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Simca 1000 LS

simca1000ste2120210827.jpg
Anno 1972 (Ste21).

Data: 27/08/2021
Commenti: 32
Visualizzazioni: 1432
Commenti
#1 | bob91180 il 27/08/2021 10:41:48
Rabbiosa e fumante ...
#2 | atae21 il 27/08/2021 10:42:51
Bella "1000" un po' sportivizzata con cerchi in ferro di color nero e marmitta maggiorata. Il proprietario non ha ceduto alla tentazione di applicare le due strisce nere sul posteriore, come imitazione della "Rallye". Smile
#3 | Francesco240D il 27/08/2021 10:53:48
Mai amata più di tanto, qui da noi ebbe una discreta diffusione. Come qualità poteva essere migliore di una FIAT, da buona francese, ma esteticamente no. La personalizzazione mi piace poco...
#4 | Markino il 27/08/2021 10:56:32
qui da noi ebbe una discreta diffusione

Sicuro, solo discreta ?
Conosci i numeri per affermarlo ?
#5 | blackboxes66 il 27/08/2021 11:03:42
Peraltro la Simca 1000 è stata disegnata da Mario Revelli di Beaumont e progettata in stretta collaborazione con la Fiat. Quanto alle concorrenti, non trovo una superiorità estetica rispetto alla Simca 1000.
#6 | bob91180 il 27/08/2021 11:13:26
Come ho già avuto modo di scrivere un mio vecchio conoscente , a fine anni '60 venditore di concessionaria SIMCA , mi raccontava che andava a ruba , ed il prezzo lievitava continuamente ; tanto che lui stesso approfittava di questa situazione , e rivendeva appena poteva la sua , lucrando , a clienti che volevano evitare i tempi di attesa ...
#7 | Strabuzov il 27/08/2021 11:35:27
Se non sbaglio ai tempi era tra le straniere più diffuse, insieme a Prinz e Kadett.
Il disegno dovrebbe essere un progetto scartato per la 850, mi pare di ricordare.
#8 | Frabo187 il 27/08/2021 14:09:40
Che spettacolo!
#9 | ARGiuliasuper il 27/08/2021 14:44:34
La 1000 Ebbe un grande successo di vendita anche in Italia rendendo la Simca competitiva commercialmente. Ha venduto più di 100.000 esemplari all'anno per 13 anni. Bell'esemplare.
#10 | PrinceMax il 28/08/2021 00:48:07
Mia nonna materna mi raccontava sempre che la volevano tutti… fra la fine degli anni ‘60 ed i primi anni ‘70 ce n’erano ovunque. Anche lei era inizialmente intenzionata a comprarla, mi diceva che era rimasta affascinata dai tanti colori, credo alcuni (i metallizzati) ottenibili solo sulla “Spécial”, la top di gamma. Venne scoraggiata nell’acquisto dai tempi d’attesa biblici e ripiegò su di una Fiat 850LucciolaFrancis Lombardi seminuova che le vendette a prezzo vantaggioso un concessionario suo conoscente, macchina che la accompagnò per diversi anni.
#11 | giompi57 il 28/08/2021 19:13:12
Con le cilindrate più grandi, anche in abito "borghese", era molto divertente: per un periodo ho usato una 1100 gls e ad ogni curva era come se dicesse: "Dài, derapiamo!". Comunque qui a Roma ne circolavano davvero tante, favorite nei primi tempi dalle quattro porte e a fine carriera dal prezzo competitivo rispetto alle concorrenti
#12 | IL BUE il 30/08/2021 10:00:27
Strabuzov il 27/08/2021 11:35:27
Se non sbaglio ai tempi era tra le straniere più diffuse, insieme a Prinz e Kadett.
Il disegno dovrebbe essere un progetto scartato per la 850, mi pare di ricordare.

