il colore originale:
https://www.masau...02cd3.jpeg
mi hanno chiesto da 800 a 1400 euro, ma mai 4000 mila euro, e la maggior parte di queste lavora egregiamente eh.
#6 | bayerische il 24/01/2021 00:29:23
Qui da me si parte da 2500 per una semplice velata.
#7 | fiat 682 il 24/01/2021 01:31:23
condizioni ottime peccato per le plastiche sbiadite che stonano con le condizioni da concessionario della carrozzeria, i cerchi della panda la ringiovaniscono un po ma le stanno molto bene a parere mio
#8 | Marlon il 24/01/2021 15:58:53
mi hanno chiesto da 800 a 1400 euro

Con quelle cifre da me ci fai una fiancata, e nemmeno tutta...
#9 | LFL il 24/01/2021 17:44:58
In primis, occorre capire se la cifra richiesta fosse comprensiva di IVA o meno: normalmente i preventivi si fanno senza, e già soltanto così gli 800/1400 Euro diventano 1000/1800.

In secundis, dipende dal tipo di lavoro: un conto è far riverniciare un'auto recente, con acciai zincati e pre-trattati già in lastratura, un altro ripristinare un'auto di una certa età che - a parte i vecchi acciai - spesso presentano riparazioni di vecchi urti, ma soprattutto trattamenti protettivi, vernici di fondo etc di vecchia concezione e quindi da asportare completamente se non vuoi reazioni (porosità, visibilità delle passate della carta vetrata, grinze o buccia d'arancia, etc) sulla verniciatura finale: portare a lamiera una vettura è una bella fatica (ne so qualcosa io, che mi sono portato a zero la Simca, oltre a lattonarla in alcuni punti) e quindi sono ore lavoro.

Infine, ci sono i particolari: le auto di una volta sono molto più ricche di particolari da smontare e spesso da smontare con molta cautela, per non rovinare: altro lavoro in più.

Alla fine della fiera, la cifra di 1000/1800 diciamo che raddoppia e si arriva alla stima da me fatta Wink
#10 | time101cv il 25/01/2021 01:15:08
Rimane poi un dato di fatto la differente tariffa oraria per la manodopera, diversa da zona a zona e da sempre molto più bassa al Sud che al Nord. Ho molti amici originari di città del Sud, che in caso di lavori in carrozzeria, interventi dal meccanico, semplici tagliandi o cambio gomme, preferiscono portare l'auto nella propria città d'origine, risparmiando un bel pò di soldi.
#11 | GIORGETTO il 26/01/2021 12:09:09
buongiorno a tutti.. allora dopo aver fatto qualche chiacchiera con il proprietario aggiorno sulla crono-storia della ritmo in foto.. l'attuale proprietario l'ha avuta IN REGALO da unico proprietario a cui non hanno più rinnovato la patente. Ci sta lavorando su essendo titolare di officina infatti i cerchi della panda sono solo una soluzione provvisoria, così come il colore.. che a parer mio non è nemmeno male.. ma in procinto di essere cambiato.. così come qualche particolare degli interni...
#12 | Giant il 26/01/2021 20:30:52
Personalmente sono (quasi) sempre contrario alle modifiche ai colori originali, specie se in buone condizioni, ma... attendiamo gli sviluppi Wink
#13 | LFL il 26/01/2021 23:45:18
da sempre molto più bassa al Sud che al Nord

