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Mostra Scambio Auto/Moto/Ricambi D'Epoca San Marco Evangelista (CE) 30 Novembre/1 Dicembre 2019
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Markino |
Scritto il 05-06-2020 16:49
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Utente avanzato Messaggi: 1257 Iscritto: 26.11.12 |
Alfa Romeo Giulietta Sprint [...] mi son sempre chiesto perché fecero uscire prima la versione Sprint, nel '54, e poi la versione berlina, nel '55, in generale esce sempre la berlina e poi le derivate, Scelte curiose di altri tempi, Non fu una stravaganza, ma una scelta dettata da precise contingenze, ben ricostruite da Angelo Tito Anselmi nello splendido volume "Alfa Romeo Giulietta Sprint", uscito nel 1984 per i tipi della Libreria dell'Automobile. In sostanza, i tempi per la deliberazione della Berlina si erano rivelati più lunghi del previsto, anche a causa delle vibrazioni trasmesse dall'avantreno alla carrozzeria riscontrate in sede di collaudo, del quale si occupava - in qualità di consulente - l'ingegnere viennese Rudolf Hruska, poi artefice dell' "Alfasud". Il problema principale, tuttavia, era la futura scadenza di obbligazioni Finmeccanica collocate presso i piccoli risparmiatori, che, per risultare più allettanti, prevedevano il sorteggio tra i sottoscrittori di alcune "Giulietta" nuove. Se la promessa fosse giunta a scadenza in mancanza della vettura, ne sarebbe inevitabilmente derivato un forte danno reputazionale per l'Alfa Romeo, e per la stessa IRI-Finmeccanica. Si decise quindi di ripiegare su una versione sportiva da approntare in tempi rapidissimi, contando sull'esistenza di un prototipo molto grezzo già realizzato dall'Alfa Romeo, e probabilmente fornito come riferimento di massima in una sorta di appalto-concorso al quale furono invitate le carrozzerie Bertone, Ghia, e Boneschi (quest'ultima, seppur con scarsa convinzione, per garantire una presenza milanese). Sulle prime, le due aziende torinesi, vincitrici dell'appalto con una proposta realizzata da Franco Scaglione per la Carrozzeria Bertone, in una qualche collaborazione con Felice Mario Boano per la Carrozzeria Ghia, avrebbero dovuto dividersi la commessa, che si prospettava corposa; senonché, Luigi Segre, con l'improvvisa uscita di Boano, si ritrovò solo alla guida della Ghia, e l'Alfa Romeo, nella persona del direttore generale Francesco Quaroni, preferì puntare tutto sulla Carrozzeria Bertone, allora minuscola, pur nella consapevolezza che questa scommessa avrebbe sottoposto il fornitore ad una pressione ed uno sforzo organizzativo enormi. Bertone, subappaltando la lavorazione ad una miriade di officine, riuscì a realizzare in breve tempo circa 2mila esemplari. La sfida era vinta, e la Berlina poté avere il respiro per essere presentata con le correzioni necessarie, nel 1955 |
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mariano |
Scritto il 06-06-2020 07:35
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Ti ringrazio per il fantastico intervento e la spiegazione fatta in modo sublime. In altra sede mi avevano accennato dei problemi strutturali di Giulietta Berlina che ne avevano ritardato l'uscita, ma non i problemi con Finmeccanica. Chissà se la Sprint prodotta anche da Ghia potesse risultare leggermente diversa da quella Bertone, sappiamo tutti che avevano uno stile un po'diverso di intendere la parola design i due carrozzieri. Appena posso vado con la seconda parte, in questi giorni sono un po' incasinato con un inchiesta (faccio parte di un sindacato per studenti) che mi mangia tantissimo tempo. |
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Markino |
Scritto il 06-06-2020 12:00
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Utente avanzato Messaggi: 1257 Iscritto: 26.11.12 |