Tutto esatto. Aggiungerei la Ford Escort al quadro delle straniere di gran lunga più vendute in Italia
#13 | ARGiuliasuper il 30/08/2021 16:54:44
Mio nonno ha avuto due Simca 1000 LS, la seconda delle quali mi ha accompagnato in una felice infanzia, scarrozzandomi ovunque con i suoi divani morbidi e spugnosi. Alle domande sul perché di questo acquisto da parte di un bambino curioso che ha imparato a leggere su Quattroruote, mi fu spiegato che era una auto che costava relativamente poco rispetto alla concorrenza, consumava meno delle altre ed aveva ben quattro sportelli. La raffinata zia che regalò l’auto al proprio padre con i suoi primi guadagni (altri tempi!) mi spiegò che il vero motivo dell’acquisto era perché “era molto carina”, dichiarazione che mi convinse a sospendere ogni ulteriore indagine e cominciare a riflettere sulle dinamiche dell’affascinante mondo femminile.
Tra i difetti delle auto “tutto dietro” non aveva i problemi di surriscaldamento, mai risolti nelle coeve Fiat 850 e 600, ma soffriva della leggerezza dell’avantreno ad alta velocità e il vento trasversale in autostrada. Il rimedio di collocare sacchi di sabbia nel vano anteriore fu sempre sdegnosamente rifiutato dal nonno che, nella sua smisurata saggezza, sostenne che non bisogna usare le cose oltre la loro misura. Se l’auto sbanda si va più piano o si percorre la strada statale.
Quando la Simca 1000 prima serie andò distrutta in un’incidente, il nonno non volle sentir ragioni: acquistò un’altra Simca 1000, LS e 944 cc, come la precedente. La famiglia cercò di dissuaderlo; il modello era già in parabola discendente con l’uscita della Fiat 127 e, soprattutto, della connazionale Renault 5 che la zia raffinata considerò il nuovo parametro di bellezza. Ma il nonno, che non capiva nulla di trazione anteriore e simili bizantinismi, impugnò la sua liquidazione e ne comprò una dello stesso colore. Sfortuna volle che nel frattempo era uscita la seconda serie. Il nonno la guidava piano perché gli avevano “spostato le cose”, i comandi e il cruscotto erano “sbagliati”, il motore troppo silenzioso e sgradevolmente scattante. L’esiguità dell’assegno di pensione, lo scarso adattamento alle novità e la modifica, con gli anni, della curva di apprendimento, sono i motivi per cui le persone anziane mantengono per anni la stessa vettura, regalandoci reperti poco sfruttati e assai graditi.
Quando uscì la terza serie ne proposi l’acquisto al nonno. Lui stigmatizzò a lungo l’operato delle case costruttrici che cambiavano senza motivo le cose che funzionavano bene e dichiarò, con buona ragione, che la sua auto andava benissimo e non meritava la sostituzione. In effetti, la tenne come una reliquia fino alla fine. Sul cruscotto mantenne per sempre l’adesivo con la velocità massima da raggiungere durante il rodaggio, marcia per marcia. Mio padre che possedeva auto ben più performanti ma ingorde, usava la Simca 1000 per i brevi spostamenti con la scusa che “ogni tanto bisogna muoverla”.
Quando il nonno lasciò un vuoto incolmabile nelle nostre vite, il consiglio di famiglia ritenne opportuno affidare la Simca al primo nipote, mio fratello maggiore. Lì potemmo apprezzare doti inaspettate di moderata brillantezza e una ragionevole tenuta di strada al limite, superato frequentemente. Scoprimmo che raggiungeva i 135 km/h (a tachimetro) dando la sensazione ai passeggeri di trovarsi in una specie di frullatore.
Dopo qualche mese di strenue resistenza, la Simca esalò l’ultimo suo respiro. Quando fu reso noto il motivo del decesso mio fratello protestò la sua innocenza dichiarando che nessuno lo aveva avvisato che ogni tanto bisogna rabboccare l’olio e l’acqua e che il basso consumo della vettura lo aveva privato del supporto del benzinaio che chiedeva “acqua e olio, tutto a posto?”. Avesse avuto un’auto più performante e, pertanto, più assetata di benzina, tutto questo non sarebbe successo.
Nella sua lungimiranza mio padre sentenziò che la sostituzione del motore non avrebbe risolto i problemi e che la Simca, alla soglia dei suoi dieci anni, avrebbe dato altri problemi, visto il modo di guidare del suo esuberante pilota. Così, con la stessa somma per aggiustare la vettura, decise di prendere una auto usata per mio fratello condannando la francesina alla rottamazione. Fu così che la Simca 1000, con i suoi interni immacolati e neanche un graffio sulla carrozzeria salì sul carro attrezzi per il suo ultimo viaggio, una scena alla cui vista, alcuni iscritti al Sito si sarebbero stracciati le vesti. La nuova vettura non riuscì ad evitare la stessa amara sorte dopo qualche anno, ma almeno guadagnò a mio fratello qualche successo in più con le ragazze, oggettivamente irraggiungibile con la Simca 1000, all’epoca definita “la macchina dei pensionati”.
Scusate il lungo OT ma credo che qualche aneddoto possa, con leggerezza, contribuire alle conversazioni degli ultimi giorni.
#14 | Gigi81 il 30/08/2021 17:11:45
Grazie per la splendida storia ARGiuliasuper! *.*