Questo dipende anche da una tendenza che ho avuto modo di toccare con mano, avendo diviso la mia vita tra Roma, Torino e Marche (Macerata e Ancona): tendenzialmente, l'autoriparatore al Nord ha una struttura di piccola impresa: spesso in un capannone in affitto, ha svariati dipendenti ai quali affida le riparazioni vere e proprie (il titolare si dedica quasi esclusivamente all'aspetto gestionale), spesso ha convenzioni con Compagnie assicuratrici o Case oppure associazioni specifiche (per esempio, il circuito "A posto" che vedo molto diffuso tra Torino e Cuneo); al Centro e al Sud invece è ancora molto diffusa l'impronta puramente artigianale, il titolare svolge principalmente l'attività di riparatore, spesso non ha dipendenti perché mette - ad esempio - il figlio maschio al suo fianco e la moglie/figlia femmina in reception/contabilità, con una certa frequenza la sede non è un capannone, ma locale di proprietà in un condominio oppure in una casa padronale (il cui piano terra è stato fin dall'origine dedicato all'attività), convenzioni poco diffuse perché non convenienti né ai circuiti né agli operatori stessi.
In queste condizioni, a parità di tutto il resto, ovvio che i costi risultano ridotti al Mezzogiorno rispetto al Settentrione: il capannone in affitto costa, i dipendenti costano, etc etc. A questo si aggiunge che il minor reddito del Meridione significa anche meno disponibilità di denaro per le riparazioni auto: oggi molti operatori del settore autoriparazione fatturano una buona percentuale anche solo dai ricambi, avendo sconti importanti dai ricambisti, ma in caso di scarsa disponibilità di denaro si preferisce il ricambio usato (demolitore o altro), che toglie quindi la suddetta parte di fatturato al titolare di officina.
Questo può comportare differenze anche sensibili, che oggi sono ormai consolidate: ricordo una serie di inchieste da parte di 4R sulle officine autorizzate delle varie Case in Italia una quarantina di anni fa: anche all'epoca le differenze sul costo orario della manodopera fatturata c'erano e non erano trascurabili da Nord a Sud, nonostante le Case tendenzialmente imponevano i tempari e i ricambi a costi standard....
#14 | ARGiuliasuper il 27/01/2021 02:00:18
Mi dispiace dover, ancora una volta, intervenire per rettificare questa immagine disdalica di un Sud arretrato dove un artigiano con pochi e logori ferri del mestiere, in un vecchio e buio scantinato, aggiusta vecchi rottami supportato da familiari disoccupati che lo aiutano rovistando tra polverosi libri contabili.
Il mio carrozziere di fiducia, con suo malcelato rincrescimento, è ben lungi dall’essere il più grande ed importante titolare di officina della cittadina di provincia del Sud dove passo i week end. Eppure, egli ha sei dipendenti tutti regolarmente registrati e con i contributi interamente versati; lavora in un vasto capannone pieno di auto da riparare e ha una convenzione con le forze dell’ordine. Indossa la tuta ma io non lo vedo mai verniciare parafanghi; si limita a dare indicazioni ai dipendenti su come operare una riparazione vista la sua lunga esperienza come figlio e nipote d’arte. Forse lavora per diletto sulle auto storiche di sua proprietà che, non avendo visto mai al di fuori dell’officina, non ho mai potuto postare su TN.
Una volta l’ho visto trattare con un cliente che pensava di aver fatto un affare acquistando una Citroen DS degli anni ‘60. Gli chiese 20.000 euro per un restauro completo, spiegando al malcapitato che i costi erano giustificati dal lavoro per portare a lamiera la carrozzeria, sanare i pezzi che si potevano salvare, cercare e sostituire i pezzi irrecuperabili, assemblare e riverniciare il tutto montando i particolari mancanti o non coevi al modello. Non gli offrì alcuna alternativa ad un lavoro fatto a regola d’arte.
Il capannone potrà essere più piccolo o più grande ma io, nella mia città, carrozzieri nei locali sottoposti al palazzo, come negli anni '60 e '70, non ne vedo.
Io credo che, come notato da LFL, la differenza tra 1000 e 4000 euro sia giustificata dall’entità dell’intervento. Recentemente, con 900 euro ho riverniciato la mia Alfa Romeo del 2002 che aveva solo vernice un po' scolorita che ricopriva pannelli e cofani sani e privi di urti. Ma quando ho chiesto al mio carrozziere di fiducia una consulenza sui costi di ripristino per qualche auto storica che avevo adocchiato, mi ha parlato di cifre molto più alte scoraggiandomi in modo decisivo dall’acquisto.
Il reddito medio pro capite più basso nel Sud giustifica solo che alcune riparazioni sono fatte sommariamente per abbattere i costi. Ma il cliente è consapevole del fatto che nel giro di pochi anni, i punti di ruggine di ripresentano.
#15 | IL BUE il 27/01/2021 09:58:52
Nella mia esperienza posso dire per cambiare uno sportello, rifare un parafango posteriore e riverniciare il tutto, da me hanno chiesto fino a 4000 euro, in una città del sud, tramite un amico, 900, per lo stesso identico lavoro. Alla fine, dato che la vettura oramai ha 15 anni, il danno al parafango si vede ma non è poi così drammatico e l'assicurazione non dava più di 800 euro (vettura posteggiata presa in pieno da un tizio che ha deciso di farle manovra addosso), ho risolto investendo 70 euro dal demolitore (grazie all'amico Francesco 78), e con la santa pazienza ho cambiato la portiera nel garage dei miei, alla faccia di entrambi.
#16 | tonymura il 27/01/2021 10:32:41
Aggiungerei, morale della favola, se il danno è trascurabile, meglio lasciarla come sta. Purtroppo, praticamente da sempre, i carrozzieri hanno questi prezzi assurdi che lasciano dire, se il danno non è così grande, 'meglio lasciarla così'. Oppure meglio ancora con l'arte dell'arrangiarsi come ha fatto IL Bue..
#17 | Transaxle73 il 27/01/2021 10:52:09
In parte è vero sul fatto che al Sud fare certi lavori costi meno, dipende sempre dove vai. Ad esempio a me hanno chiesto per riverniciare completamente la Mx5, quindi auto abbastanza piccola e priva del tetto, 2.500 euro. Da premettere che l'auto non ha botte o strusci ma essendo di colore rosso pastello i suoi 26 anni, nonostante sia stata utilizzata con molta parsimonia, si vedono. Avevo pensato di aspettare i fatidici 30 anni per farle un regalo dal carrozziere.
#18 | ARGiuliasuper il 27/01/2021 14:35:07
da me hanno chiesto fino a 4000 euro