Nella sua ricostruzione, rigorosa ed approfondita come d'abitudine per un personaggio di tanto spessore, Anselmi - che poté ancora contare sulla testimonianza orale dello stesso Ingegner Quaroni - fa capire sostanzialmente che la "Sprint" fu disegnata "a quattro mani" tra Scaglione e Boano - ma con preminenza di Scaglione, al quale viene in genere attribuito l'intero lavoro, peraltro abbastanza aderente alle sagome di massima del prototipo Alfa Romeo cui accennavo, del quale il libro riporta qualche immagine - nel quadro di una sorta di entent cordiale tra le Carrozzerie Bertone e Ghia, che si sarebbero poi divise la costruzione delle vetture, a quel punto totalmente standardizzate; nessuna delle due, probabilmente, si riteneva sufficientemente strutturata per assumere l'appalto interamente in proprio. Tale versione è peraltro corroborata dal fatto che non si è mai trovata una proposta stilistica autonoma della Carrozzeria Ghia, né se ne è mai avuta notizia. Il libro riporta invece la fotografia di un modellino in scala della soluzione di Boneschi, scartata da subito dal committente, dalle sagome posteriori fortemente retrò e del tutto inadatta ad incontrare i gusti del pubblico; Boneschi, d'altronde, è un raro caso di carrozziere italiano importante che non ha mai troppo brillato per estro stilistico. La milanese Carrozzeria Touring, invece, nonostante la storica collaborazione con l'Alfa Romeo, non fu coinvolta nel progetto, in quanto già impegnata sul fronte della "1900 C Sprint". Purtroppo, nel seguito dell'avvincente narrazione, Anselmi tralascia di riferire come si concluse la vicenda del sorteggio delle "Giulietta" legate alle obbligazioni Finmeccanica: sarebbe stato gustoso capire se poi tutto "filò liscio" (ma ritengo di si), e se furono assegnate le "Sprint", oppure, con un po' di attesa, le Berline. Può essere che Anselmi non riuscì a documentarsi in proposito, o che, per "economia" del racconto, tralasciò volutamente questo pur interessante dettaglio. |
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mariano |
Scritto il 03-08-2020 23:00
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Ragazzi ho lasciato in sospeso per troppo tempo la pubblicazione delle foto del raduno, soprattutto perché sopraggiungendo il grande caldo, le vacanze, mi hanno un po'tolto la voglia. Tra poco riparto, ma ho deciso di concludere col postare prima della partenza, rimangono tre tranche. Siamo finalmente giunti alla parte che preferisco, ovvero quella delle più recenti (anche se comunque sono quasi tutte ultra trentennali). Ci sono alcuni modelli non storici ma di sicuro interesse storico, ve li infilo in mezzo alle altre sperando possiate gradire. Ed iniziamo subito con un modello abbastanza fresco (anche se ormai non si allontana molto dalla storicità), una Porsche 911 996 Carrera 4S Coupe, prima versione della 911 uscita nel '97 (questa è del '03) con il motore raffreddato ad acqua, è quella, almeno a parer mio, meno affascinante, soprattutto come design, che perse la caratteristica dei fari circolari all'anteriore, grazie a dio ripresi con la successiva 997 nel '05 e mai più lasciata. Condizioni fantastiche per questo esemplare di versione coupe, che si avviava già verso la fine della serie. |
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mariano |
Scritto il 03-08-2020 23:01
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Facciamo un grande balzo indietro nel tempo cambiando totalmente tipologia di vettura con questa spettacolare Fiat 600D Multipla immatricolata nel '62 e con targhe originali. Non sono un grande esperto del modello ma montando il motore 767 cc dovrebbe essere (anzi direi quasi sicuramente è) una 600D Multipla, che uscì in parallelo alla 600D in versione normale. Colore forse un po' troppo eccentrico (il bicolore mi ricorda un fior di fragola, noto ghiacciolo dell'Algida :lol: ) ma che tutto sommato trovo adatto al tipo di auto seppur non caratteristico. Considerando le condizioni pari al nuovo direi che è restaurata al 100%. |
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mariano |
Scritto il 03-08-2020 23:07
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Ho deciso di saltarne una che vi mostrerò a fine reportage, ma potete già scorgerla in queste foto. Questa che vi propongo ora è un classico Volkswagen Maggiolone in un caratteristico e molto 70s Arancione, mi sento di ipotizzare che forse si tratta di una versione Jeans, ma non ne ho alcuna certezza. Questo è stato immatricolato nel '71. |
