(foto "neim4" )

Preferisco la R5 alla Supercinque, ma in ogni caso questa la preserverei, solo perché è ultra-basica, nenache il lunotto termico ha!

Una R5 rossa (non Supercinque), a cui ho dedicato alcune foto in un topic, la ebbe per un po’ di anni mia nonna Teresa.
Le R5 (e, per osmosi, le Supercinque) le associo sempre ad un episodio ben specifico che è rimasto negli annali di famiglia.
Nei primi anni ‘80, era primavera, mia nonna si recò in automobile, una mattina, presso la Questura di Vicenza per delle commissioni, sfruttando anche l’occasione per effettuare delle compere. Terminate le incombenze, borse alla mano, tornò a casa a piedi, dimenticando completamente che aveva raggiunto il negozio a bordo della sua “rombante” quattroruote.
Arrivata a casa, non vedendo la sua fida R5 rossa in sosta sotto casa, immediatamente gridò “al ladro!”, allertando mio nonno e persino i carabinieri, che ritrovarono la R5 in centro città, dove lei stessa l’aveva regolarmente parcheggiata.
Si beccò una denuncia per procurato allarme, ma, al di là di tutto, quest’evento, ultimo di una serie di episodi “strani” che le erano accaduti, le permise di scoprire (e circoscrivere in tempo) una patologia neurologica importante, dalla quale si rimise perfettamente (tanto da cambiare altre tre auto dopo la R5 )… per i più le R5 o Supercinque rosse possono sembrare solo degli obsoleti catafalchi transalpini, a me evocano ogni volta questo ricordo.

La C si aggiunse qualche tempo dopo alle altre versioni della gamma, specchietto per le allodole finalizzato a proporre un prezzo di base molto economico, pur a fronte di una dotazione priva anche del necessario (il lunotto termico direi che l'italiano se l'era conquistato nell'86). Eppure, a dispetto di tutto, qualcuna se ne vendette (in Francia c'era anche la L con motore 1.1!). Qui ci sono i poggiatesta che naturalmente non erano previsti.