nella città di cui parli, applicando un accurato programma di tagliandi periodici, cerco di non ricorrere mai a maestranze dell'automotive locali: piuttosto mi trascino la macchina al Nord. Qualche anno fa, abbandonato dalla batteria, ho dovuto sostituirla dal primo elettrauto disponibile. Il titolare, un signore distinto, elegantemente vestito, in una officina talmente splendente che avrebbe potuto ospitare una gioielleria senza alcun lavoro di adattamento, mi ha installato l'accumulatore nuovo per la modica spesa di € 140,00. Dopodiché si è aggiustato la pochette ed è tornato a pasteggiare a Champagne.
#19 | S4 il 27/01/2021 15:58:59
ho risolto investendo 70 euro dal demolitore (grazie all'amico Francesco 78), e con la santa pazienza ho cambiato la portiera nel garage dei miei, alla faccia di entrambi.

claps ROTFL
#20 | IL BUE il 27/01/2021 16:23:42
Il titolare, un signore distinto, elegantemente vestito, in una officina talmente splendente che avrebbe potuto ospitare una gioielleria senza alcun lavoro di adattamento, mi ha installato l'accumulatore nuovo per la modica spesa di € 140,00. Dopodiché si è aggiustato la pochette ed è tornato a pasteggiare a Champagne.

E ti è andata di lusso. I listini del noto gruppo per cui lavoro vanno molto oltre. Personalmente, Amazon o Ebay, e montaggio da solo, anche per strada, tanto nel bagagliaio ho sempre con me un set di attrezzi
#21 | LFL il 28/01/2021 01:29:14
Mi dispiace dover, ancora una volta, intervenire per rettificare questa immagine disdalica di un Sud arretrato dove un artigiano con pochi e logori ferri del mestiere, in un vecchio e buio scantinato, aggiusta vecchi rottami supportato da familiari disoccupati che lo aiutano rovistando tra polverosi libri contabili.