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mariano |
Scritto il 03-08-2020 23:10
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
A bocca spalancata posava quest'altra icona dell'automobilismo nella configurazione forse più rappresentativa. Una Citroen 2CV6 Charleston che ci appare in condizioni perfette, considerando la pulizia perfetta delle parti meccaniche e delle parti interne della carrozzeria che fanno da involucro al motore, direi recentissimamente restaurata. |
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mariano |
Scritto il 03-08-2020 23:13
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Penultimo questa presenza inusuale ad una mostra ma che mi ha fatto immensamente piacere vedere, un Fiat 900T Coriasco immatricolato nell'83 e in condizioni come fosse appena uscito di concessionaria, penso di non averne mai visti così perfetti, almeno nella versione più dedita al lavoro come questo, ovvero la Coriasco. Per chi non lo sapesse la denominazione Coriasco era utilizzata per identificare semplicemente la versione cassonata, prodotta appunto dalla carrozzeria Coriasco. |
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gabford |
Scritto il 03-08-2020 23:14
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Esperto Messaggi: 2162 Iscritto: 25.01.13 |
forse si tratta di una versione Jeans No, non può essere. La serie speciale Jeans riguarda solo il Maggiolino ed è del periodo 1974-1976. |
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mariano |
Scritto il 03-08-2020 23:17
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Ultima questa FANTASMAGORICA Simca 1000 Rallye 2, esemplare semplicemente spettacolare della rarissima sportivetta a trazione e motore posteriore ma con quattro porte e cinque comodi posti. Ormai una rarità, sono rimasto sconvolto quando l'ho vista, soprattutto per le condizioni pari al nuovo e per il colore così caratteristico e bello. Questa è immatricolata nel '73. Non ho l'assoluta certezza che sia una Rallye 2 (potrebbe essere una Rallye 1), ma ho trovato esemplari identici solo nella versione Rallye 2. ----------CONTINUA---------- |
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mariano |
Scritto il 05-08-2020 19:24
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Andiamo avanti con il reportage e riattacchiamo con una piccola parentesi motociclistica. Purtroppo io me ne intendo molto poco, le ho fotografate perché mi piacevano, la gialla è ovviamente una Ducati, lascio a voi identificare i vari modelli e magari identificarne anche la rarità. |
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mariano |
Scritto il 05-08-2020 19:29
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Dopo la piccola parentesi motociclistica riprendiamo subito con le auto, e lo facciamo in grande stile passando alle vere e proprie Youngtimer, quelle che personalmente preferisco di più. Iniziamo con questa FANTASTICA Fiat Ritmo 60CL 5p I Serie, immatricolata nell'81 si presenta in condizioni praticamente da concorso o quasi, mi ha colpito il fatto che, ammirata in un luogo chiuso, risultasse molto più mastodontica di quello che poi effettivamente è. Spettacolo puro i cerchi originali dal disegno ormai entrato nella storia, al pari delle maniglie circolari. Tutt'oggi vengono utilizzati come simboli degli anni '70 da parte della gente comune, oltre che dagli appassionati. |
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mariano |
Scritto il 05-08-2020 19:32
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Segue un'altra auto bianca di categoria un po' diversa ma che possiamo definire mitica al pari della Ritmo. Un' Alfa Romeo Alfasud 1.2 Super II Serie, anch'essa in condizioni da concorso. Vi dico che prima di questa non vedevo una Sud seconda serie da oltre dieci anni, e mi ha fatto grandissimo piacere trovarla ad un raduno, una presenza non proprio scontata. Apprezzo particolarmente, ovviamente a gusto personale, le targhe FR originali e apprezzo anche il fatto che posteriormente siano state montate in forma rettangolare e non quadrata, come spesso accadeva. Notiamo che l'auto, come dice anche il cartello, è uni proprietario e ha soli 74.000 km, ma la cosa veramente notevole è il fatto che non sia mai stata restaurata, e che apparentemente è totalmente priva di ruggine (bisogna dire però che sulla seconda serie la situazione corrosione era nettamente migliorata). |
