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Lancia Flaminia Coupé 3B 2.8

lanciaflaminiacoupepolar20220324.jpg
Anno 1965 (polar).

Data: 26/03/2023
Commenti: 16
Visualizzazioni: 1222
Commenti
#1 | oinotna il 24/03/2022 14:04:30
La domanda nasce spontanea...chissà chi era a Teramo che nel 1965 si comprava u a vettura così!
#2 | bob91180 il 24/03/2022 15:32:17
Mmhh , azzardo , un grosso proprietario terriero ...
#3 | Uno Turbo D il 24/03/2022 16:57:56
Oppure un libero professionista molto richiesto all'epoca, come un ingegnere o un avvocato, magari già di famiglia benestante...
#4 | polar il 24/03/2022 17:28:58
Tra la fine degli anni '50 e i primi '60 l'Abruzzo costiero conobbe uno sviluppo industriale, edilizio e commerciale strepitoso (relativamente al territorio in questione), di cui ho letto diverse testimonianze fra cui il bellissimo "Viaggio in Italia" di G. Piovene, quindi tra le ipotesi sul primo proprietario trovo suggestivo che fosse di un albergatore/balneatore... Ciò detto la targa teramana vanta un sorprendente numero di auto pregevoli ancora in circolazione, come ho avuto modo di notare in occasione di altri avvistamenti
#5 | bayerische il 24/03/2022 19:10:11
Uno a cui piaceva la Flaminia coupé. Considerato che prezzo e costi di mantenimento non erano uno scherzo e che all'epoca non si viveva a rate come oggi,anzi per chi aveva il grano esse erano un'onta, possiamo ipotizzare dal piccolo industriale in su,notai compresi.
#6 | ARGiuliasuper il 24/03/2022 20:08:39
Mi stupisco sempre che queste domande non siano poste per gli esemplari targati Milano o Torino. Anche a Teramo, Messina, Reggio Calabria e Brindisi nel 1965 c'erano facoltosi industriali, professionisti, imprenditori, ecc.
Saranno stati in numero inferiore rispetto ai cumenda e agli industrialotti brianzoli ma c'erano e ci sono tuttora. L'idea che al meridione ci siano solo poveri e lavoratori pubblici è solo un luogo comune.
#7 | ARGiuliasuper il 24/03/2022 20:09:42
Non prediligo questo colore ma quest'auto meravigliosa è uno dei miei sogni proibiti.
#8 | Astrale il 24/03/2022 20:18:17
Prima di ingrandire la foto ho detto tra me e me: TO ?.....poi ho aperto .....TE, purtroppo si! Un luogo comune...
#9 | oinotna il 24/03/2022 20:22:41
Mi stupisco sempre che queste domande non siano poste per gli esemplari targati Milano o Torino

E una curiosità "sociologica" nel senso che nel panorama automobilistico medio degli anni 60 una coupè di quel tipo sicuramente spicca di più in un contesto di provincia (in questo caso Teramo, ma poteva essere Asti, Cremona, Siena, Benevento, ecc), per cui mi immagino che magari vedendo l'auto, i concittadini riconoscessero subito che il proprietario (probabilmente persona nota ed in vista nella società locale) era in zona, mentre magari in un ambito metropolitano ciò era meno evidente.

fra cui il bellissimo "Viaggio in Italia" di G. Piovene

Concordo, uno dei miei libri preferiti
#10 | Neeskens78 il 24/03/2022 21:30:43
L'idea che al meridione ci siano solo poveri e lavoratori pubblici è solo un luogo comune.