Benché non quotato, vedo un innegabile riferimento al mio intervento, che mi lascia alquanto perplesso nel vedere come sia travisato il pensiero da me esposto. Ho riletto con attenzione quanto ho scritto e sono convinto che non si possa - a meno di non voler attribuire un po' forzosamente alle mie parole un significato che non hanno - affermare che voglia descrivere "scantinato buio e vecchio", ovvero di "figli disoccupati" e lavorazioni con "ferri vecchi e logori".

Non ho espresso - volutamente - alcun apprezzamento circa la qualità dell'opera di questi artigiani, che alle volte può essere superiore, nonostante i mezzi modesti (o meglio, meno appariscenti).

Che non abbia questa mentalità, lo dimostrerò con i fatti. Qualche giorno fa raccontavo del restauro eseguito sulla mia Spider, spendendo meno di 3000 Euro per una riverniciatura totale una quindicina di anni fa. La carrozzeria che ha eseguito il lavoro è situata a piano terra di una piccola palazzina, i titolari sono due: il signor Silvano e il di lui fratello. All'epoca erano entrambi ben oltre i 50 anni. La carrozzeria, nonostante appariva dimessa, aveva comunque la sua efficiente attrezzatura, compreso anche un forno con filtri. Il databse - dal quale è riuscito a tirare fuori la tinta precisa della mia Alfa, avendo il Biscione prodotto ben 4 tonalità di rosso per la Spider nel tempo: detto database era fatto di vecchie cartelle e formulari, ma tutte ben catalogate.

Tempo dopo, una decina di anni fa, ho fatto riverniciare la Regata di famiglia. Questa volta, per motivi di praticità, l'ho portata in una carrozzeria più strutturata: il titolare, di circa 60 anni, non indossa gli abiti da lavoro - benché abbia fatto il carrozziere per tutta la vita, segue la gestione e non si interessa minimamente dei lavori eseguiti, delegando ai suoi collaboratori. Detta carrozzeria è in un capannone ampio e molto luminoso, diviso in settori, tra cui quello dedicato alla messa in dima, e c'è anche un ampio spazio all'esterno. Proprio questo spazio esterno mi preoccupava: sempre pieno di auto in fase di riparazione, vuoi già lattonate in attesa di verniciatura, vuoi con primer applicato, etc.. Ho deciso di verificare - diciamo 1 o 2 volte alla settimana - l'avanzamento dei lavori: con mia amara sopresa, torvo una volta la Regata completamente sverniciata, coperta da un telo di plastica, esattamente all'esterno, alla mercé di umidità e vento. Segnalo la cosa al titolare, che mi assicura di non preoccuparmi, l'eventuale velo di ruggine verrebbe asportato prima dell'applicazione del fondo protettivo. Prendo per buone le sue parole e non mi preoccupo più. Mi consegna la vettura avendo fatto un buon lavoro, la verniciatura è lucida (la Regata è Bianco Corfù) senza effetto buccia d'arancia, ma - con mia amara sorpresa - dopo una decina di mesi constato che - sollevando leggermente le guarnizioni del lunotto e del parabrezza - si vedono dei piccoli inneschi di ruggine. Ritorno dal titolare che mi assicura provvederà a sistemare. Non ho potuto verificare l'efficacia dell'intervento di recupero, perché di lì a qualche giorno mi sono trasferito e la Regata da quel giorno è sempre stata salvo brevi percorsi - sempre in garage. Ma a parte eventuali soprese future, è chiaro che la cura trovata nell'officina del Sig Silvano e del fratello è superiore, a dispetto delle "condizioni al contorno".

In conclusione, sottolineo - nel caso non appaia evidente - che ho usato l'avverbio "tendenzialmente": il senso del mio intervento era di sottolineare come sia più facile trovare certe realtà al Sud che al Nord. Il che non significa che anche al Sud ci siano realtà strutturate e moderne, ma al tempo stesso non significa che queste possano garantire una qualità del lavoro superiore a quello che può fare un'officina meno strutturata, ma con capacità intrinseche dell'artigiano che vi lavora.