La raffinata zia che regalò l’auto al proprio padre con i suoi primi guadagni (altri tempi!) mi spiegò che il vero motivo dell’acquisto era perché “era molto carina”

Perché ci sono altre motivazioni valide per comprare un'auto? Grin
#15 | mx5dan il 30/08/2021 17:20:06
Perché ci sono altre motivazioni valide per comprare un'auto?

Io non ne conosco Grin Vabbè, evitando iperboli, posso affermare che per mio conto la questione estetica è sempre stata rilevante (seppur non l'unica) nel gradimento che provavo verso un'auto, e anche nella decisione di acquisto.
#16 | IL BUE il 30/08/2021 17:47:29
Quanto adoro gli aneddoti di famiglia. Ho letto il tutto incantato, e curioso di sapere con cosa fu sostituita la povera Simca 1000.
#17 | ARGiuliasuper il 31/08/2021 00:26:14
Grazie Alessandro. Il seguito è un'altra storia che ti racconto la prossima volta. Non vorrei essere escluso per abuso delle risorse del sito per post eccessivamente lunghi www.targhenere.net/gallery/images/smiley/grin.gif.
#18 | IL BUE il 31/08/2021 00:54:19
Così piacevoli, di certo non sono un problema, almeno per il sottoscritto
#19 | Frabo187 il 31/08/2021 13:30:06
Bellissimo aneddoto, un po' meno il finale (aihmè comune anche alle vecchie auto che abbiamo avuto in famiglia).

ma almeno guadagnò a mio fratello qualche successo in più con le ragazze, oggettivamente irraggiungibile con la Simca 1000


Queste frasi mi fanno sempre sorridere, perchè sottolineano la grande superficialità dell'essere umano. Mai giudicare un libro dalla propria copertina.
#20 | bayerische il 31/08/2021 13:43:36
Senza scendere in analisi sociologiche cosi profonde c'è però da riconoscere che un bel vestitino giustamente ha sempre dato un aiuto.C'e da dire però che il vero....artista "carica" anche col motofurgoneGrin
#21 | Nakagtv il 31/08/2021 16:11:19
Frabo, mia madre negli anni '70 non voleva uscire con un ragazzo perchè aveva una NSU Prinz. Le donne sono da sempre sensibili al fascino dell'automobile, suvvia... Pfft
#22 | Gigi81 il 31/08/2021 19:41:26
Le donne sono da sempre sensibili al fascino dell'automobile, suvvia...

