Oggetto dell'argomento: Galleria di Targhenere.net :: Targhe nere, forse ci siamo!

Scritta da deltago92 il 02-01-2021 19:22
#39

Ma scusate, io assegno alla mia Tagora del 1983 la targa CO72.... della Ritmo 60 che mio zio ha demolito per ecoincentivi nel 1997 (quindi al 100% non più esistente, oltretutto di mio zio). Così siamo tutti certi che quella targa non è un doppione...

In questo caso tu sai che l'auto è stata rottamata, ma metti caso che un'altra auto è stata radiata per demolizione ed il demolitore invece l'ha poi rimessa in vendita con conseguente reimmatricolazione, allora ti troveresti con la targa che era di un'auto ancora circolante, il cui attuale proprietario potrebbe richiedere la targa originale.
Se una targa appartiene ad un'auto radiata e viene rassegnata, nei registri risulterà appartenente alla "nuova" auto e al rispettivo proprietario.

Come dicevo sopra, esistono auto abbandonate (o anche nei musei) che risultano radiate solo perchè non circolanti da diversi anni, ma comunque ancora esistenti. Quando sono stato in visita al museo Ford di Paolo Gratton ho visto diverse auto (tra cui una Mustang PN 10) con le targhe reali che però non risultano più "a bollo". Sempre lì era esposta la centomillesima targa di Gorizia, che fu di una Fiesta, anch'essa radiata.
Quindi le mie perplessità sono proprio sul fatto che "auto radiata" non sempre significa "auto pressata" Wink
La "riassegnazione" era un istituto che esisteva anche tantissimi anni fa

Mi pare però che in quel caso fossero proprio le targhe che venivano "spostate fisicamente" su un'altra auto, quindi non c'era il rischio di avere doppioni.
Spero di essermi spiegato meglio Smile

Modificata da deltago92 il 01-01-1970 02:00