Ottima, e, giunta sino a noi in questo stato, senz'altro da preservare gelosamente, anche in chiave "sociologica", quale esemplificazione piuttosto estrema del pauperismo nostrano.
Questa versione, con i due solitari proiettori, l'assenza di borchie e i miseri interni, mi procurava già all'epoca una buona dose di tristezza; l'esemplare in foto è pure bianco Corfù…
Dove sarà mai stato il "Lusso" richiamato sinteticamente dalla sigla, lo sapevano solo al Marketing FIAT
Mettiamola così....vista da dietro appare comunque dignitosa , mi riferisco alla versione, forse le ultrabasiche come questa sono più apprezzate oggi di allora, comunque è molto bella come condizioni. Non conosco gli altri numeri di targa ma mi pare che Novara 52 sia una targa dell'84 normalmente...almeno la Ritmo 105 TC di mio cognato del giugno 84 era così...
Che sia da batrace non so, certo è che esteticamente, la Ritmo seconda serie, fu un regresso incredibile rispetto alla prima serie.
Che fu opera di Pierangelo Andreani, autore anche della Maserati Biturbo, due auto che trovo esteticamente quasi perfette.
Quando usci' la prima Ritmo, era moderna, proporzionata, superiore alla concorrenza (anche se costruita da cani!). La seconda serie perdeva tutte queste qualità. Boh...
Quando usci' la prima Ritmo, era moderna, proporzionata...
Pienamente d'accordo. Specialmente nelle versioni a tre porte, aveva un equilibrio formale che la seconda serie smarrì del tutto. Purtroppo i restyling sono così... è raro che un modello ristilizzato sia esteticamente migliore della serie d'origine.
Non avete minimamente idea di quanto mi piaccia in questa configurazione francescana. L'unico dettaglio che stona è la mancanza dei poggiatesta anteriori che reputo fondamentali su ogni vettura dagli anni '70 in poi.
Concordo con Alequattro sul fatto che la Ritmo seconda serie fu un regresso incredibile rispetto alla modernissima e stilisticamente riuscitissima prima serie. Infatti se la prima era innovativa e molto proporzionata(raggiungendo un buon livello di costruzione con la Super 81) la seconda era banale e poco personale.
Concordo anch'io. Tra l'altro, apparentemente sembra che la I e la II serie abbiano in comune quasi tutti i lamierati, nel senso che il taglio dei fanali posteriori e delle frecce anteriori sembra ricavato nello spazio liberato dai paraurti integrati. Come dire: con modifiche minime da un capolavoro si è ricavato una cosa inguardabile!
PS: ho scritto apparentemente sembra perché so bene che il realtà le modifiche sono state molto più radicali. Ma a quel punto, non potevano fare un'auto nuova?
Pensare che in famiglia abbiamo avuto nel 1982 due Ritmo prima serie, una 60 CL bianca e una 60 L azzurrite, ma a me è sempre piaciuta di più la seconda serie.
La prima serie la trovo adorabile, con quelle linee che a fine anni '70 erano quasi sbarazzine. La seconda non è affatto regredita, ma è semplicemente "maturata" e adattata al "nuovo decennio"; molto belle le versioni Super, mentre 105 e 130 hanno una sportività "discreta".
Mi piacciono molto sia la prima che la seconda serie. Della seconda serie prediligo le versioni restyling post '85, in particolare la ricca e brillante 100 Super Team.
La seconda non è affatto regredita, ma è semplicemente "maturata" e adattata al "nuovo decennio";
Mi trovo d'accordo con questa affermazione. Basti pensare a cosa offriva la gamma Fiat in quegli anni dalla regata alla 127 così detta unificata, panda, uno ecc. Se le vediamo da una prospettiva c'è una certa somiglianza ovvero griglia nera a 5 barre e tutte rigorosamente squadrate (molto di più di quelle anni 60-70 per certi versi) come rigorosamente andava negli anni 80; e questo veniva anche ripreso negli interni. La prima serie del resto risultava più tondeggiante. Per poi parlare della terza serie dall'86 che grazie alle maniglie rettangolari della regata interni molto più raffinati e paraurti bombato all'anteriore con correlati fendinebbia e adesivi colorati (nel caso della super team) si proiettata più verso gli anni 90. Per non parlare poi dell'uso smisurato e abbondante della plastica, tipico degli anni 80, che inizio con la prima serie forse anche maggiore ad esempio mi viene da pensare ai pannelli porta ricavati da un unico stampo per risparmio. Questo ci proietta direttamente ai giorni nostri però almeno al tempo lo facevano con carattere adesso è tutto uguale.
(foto "Neeskens78" )