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Prima parziale apertura alle targhe bianche
LFL
Sauro ha scritto:
Ma oggi, s'è tornati ad un anonimo silenzio omettendo anno e provincia... e sembra non importi nulla più a nessuno, sacrificando il tutto a timori di mostrare da quanto si possegga un'auto o da dove si provvenga.
Parliamo di un Paese che in parte ha perduto un certo tipo di sano e buon orgoglio nazionale (non mi riferisco a certi beceri politicanti su questo tema) e le targhe nere con provincia bianca o arancio... o bianche con provincia... beh!... mi piacerebbe fossero accolte tutte, non tanto in nome del modello ma in nome del modello e del segno d'origine che porta addosso.


Il motivo per cui non si applicano più i bollini con anno e provincia è un caso molto simile a quello che accadde una quarantina di anni fa, quando il legislatore emise l'obbligo di applicare il famoso bollo rosso con numero bianco, che indicava la velocità massima ammissibile su strade extraurbane per una data auto....Ricordo ancora le fasce: 80 per le vetture fino a 600 cc, 90 per quelle da 601 cc a 900 cc, 100 per cilindrate tra 901 cc e 1300 cc e infine 110 da 1301 in su. La cosa comica è che la confusione era tale da vedere automobilisti che ne applicavano due (anche per il limite ammesso sull'autostrada), oppure chi aveva dei dubbi e preferiva cautelarsi mettendo una categoria inferiore (un classico erano le Fiat 850 con il bollo rosso da 80), altri invece più temerari giocavano sulla differenza minima per arrogarsi la categoria superiore: molte 1300 cc applicavano il 110 anche se a rigore dovevano avere il 100.

In realtà, l'obbligo era soltanto per le due classi più piccole, 80 e 90, le auto oltre i 900 cc non ne avevano alcuno. Ma soprattutto, poco tempo dopo anche chi aveva un'utilitaria si accorse che non potevano essere perseguiti in caso di contestazione circa la mancanza del bollo rosso: nel regolamento attuativo non era stato dato seguito alla definizione degli importi delle multe!

Dopo un paio di decenni abbondanti, è stato fatto il bis: non sono state definite le sanzioni. Ecco quindi la sparizione progressiva: fino al 2006-2007 molte auto hanno sia sigla provincia che anno di immatricolazione, poi si cominciano a vedere solo le sigle della provincia, dal 2010-2011 sparisce anche la sigla. La stessa mancanza di definizione delle sanzioni ha portato ad una generalizzata "dimenticanza" dell'applicazione. Va detto che molti preferiscono non mostrare l'età dell'auto: vuoi per pavoneggiarsi di avere un'auto nuova (quando magari è un'auto usata semestrale proveniente dalle flotte noleggio, oppure una km 0 immatricolata a fine anno precedente: entrambi casi non infrequenti).

Le debolezze umane sono tante quindi, sia quelle dei campanilisti, sia quelle dei suddetti pavoni. Se potessi scegliere, a me piacciono le targhe in uso fino al 1927: bianche con sigla della provincia rossa e i numeri neri. In pratica, quelle della Croce Rossa Italiana... Grin

Per completezza di informazione, va detto che la maggior parte degli acquirenti di auto di proprietà preferisce la mancanza: oggigiorno le persone si spostano per lavoro molto di più, anche solo rispetto a venti anni fa, quindi l'appartenenza ad una provincia piuttosto che ad un'altra perde di senso (ad esempio, pur se nato in provincia di Roma e lì vissuto i primi 27-28 anni di vita, mi sento più legato a Torino avendoci passato praticamente il resto della mia vita: le mie auto sono tutte targate o Roma, oppure Torino, unica eccezione la 300E targata VC, e talvolta mi sono divertito - rispondendo a chi non se ne intendeva, chidendomi che targa fosse - a dire "Vatican City"ROTFL
 
S4
Sapevo che sulle targhe europee introdotte nel 1999, non è obbligatorio indicare la provincia e l'anno di prima immatricolazione; spesso all'acquisto dell'autovettura nuova era direttamente il venditore a chiedere se volevi che fossero appiccicati gli adesivi, oltre alla preferenza per una targa pari o dispari.
 
time101cv
Confermo, nel 2000 mi chiesero se volevo la sigla della provincia sulla targa della mia nuova auto; nel 2003 non mi chiesero nulla e comparve solo l'anno; dalla successiva auto in poi nessuno mi ha più chiesto nulla. Tra l'altro in Italia le leggi sono sempre zoppe o inapplicabili in più punti: ad esempio, al momento dell'acquisto di un'auto usata, immatricolata in altra provincia, alzi la mano chi si è sentito chiedere se vuole modificare la provincia riportata sulla targa o più semplicemente chi si è sentito spiegare cosa occorre fare in tal caso.