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mariano |
Scritto il 05-08-2020 19:37
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
E torniamo ad una Ritmo ora, ma questa volta una ben più sportiva e imho SPLENDIDA per configurazione e colore, Fiat Ritmo Abarth 130TC III Serie, immatricolata nell'86, la reputo una delle Ritmo più belle che abbia mai visto. Notiamo inoltre che sulla terza serie a tre porte, non fu trasportata la nuova maniglia rettangolare, scelta di molto vincente secondo me. Inoltre da anni si parla del fatto che a listino la terza serie a tre porte presenziasse anche in allestimento 60 base, e non solo Abarth, ma purtroppo non esistono testimonianze fotografiche. Il colore di questo esemplare lo trovo adattissimo alla versione, che oltretutto credo sia in condizioni di assoluta originalità, cosa molto rara da trovare su questo tipo d'auto. |
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mariano |
Scritto il 05-08-2020 19:40
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Ora andiamo un po' indietro negli anni e passiamo ad un'auto che personalmente non ho mai gradito, ovviamente a gusto personale eh. Parlo di questa Fiat 1500 Cabriolet immatricolata nel '65, le condizioni sono pari al nuovo, ma il colore rosso secondo me non fa altro che appesantire una linea già alquanto pesante e anonima in senso assoluto. Non l'ho mai amata proprio per questo suo essere così priva di caratterizzazioni, sembra il prototipo medio di auto cabriolet anni '60, nulla di più. E dire che in Fiat all'epoca sulle Cabriolet e Spider erano estremamente ferrati e azzeccavano tutte le linee, probabilmente qui non si applicarono troppo, o forse piaceva così, non saprei. |
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mariano |
Scritto il 05-08-2020 19:43
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Ritorniamo alla grande bellezza con quest'Alfa Romeo Spider IV Serie anch'essa di colore rosso ed in condizioni pari al nuovo, immatricolata nel '91, mi sono accorto solo a casa di averle dedicato una solo fotografia, ne avrebbe meritata una anche del posteriore. |
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mariano |
Scritto il 05-08-2020 19:48
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Veniamo ora ad una Youngtimer coi contro fiocchi, una di quelle che oggi fanno gola a tantissimi appassionati e che stanno avendo una vera e propria impennata per quanto riguarda il loro valore. Sto parlando di questa fantastica BMW M3 E46 originalissima (intendo che é una vera M3 ) in un bel blu notte molto tipico e che le si addice bene alla linea sportiva ma non estrema. Forse non è la mia M3 preferita in senso assoluto, ma ogni M3 ha il suo fascino a prescindere dalla serie. Questa ha qualche personalizzazione sulle prese d’aria un po’ di dubbio gusto, ma per fortuna parliamo di cose facilmente asportabili. È stata immatricolata nel ‘02 ma ha targhe del 2006 (ma sicuramente Italiana da sempre perché sul sito del bollo mi dà la prima immatricolazione). Ovviamente questa va di diritto dedicata al nostro Ata. |
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mariano |
Scritto il 05-08-2020 19:53
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Restiamo sempre in tema Youngtimer (già storica in questo caso) con questa Honda S2000 del ‘00, quindi una delle primissime immatricolate in Italia. Questa nello specifico la conosco bene, apparteneva ad una donna sui 60 affezionatissima. Non avevo notato inizialmente che si trattasse dello stesso esemplare, quindi mi viene da dire che la donna non era poi così affezionata, o magari ha avuto qualche grossa esigenza economica e l’ha dovuta vendere. In ogni caso si tratta di un esemplare fantastico totalmente originale e in condizioni come se fosse appena uscita dal concessionario. |
