Aahh , finalmente una cambio manuale !
Esemplare coi fiocchi dotato di fastosa selleria in pelle e , forse , pure di a.c. , nonche corredato di prime targhe di pregio ...
Magari gioverebbe un bel volante in legno ...
L'unica cosa che avrei migliorato è quello scompenso nella linea tra lo sbalzo anteriore e quello posteriore (quest'ultimo decisamente troppo elevato); lo si nota in particolare dalla terza foto, quella di lato. Comunque sempre magnifica.
Tinta rarissima su questo modello, esemplare in condizioni da concorso. Bellissimi gli interni, dove regnano incontrastati pelle e legno (probabilmente vero). Cambio manuale raro, in futuro potrebbe avere una buona rivalutazione, adesso si acquistano a cifre quasi ridicole.
La configurazione ideale del 130 coupé con il suo bel cambio manuale. Esemplare simile a quello che requisì il commissario Rizzo inseguendo la Espada del Barone tra le vie di Napoli.
Esemplare molto bello in totalità abbastanza diffusa.Non esistono considerazioni pubblicabili riguardo gli appoggiatesta posteriori ,addirittura 3 su un divano e relativa cappelliera sagomati per accogliere due persone.Anche quelli anteriori non sono originali e la scocca posteriore degli schienali andrebbe nera e non in tinta sedile.
A parte l'assurdità dei tre poggiatesta posteriori, trovo che sia un esemplare da favola, giudizio al quale contribuiscono certamente colore, targa e trasmissione meccanica, che prediligo nettamente rispetto a quella automatica.
Certo che, ad acquistare una "130 Coupé" nuova nel 1975, ci voleva un portafoglio piuttosto ben fornito, ed anche una certo "pelo sullo stomaco", specie in una Torino dal clima sociale piuttosto irrequieto; non escludo che il primo proprietario possa essere stato un alto dirigente FIAT.
Ha evidentemente cambiato il sedile posteriore, che ha lo schienale in un pezzo unico anziché a due poltroncine separate (non avrebbe altrimenti potuto installare il terzo poggiatesta). La forma dei poggiatesta ricorda quelli delle 126/127.
Qualsiasi berlina ,131,regata , lancia prisma,con 2 appoggiatesta posteriori ne guadagna in classe e signorilità.
Quasi sicuramente anche in comfort per chi ci viaggia,magari per ore ,senza che la testa ciondoli all'indietro quando ,magari involontariamente , ci si appisola.
Portano via visibilità posteriore? Chissenefrega,ci sono gli specchietti,mi pare che furgoni o camper facciano manovre in retromarcia senza problemi....
Esteticamente danno un senso di completezza degli interni,un upgrade in questo senso è sempre prestigioso e mai svilente.Una delle poche circostanze ,in cui una personalizzazione ,a me , è sempre gradita. Perchè devo rinunciare a viaggiare più comodo e nel maggior comfort possibile ?
"Poggiatesta": che definizione sfortunata e fuorviante per quello che non è altro che un dispositivo di sicurezza.
Tornando alla 130 Coupé, seppur molto bella, la ritengo la meno riuscita delle tre coupé "sorelle", figlie della felice matita di Pininfarina.
Sulla coupé sono piuttosto arretrati rispetto allo schienale e non sono regolabili in inclinazione ma solo in altezza peraltro solo di una quindicina di centimetri, quindi restano sempre piuttosto distanti dal capo. Diverso il discorso sulla berlina.
"Poggiatesta",dispositivo di sicurezza,si certo può salvarti dal colpo di frusta se sei imprigionato con una cintura di sicurezza con almeno 4 punti di ancoraggio,altrimenti tronco e testa si spostano nella direzione opposta di provenienza della forza d'impatto.
(foto "BUE" )