Spero che questo mio chiarimento abbia eliminato ogni possibilità di equivoco.
#22 | Astrale il 28/01/2021 13:40:42
Gente di poche parole....PfftPfftPfft
#23 | ARGiuliasuper il 28/01/2021 20:08:33
vedo un innegabile riferimento al mio intervento


Come avrai potuto notare, nel mio post dichiaro di dover intervenire “ancora una volta” per rettificare alcune idee preconcette che chi vive al Nord ha delle realtà meridionali. Doverlo fare “ancora una volta” vuol dire che non sei il solo ad avere una visione poco aderente alla realtà e quindi, quando cerco di fornire informazioni aggiuntive per integrare gli elementi necessari alla definizione del giudizio dei residenti al Nord, non mi riferisco ad una persona in particolare.
Dal tuo commento, tuttavia, colgo la volontà di ricevere un riscontro per poter eventualmente fare una rettifica che nessuno ti ha richiesto. Ognuno resta della sua opinione: se posso integro le informazioni ma il giudizio finale delle persone non lo commento.
Per tua esplicita ammissione non hai mai vissuto al di sotto del Garigliano, e quindi descrivi “tendenzialmente” realtà che non conosci. Pertanto, il mio intervento era teso ad informarti che al Sud non è poi così “diffusa l'impronta puramente artigianale”, non è vero che “spesso” (può capitare ma avviene raramente) che il titolare “non ha dipendenti perché mette - ad esempio - il figlio maschio al suo fianco e la moglie/figlia femmina in reception/contabilità”; aggiungo che la “frequenza” con cui “la sede non è un capannone, ma locale di proprietà in un condominio oppure in una casa padronale (il cui piano terra è stato fin dall'origine dedicato all'attività)” è bassissima e non corrisponde a realtà che le “convenzioni” siano “poco diffuse perché non convenienti né ai circuiti né agli operatori stessi”.
Ma anche se tu avessi lavorato o vissuto al Sud il tuo “tendenzialmente” avresti potuto affermarlo dopo aver avuto accesso alle banche dati opportune (Camera di Commercio, INPS, ISTAT) ed aver estratto, con i codici ATECO compatibili con i lavori di carrozzeria, le Sedi, e l’inquadramento del titolare e dei dipendenti con le mansioni da loro ricoperte. Solo in questo caso, lavorando su un campione diversificato e significativo, potresti affermare, con discreta approssimazione, che, “tendenzialmente”, è vero quanto tu dici.
Se hai questi dati forniscili pure. Fino a quel momento l’affermazione che “tendenzialmente” i carrozzieri meridionali possano farti lavori a prezzi più bassi perché hanno un locale di proprietà in un condominio o al piano terra di una casa patronale, è una supposizione instabilmente basata su leggende metropolitane. Fermo restando che le tue opinioni sono legittime, chi al Sud ci vive ti comunica che, “tendenzialmente”, non è vero quanto tu dici.
Colgo l’occasione per segnalarti che assumere che “il figlio maschio” lavori in officina e “la moglie/figlia femmina in reception/contabilità” è un pensiero politicamente scorretto in un mondo dove la parità di genere fatica ad affermarsi. Conosco una ragazza che aggiusta le moto ed è bravissima; lavora in un’officina dove, alla reception, c’è un uomo.
Ritenendo di aver dato abbastanza elementi per dire che il Sud si è evoluto permettendo ai carrozzieri di lavorare, "tendenzialmente" e con buona frequenza, in dei confortevoli capannoni, constatando che questo scambio di opinioni tu lo prendi sul personale e considerando che io ho finito le argomentazioni di interesse generale del sito, se vuoi possiamo continuare il dialogo in posta privata, con buona pace degli altri iscritti.
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