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mariano |
Scritto il 05-08-2020 19:58
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Concludiamo per ora con una freschissima Istant Classic, anche se di fatto ormai ha ben 14 anni. Una delle prime Mazda MX-5 NC immatricolate in Italia, risale al ‘06 difatti questa, quelle provate dai giornali italiani avevano targhe abbastanza vicine a questa, condizioni ovviamente perfette, a me piace davvero tanto. Spero che queste ultime tre, anche se non storiche, vi possano aver fatto piacere. D'altronde sono forse tra le poche vere auto degne di questo nome post anni '90. ----------CONTINUA---------- |
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mariano |
Scritto il 07-08-2020 19:52
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Bene ragazzi, siamo giunti finalmente all'ultima parte del raduno. Iniziamo con qualcosa di soft, ma di quelle che non ti aspetti di trovare ad un raduno di auto storiche, o almeno, non ancora. Una nuovissima Alfa Romeo 33 1.3 IE L II Serie immatricolata nel '92, in uno dei colori più classici su questa serie. Devo dirvi la verità, non ho mai amato molto la 33 seconda serie, l'ho sempre vista come squilibrata e forse un filino anonima, inoltre anche se non brutto in senso assoluto, secondo me il posteriore era decisamente troppo alto. Fu un passo indietro rispetto una pulizia delle linee che contraddistingueva la 33 prima serie, ovviamente il tutto rigorosamente imho. |
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mariano |
Scritto il 07-08-2020 19:57
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
A seguire troviamo un'altra auto che non mi fa impazzire, e qui so che più di qualcuno mi insulterà, ma a me questa Lancia 2000 Coupe HF non è mai piaciuta, o meglio, non è che sia brutta, però l'ho sempre trovato un restyling nettamente peggiorativo, la Flavia Coupe dal quale deriva era spettacolare, soprattutto il frontale, che questa non conserva. Certo rispetto a tante altre auto non è che sia pessima, però non la comprerei mai come storica. Questo esemplare è stato immatricolato nel '71, ovviamente versa in condizioni quasi da concorso, in un caratteristico blu notte molto Lancia. |
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mariano |
Scritto il 07-08-2020 20:00
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Non cambiamo né categoria né generazione con questa molto più affascinante Alfa Romeo Junior Zagato 1300, una coupe disegnata e prodotta da Zagato col marchio del biscione, credo sia stata una delle ''fuoriserie'' costruite in più esemplari, difatti all'epoca pare non fosse raro vederne. Purtroppo non gode di buona luce tra gli appassionati puristi, che l'hanno sempre giudicata un po'sottotono rispetto le altre Alfa, cosa che non ho mai compreso fino in fondo visto che anzi, aveva delle soluzioni stilistiche che mi sarebbe piaciuto vedere anche su altre auto del marchio, come il frontale futuristico con scudetto largo e privo di listelli interni. Notiamo una particolarità del modello, ovvero l'incavo disegnato a dovere sul cofano motore per permettere il corretto funzionamento dei tergicristalli. Questo esemplare è ovviamente in condizioni da museo, in un giallo chiaro non molto comune (qualcuno sa come si chiamasse questo colore?) e con targhe dell'82, ma rifatte quadre. |
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mariano |
Scritto il 07-08-2020 20:03
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Ora passiamo ad un'paio di 500 del club Fiat 500 Italia, la prima è una particolare Fiat 500 MY CAR Francis Lombardi, versione di ''lusso'' della 500, che costava anche non pochissimo. Questa inoltre è una ''tetto rigido'', che ha la particolarità del piccolo spoiler alla fine del tetto, prerogativa di questa versione particolare, anche il colore mi pare fosse specifico di questa versione. Sullo sfondo possiamo notare anche una 500 D o addirittura N, purtroppo non meglio fotografabile. |
