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Il restomod mi trova contrario, ma capisco anche che è difficile, molto difficile trovare dei confini, specie quando si mettono in gioco parecchi soldi.

Svariati anni fa un tribunale condannò alla pressa un duplicato di Maserati d'epoca, solo perché nel costruire l'esemplare si partì da un numero di telaio già esistente, ricostruendo tutto ex-novo, tanto che quell'auto aveva meno del 10% di componenti originali. Accadde quando il proprietario della vettura originale - vedendo minacciato il valore (alquanto cospicuo) del proprio esemplare - fece causa al "duplicatore" e la vinse. Più di qualcuno (compreso l'articolista di Ruoteclassiche) stigmatizzò il drastico provvedimento, in quanto si sarebbe potuto salvare l'esemplare magari impedendo di usare quel numero di telaio: proposta fondata sul fatto che la stessa Casa modenese ha sempre fatto un po' di pasticci sui telaio, talvolta infatti riciclandone qualcuno.

Estraendo l'aspetto legale da questa vicenda, rimane il fatto che a nessuno verrà mai in mente di modificare un oggetto se ciò non comportasse un certo "giro d'affari". In altre parole, non è il fenomeno degli hot-rod in USA - che si basava al contrario sul risparmio - e che dopo oltre 70 anni rappresenta ora un vero e proprio capitolo dell'auto d'epoca, ma un qualcosa che rappresenta un modo di intendere l'auto d'epoca più come un costoso capriccio che una passione vera e propria...

A mio parere non esistono metodi efficaci per limitare queste "eresie": l'unico veramente efficace dovrebbe arrivare dagli appassionati, i quali dovrebbero isolare questi fenomeni... Ma il mondo dell'auto d'epoca è ormai fin troppo "inquinato" da persone che più dell'auto d'epoca sono affascinati da un certo mondo che gira intorno all'auto d'epoca, persone che danno più importanza alla sella che al cavallo, per dirla con un vecchio adagio.

D'altra parte, anche da parte dei detrattori - come me - ci sono posizioni molto diverse: si nota anche soltanto leggendo gli interventi di questo topic. Ad esempio, mi viene da chiedere la vostra opinione sui dune-buggy, che altro non sono che telai a piattaforma VW (nella maggior parte dei casi) a cui viene applicata una carrozzeria in vetroresina, mantenendo tutta la meccanica del buon vecchio Käfer (non di rado solo appena ritoccata). Oggi i dune-buggy sono considerati a tutti gli effetti delle Youngtimer ed anche io tendo a considerarli tali: eppure tornando indietro di 50 anni, appariva un restomod dell'epoca, ma certo non per appassionati danarosi