Finitura amaranto Montebello, una delle cromie più rare e, a mio giudizio, più belle sulla berlina.
Esemplare da favola, salvo errori nei dettagli che non sono in grado di identificare e dei quali, francamente, ben poco mi interessa.
Pregiata e performante , e rarissima con questa finitura ; gli unici particolari non conformi sono lo specchietto ed il colore dei cerchi ...
La selleria era prevista in panno beige oppure in fp nera , qui mi pare di vedere foderine ...
Abituati alle solite tinte seriose delle Fulvia berline, questa si distingue per il suo splendore porporino, il primo acquirente doveva essere un personaggio sui generis.
Con questa versione spinta, 87 CV DIN, poteva superare i 160 km/h anche se la massa non indifferente di oltre una tonnellata non le permetteva grandi doti di accelerazione. Venne adottato un posticcio servofreno per il circuito anteriore (il Superduplex arrivò a fine '70) e un limitatore di frenata. Curiosamente il rivestimento superiore della plancia divenne nero opaco, al tachimetro a tamburo rotante fu modificato il valore sul fondoscala, e la dotazione di accessori venne integrata da un accendisigari elettrico e dallo specchio sul parafango, qui assente forse per problemi alle prime revisioni. Su questo esemplare sono inoltre assenti le corniere inox sui cerchi.
Colore strepitoso che, se non erro, faceva parte della cartella "moda" lanciata per attrarre il pubblico più giovane: vi facevano parte anche un giallo paglierino e un verde turchese davvero vivace!
Gemella dell'esemplare comparso poco tempo prima, targato BL, che per molti di noi poteva addirittura essere l'unico superstite in questa precisa configurazione, che sono quasi sicuro di non aver mai visto su strada ai tempi (la "GTE" stessa non era facile da incrociare). Ecco invece che ne spunta un altro, sublime come il precedente.
Perfetto, e meritato, il reportage fotografico.
(foto "Stefanozero" )