Ho sentito metterla in moto... che sound!

splendida

Molto bella...suppongo che le barre sul tetto non siano originali...

Non sono originali nè le barre, nè i codolini, nè gli specchietti, nè la striscia adesiva a lato (in stile Cooper Rover, ma c'è scritto "Mini T", nè il tetto bianco, nè probabilmente il blu della carrozzeria che parrebbe metallizzzato.
Nonostante la discutibile personalizzazione, un bell'esemplare.

Bella macchina conciata male. Ma sopravvive. Per questa vettura il detto "la pubblicità è l'anima del commercio" trova la sua validità come non mai.
Al lancio della versione metallica, meno british ma più pratica della versione con liste in legno, si sceglie come testimonial un sorridente, e corpulento, macellaio che con tanto di grembiule non proprio lindo, splanca le porte a doppio battente posteriori per fare vedere lo spazioso vano di carico. Flop clamoroso. Siamo sul finire degli anni '60. Arrivano gli anni '70 e dopo la Morris Traveller, con striscia in finto legno, ritorna la Mini, però sì chiama Clubman e ha il frontale meno aggraziato della Clubman. Disponibile dapprima con il motore 1098 e finto legno in fiancata, viene eletta a macchina simbolo con l'ultima versione, 998 e via il finto legno. "Più che una macchina, un modo di essere". Così recita la pubblicità che sceglie una giovane, e bella, donna con occhiali sfumati e cappellino da mare. Successo straordinario, pur con dieci e più anni di "servizio" dalla pubblicità con il macellaio. Ancora freni a tamburo.

(foto "Biohazard" )