Oggetto dell'argomento: Galleria di Targhenere.net :: Targhe nere del nostro passato

Scritta da atae21 il 30-03-2021 10:07
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L'Alfetta, come detto, era molto bella e ben tenuta ma c'era un conoscente che continuava ad insistere perchè mio padre gliela vendesse. Resistette alle lusinghe fino al 1988 quando, causa anche un certo bisogno economico, decise di privarsene per sempre. Addirittura riuscì a prendere qualche centinaia di mila lire in più rispetto a quello che l'aveva pagata quasi due anni prima, a testimonianza di com'era ancora in perfette condizioni. Per la sostituta si intendeva spendere circa la metà di quello che aveva incassato dalla vendita; una buona auto usata che faccia il suo lavoro senza dare grossi problemi. E ancora una volta, l'amico venditore Fiat, arrivò con la soluzione ideale: una BMW 315 E21 del 1983, unica proprietaria, con soli 47.000 km percorsi, per la somma di circa 5 milioni di lire. La mia delusione fu tanta quando arrivò a casa: dalla "ricca" (di accessori) e potente Alfetta passammo di colpo, pur restando su un marchio blasonato, ad una vettura con una potenza modesta (75cv) e con una dotazione francescana a livello di una utilitaria. Era infatti particolarmente "basica", con nessun accessorio particolare ordinato da nuova, quindi niente contagiri, cambio a 4 marce, gomme strette 165 su cerchi in ferro, logicamente niente chiusura centralizzata e vetri elettrici (non disponibili neanche in BMW come optionals). Aveva praticamente solo il metallizzato al quale mio padre aggiunse, comprandolo non mi ricordo dove, l'utile specchio destro. I tempi dei soldi spesi per elaborare e personalizzare la Golf erano lontani; ora questa Bmw serviva solo per fare il suo lavoro di auto ad uso quotidiano. E lo svolse benissimo, con oltre 150.000 km (sommati a quelli che aveva all'acquisto) percorsi in circa 3 anni. Ironia della sorte, il mio "odio" verso le Bmw E21 si trasformò poi in vero amore con la successiva 320/6 che tuttora possiedo, diventando in passato presidente di un club e di un sito ad esse dedicato. Questa è l'unica foto che possiedo, il giorno di febbraio 1990 in cui mio padre decise di venderla (riuscì a prendere 1 milione di lire) per passare al 6 cilindri...