Se gli italiani non vogliono che certi dati compaiano, spesso però non è solo per distrazione o per tentare di ringiovanire la propria auto. Nel caso della sigla di provincia l'eliminazione ha permesso a molti di vivere più sereni. Negli anni il sano campanilismo di una volta si è gradualmente trasformato nel pretesto per vandalizzare le auto delle province "nemiche". Potrei raccontare una lunga serie di aneddoti in tal senso, per cui alla fine io per primo preferisco che la sigla della provincia non compaia più sulla targa della mia auto.

Concludo dicendo che ho notato negli anni una più rapida scomparsa delle sigle di provincia nelle targhe del centro sud; fa eccezione la provincia di Ragusa, rimasta a lungo legata all'indicazione di anno e provincia nelle targhe di nuova immatricolazione. Dati basati su mia diretta osservazione, non ho dati obiettivi in tal senso.
 
Frabo187
Quando comprai la Polo non mi chiesero nulla, me la ritrovai direttamente con anno e provincia Pfft
Ricordo invece che la mia prima auto, una Punto 1.2 del 2004, aveva la provincia BO. Ogni volta che andavo a vedere le partite di basket al palazzetto dello sport avevo paura che qualche mio concittadino mi scambiasse per un Bolognese, e che a fine derby mi danneggiasse la macchina nghenghe
 
blackboxes66
La motorizzazione di Milano da almeno una decina di anni non applica più né anno né sigla.
 
IL BUE
Sulla mia, anno glori 2003 ho anno e provincia. Se e quando la cambierò, tra un 20 anni, le pretenderò. Rigorosamente Roma, anche se dovessi trasferirmi altrove.
 
sir alec
blackboxes66 ha scritto:
La motorizzazione di Milano da almeno una decina di anni non applica più né anno né sigla.


Quella di Belluno, salvo rarissime eccezioni, dal 2014.
 
Danip
blackboxes66 ha scritto:
La motorizzazione di Milano da almeno una decina di anni non applica più né anno né sigla.

Confermo, l'auto di mio padre, del 2004, ha avuto anno e sigla MI sulla targa senza che lo chiedesse; la mia auto, del 2011, ha anch'essa anno e sigla MI, ma ho dovuto chiederli io.
Anche se ora non abito più nella provincia della targa, ho mantenuto gli adesivi MI.
Quando cambierò la mia auto, chiederò ugualmente anno e sigla della provincia (anche se non sarà più MI).
 
gabford
Due auto di famiglia acquistate nel 1999 (targhe europee BF) avevano entrambe bollino provincia e anno. Le tre vetture acquistate successivamente (2008, 2015 e 2017) ne erano prive, ma ad onor del vero sono state tutte immatricolate in province limitrofe a quella di residenza, sedi legali dei concessionari in cui sono state acquistate (ad ogni modo, nessuno mi ha mai chiesto se volevo o meno i bollini).
 
vittoriale
Siamo ormai abbondantemente e pericolosamente OT però approfitto per raccontare anch'io la mia: abituato da sempre ad avere i bollini di anno e provincia sulla targa, quando ho acquistato l'ultima, due anni fa (fuori provincia, e pensavo fosse questa la causa), consegnata con targhe sprovviste dei bollini, ho provveduto immediatamente a procurarmeli... senza mi sembrava di essere un apolide Grin
 
Sauro
Appunto... la società è cambiata... e non è detto in meglio... per la mia modestissima opinione.
L'auto che fra immatricolazione e ripristino... aspetto da oltre due anni e mezzo, avrà nella targa europea sia anno e sia provincia. Non solo... l'ovale rovesciato con la sigla dell'Italia in bella mostra... come tutte le auto di casa!
.. bianco e rigorosamente a sx.
 
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