...siamo sicuramente più sensibili al fascino di chi la guida Wink

È pur vero, a mio avviso, che spesso lo "stile" dell'auto che si "sceglie", al di là del suo valore prettamente economico, dice molto della personalità del proprietario, per cui può influenzare il quadro generale Smile
Essendo io da sempre un'alfista, un uomo in Alfa attirerà sicuramente la mia attenzione più di un uomo in Volkswagen Wink
#23 | deltago92 il 31/08/2021 20:08:23
Essendo io da sempre un'alfista, un uomo in Alfa attirerà sicuramente la mia attenzione più di un uomo in Volkswagen

Finora con Delta-Regata-128 mi è sempre andata male, leggendo questa affermazione deduco che sia giunto il momento di portare a casa la 155 nghenghe
#24 | S4 il 31/08/2021 20:58:47
Prova con una Delta integrale! Cool Pfft
#25 | Transaxle73 il 31/08/2021 21:07:02
Allora io che ne ho 2 di Alfa ho vinto "quaccheccosa"?
Una teoria simile, sui possessori di Alfa Romeo, la espresse in termini molto più coloriti Vittorio Sgarbi qualche anno fa.
#26 | Gigi81 il 31/08/2021 23:13:11
Una teoria simile, sui possessori di Alfa Romeo, la espresse in termini molto più coloriti Vittorio Sgarbi qualche anno fa.


Se ti riferisci al mio commento, non c'era assolutamente nulla di sotteso... Smile
Da amante delle Alfa, semplicemente, la mia attenzione si rivolge sovente a chi ha un senso estetico affine al mio...Fin da ragazzina ne ho sempre ammirato la raffinatezza e la "pulizia" delle linee, rispetto ad altre auto dello stesso periodo che sembravano ostentare ricchezza con linee "opulente"...tutto qui...
Per il resto, non è certo un auto che fa l'uomo Wink
#27 | IL BUE il 01/09/2021 01:08:32
leggendo questa affermazione deduco che sia giunto il momento di portare a casa la 155

Ho paura che con la 155 risolvi poco. Sono altre, le Alfa da considerare. La mia lei, pur non capendoci nulla, apprezza molto Spider, non disprezza l'Alfetta... e la Giulia sbavv Purtroppo la 75 non le piace per nulla. Ma poco me ne cale Cool
#28 | Frabo187 il 01/09/2021 10:44:40
non è certo un auto che fa l'uomo


Ecco, penso che questa discussione si possa riassumere così Wink
Se dovessi pensarla a parti invertite, invece, non salirei mai con una ragazza che guida un'auto ibrida/elettrica. Pfft
#29 | IL BUE il 01/09/2021 10:55:48
Meglio, così ci salgo io ROTFL
#30 | Gigi81 il 01/09/2021 12:24:37
Purtroppo la 75 non le piace per nulla.

Concordo per Spider e Giulia che sono un sogno zzzz ...la 75 però è fantastica...l'ho sempre trovata elegante, ma aggressiva. Col foglio rosa, nel 1999, ho avuto la fortuna di guidare quella di zio, grigio metallizzato, troppo bella...purtroppo è passata a "miglior vita" l'anno successivo... si è incendiata all'improvviso Sad ...mi è rimasto sempre il dubbio di averle dato il colpo di grazia con la mia guida inesperta Sad

Meglio, così ci salgo io

Ahahah, ogni lasciata è persa Wink
#31 | Transaxle73 il 01/09/2021 16:55:28
Ragazzi, l'auto del maschio alfa è l"Alfetta. Punto.
Un po' alla Adolfo Celi quando chiude la diatriba che Piripicchio è figlio di Uragano e di Apocalisse Grin
#32 | mx5dan il 01/09/2021 19:38:33
Ragazzi, l'auto del maschio alfa è l"Alfetta


E forse non è un caso che Silvestri volutamente rovesci questo paradigma nella canzone “Gino e l’Alfetta” Smile
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