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mariano |
Scritto il 07-08-2020 20:05
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
La seconda invece non so dirvi esattamente se si tratti di un' Autobianchi Giardiniera o di una Fiat 500 Giardiniera, nel primo caso avrebbe targhe di prima immatricolazione risalenti al '77, quindi una delle ultimissime. Nel secondo caso invece si tratterebbe di una ritargatura risalente appunto al '77. Sicuramente l'esemplare in questione è molto rimaneggiato, ma lascio a voi l'ardua sentenza. |
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mariano |
Scritto il 07-08-2020 20:08
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Ora arriviamo allo spiazzale esterno occupato da quattro belle auto, ma una su tutte è stata la mia preferita in assoluto di tutto il raduno. Ma iniziamo con un'altra Alfa Romeo Alfasud 1.2 II Serie, anch'essa immatricolata nel '78. Questo esemplare è forse più caratteristico di quello bianco pubblicato qualche giorno fa, con un colore che si adatta alla grande al design del modello e che ricorda, ovviamente, quella di Amitrano in Bianco Rosso e Verdone. Condizioni fantastiche, noto però che anche lei, come l'altra, ha un po'la mascherina fuori asse, una curiosa coincidenza o avevano seri problemi di assemblaggio queste mascherine? Qui inoltre troviamo la targa con provincia arancio sovrapposta, come ho detto precedentemente, questa soluzione sulla Sud II Serie la trovo un po'fuori luogo, avendo tutto lo spazio per ospitare quella rettangolare. |
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mariano |
Scritto il 07-08-2020 20:10
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Ora una bianchissima Citroen 2CV6 in condizioni FANTASTICHE, immatricolata nell'84. Forse il colore non è dei più adatti, meritava all'epoca di essere presa con un colore più consono all'aria giocattolesca del modello, ma tutto sommato penso che oggi sia un plus il colore ''normale'', anche perché poi si adatta abbastanza bene. Il paraurti in tinta è originale? |
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mariano |
Scritto il 07-08-2020 20:13
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
Penultima troviamo un'auto che non ho mai gradito e probabilmente mai gradirò, ma non perché la trovi brutta eh, ma proprio perché ha una linea che mi sta lì. Una Triumph Spitfire 1500 con prima immatricolazione risalente al '74 ma con targhe (più adatte al portatarga e al posteriore) dell'82. Condizioni fantastiche e con il bellissimo adesivo originale come nuovo sul cofano motore vengono rovinati da quell'immondo termosifone posizionato sul cofano motore con baule della nonna su, ma inteso che nel baule c'è tutta la nonna per quanto è grosso. |
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mariano |
Scritto il 07-08-2020 20:19
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Utente Messaggi: 647 Iscritto: 27.09.11 |
E siamo arrivati finalmente alla mia preferita in assoluto, quella che mi ha fatto più piacere vedere tra le tante. Una Youngtimer per eccellenza della quale credo di non aver mai visto un esemplare prima di lei (intendo in questa specifica versione ovviamente). Una FAVOLOSA Citroen BX19 GTi ABS Phase II immatricolata a Napoli nell'87 e con targhe originali. Credetemi quando l'ho vista non potevo crederci, sono rimasto almeno venti minuti ad ammirarla in ogni singolo particolare, e le ho infatti dedicato un reportage ampio e dettagliato solo per lei, perché veramente se lo meritava. Condizioni quasi pari al nuovo, la configurazione è veramente sublime, ma la cosa che più mi ha fatto impazzire sono i cerchi, così tremendamente anni '80. Un'esemplare del genere vorrei metterlo troppo in garage. ma purtroppo (o per fortuna) le quotazioni stanno vertiginosamente salendo, sia per questa versione, che in generale per tutte le BX. E con questa abbiamo finito, colgo l'occasione per augurare a tutti buone vacanze. FINE. |
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