Auto magnifica, esemplare tenuto come Dio comanda: motorizzazione rara e targa milanese d'origine ne fanno un esemplare pregiato, la tinta corona il tutto, così come gli splendidi interni color "Palomino" (o almeno così era chiamato quel colore nei cataloghi delle auto destinate agli USA). Che ha sulla cappelliera?
Dovessi scegliere una/8 la vorrei però a Gasolio magari proprio una 3.0 come quella dell'altro giorno,trovo che i Diesel siano l'essenza di questa serie di vetture.A benzina c'e decisamente di meglio in casa nostra a parità di categoria.
Io non sottovaluterei quei 6 cilindri in linea Mercedes. Nelle versioni 280 e 300 delle serie successive erano davvero gran motori, considerati fra i migliori della Stella.
Cosa c'era di decisamente meglio all'epoca in ambito nazionale???
Il Busso non c'era ancora, la Lancia si stava impelagando nel tremendo boxer della Gamma, solo a 4 cilindri fra l'altro, la Fiat 130 montava il peggior motore progettato da Lampredi....
Certo, i 6 cilindri bavaresi erano meglio, ma non di molto.
Non parlavo solo di motori ma di vettura nel complesso,personalmente trovo una Lancia od un Alfa 2000 decisamente più appaganti di una /8 pur se a 6 cil. Parlando di motori invece i 6 monoalbero Mercedes sono gruppi onesti e robusti ma niente più,i 6 cil Bmw pur con architettura simile ma di progettazione più recente, sono su un altro pianeta .Riguardo al v6 Fiat tanto viturperato rinnovo invito a provarlo prima di esporre pareri,potrebbe darsi che si rimanga meravigliati dalla sua personalità
Da vecchio Lancista adoro la Lancia 2000, ma la /8 mi sembra comunque più moderna (aveva già un grandioso studio sulle zone a deformazione progressiva) e più spaziosa.
Il difetto di quelle Mercedes è sempre stata la tenuta di strada, comunque migliorata rispetto alle serie precedenti. Diciamo che erano studiate per le Autobahn più che per il misto.
Ricordo anche che lo stesso Busso nacque monoalbero e con la cinghia di distribuzione anzichè con la catena, che per me è sempre un ripiego.
con la cinghia di distribuzione anzichè con la catena, che per me è sempre un ripiego.
Come Ferrari insegna. Tuttavia son d'accordo, preferisco anch'io la catena alla cinghia. Doppia, però, non singola come hanno imparato a fare i tedeschi, che è peggio della cinghia quando si rompe (e porca miseria se si rompe)
Come "non" hanno imparato a fare i tedeschi. E da Bmwista, aihmè, so quello che dico!!
Per ciò che concerne i motori Ferrari, proprio a causa della cinghia, avevano dei costi di manutenzione assurdi, e non è che fossero poi cosi' affidabili...
Il non plus ultra sarebbe una distribuzione a cascata di ingranaggi, costosissima e utilizzata praticamente sui motori da competizione anche se in campo motociclistico qualche Casa si è azzardata a proporla su propulsori di serie anche in tempi relativamente recenti, come Honda e Aprilia.
È dai tempi dei primi esemplari di Mercedes 190 che i tedeschi fanno catene che ogni tanto si rompono, le cinghie però regalano brillantezza e silenziosità ai motori e sostituendole agli intervalli previsti sono sicure.
Ad un mio amico la catena singola della sua ex Mercedes A140 si è rotta dopo averla cambiata neanche 50 mila km prima, questo per dire di quanto sia facile la rottura della catena singola delle vetture tedesche. Le vetture con catena doppia invece hanno grande durata, non saranno eterne, ma non hanno la stessa frequenza di rottura delle cinghie e ancor di più delle catene singole(anche Audi su queste ultime ha molto da dire).