Da piemontese, concordo totalmente.
#11 | 1600 GT il 24/03/2022 22:45:30
Nei primi anni 60 fino all'inizio dei 70, il sud aveva un reddito pro capite che era quasi ai livelli di quello del nord, vuoi per aiuti dallo stato e vuoi anche per investimenti sia da parte di gruppi industriali del nord(vedi Alfa Romeo con lo stabilimento di Pomigliano d'Arco, oppure la Lanerossi a Foggia)che da parte di gruppi industriali esteri. Anche l'imprenditoria locale di trasformazione di prodotti agricoli andava molto forte ed era il maggiore traino dell'economia del Mezzogiorno assieme all'imprenditoria edile che nella mia città andava a ritmo sostenuto. Quindi è chiaro che non è improbabile imbattersi in grosse vetture con targhe del centro-sud.
#12 | gabford il 25/03/2022 00:08:53
Nei primi anni 60 fino all'inizio dei 70, il sud aveva un reddito pro capite che era quasi ai livelli di quello del nord

Al netto di alcuni commenti sopra riportati (ad esempio polar e ARGiuliaSuper), che condivido pienamente, solo per amor di precisione è più corretto dire, per quella fase storica, che il divario nel reddito pro capite tra Sud e Nord diminuì sensibilmente. A metà degli anni '70, infatti, il rapporto tra i due parametri si attestava intorno al 60%, mentre all'inizio degli anni '60 era al di sotto del 50%.
Ciò detto, la Flaminia è spettacolare Smile
#13 | Markino il 25/03/2022 11:44:11
solo per amor di precisione è più corretto dire, per quella fase storica, che il divario nel reddito pro capite tra Sud e Nord diminuì sensibilmente

Certamente: si parla infatti di "convergenza" del Mezzogiorno (che è diverso dall'essere prossimi alla "equivalenza" ) rispetto al settentrione, una processo iniziato negli anni '50 e proseguito sino agli anni '90, supportato da crescenti trasferimenti pubblici, e dalle politiche di investimento delle Partecipazioni Statali (ricordiamo che, negli anni '60, l'IRI era tenuta ad allocare nel Mezzogiorno il 60% del valore delle nuove iniziative) e di talune imprese private, a tale scopo anche incentivate da contributi pubblici. In seguito, per svariate ragioni, tra le quali le criticità delle finanze del sistema statale allargato, il venir meno di politiche strutturate per il Mezzogiorno, e la crescente deindustrializzazione del Paese, le regioni meridionali, fatte salve diverse zone virtuose con sviluppo anche endogeno, sono entrate in una fase di "divergenza" che perdura tuttora, e che ha nuovamente costretto parecchi giovani a spostarsi a nord per cercare un'occupazione adeguata alle proprie aspettative.

Al netto di alcuni commenti sopra riportati (ad esempio polar e ARGiuliaSuper), che condivido pienamente

Concordo a mia volta.

Tornando alla "Flaminia" in foto, si tratta di un magnifico esemplare della serie conclusiva, realizzata in 1.085 unità, rifinita in una tonalità che non riesco bene a decifrare: forse bronzo metallizzato, che non ho mai visto dal vero, a meno che le condizioni di luce non distorcano lievemente un più classico grigio metallizzato.
Il parco superstite della Coupé Pininfarina, prodotta complessivamente in circa 5mila unità, è piuttosto nutrito, nonostante una fase di oblio durata almeno 15 anni, che ha visto diversi esemplari passare di mano per poche centinaia di migliaia di lire, persino convertiti a gas per l'impiego quotidiano.
#14 | polar il 25/03/2022 18:24:26
Il colore è al 100% bronzo metallizzato, poi sulla denominazione in casa Lancia non mi pronuncio
#15 | bob91180 il 25/03/2022 23:23:22
Le "aprilia" potevano avere una finitura simile ; poi sulle "fulvia" viene denominato "bronzo longchamps" , pero' e' un po' piu' chiaro ...
#16 | ARGiuliasuper il 26/03/2022 18:58:16
Colore non disponibile tra quelli che erano ufficialmente disponibili. Magari l'acquirente dell'epoca ha fatto una richiesta specifica ma credo che siano più probabili una successiva riverniciatura, fantasiosa quanto fascinosa, oppure una lacuna nella mia documentazione.
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