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Milano autoclassica 2020
bayerische
Sempre più triste Autoclassica diventata una sorta di automercato(le autogestioni anni 70) dai prezzi assurdi,area ricambi penosa e club confinati in un angolo.Nonostante gli sforzi a livello mediatico per dargli un tono non merita i 25€ richiesti.Questo il mio parere.Penso mi divertiro' di più il prossimo we alla ruspante e rottamara manifestazione di Reggio Emilia.
 
Frabo187
Finchè la gente continuerà a vedere l'auto d'epoca semplicemente come un investimento, scenari tristi come questo saranno all'ordine del giorno. Ma tanto è come parlare al vento, io le fiere le frequento semplicemente per fare foto alle auto che andranno sicuramente all'estero.
 
Transaxle73
Purtroppo la speculazione finanziaria ha preso piede anche nel settore del motorismo storico. Ci sono diversi fondi d'investimento, per lo più esteri, che operano in tale contesto contribuendo a far lievitare le quotazioni. Ovviamente parliamo di auto veramente esclusive,al di fuori della portata dei comuni mortali, ma non escluderei che nel medio termine la "malattia" penetri anche nelle fasce più popolari. Allora si che sarebbe la rovina di tutto.
 
bob91180
Concordo con Voi su tutto questo ...
Mi chiedo e Vi chiedo , quali potrebbero essere le ricette per venir fuori da questa situazione aberrante ? ... e poi , come divulgare uno spirito diverso in questo ambiente di "collezionisti" attualmente cosi' becero e demenziale , dove tutto e' ingessato ed i ns. pezzi giusti evaporano oltre confine ?
Secondo me amatori nel vero senso della parola ve ne sono ancora , ma come coagularli e renderli incisivi e decisivi non e' per nulla semplice ... eccavolo ...
 
IL BUE
E l'hanno ufficialmente detto in Tv. Il presidente di questo circo ha parlato di "investimento rifugio". Speculatori, consapevoli di esserlo.
 
Markino
Concordo sulla crescente "povertà" di contenuti di Autoclassica rispetto al tono che le si voleva dare alle origini (2012), e che le si vorrebbe dare tuttora, senza, in sostanza, riuscire mai a scalfire il ruolo preminente di Padova, che è tutt'altra faccenda, e rispetto alla quale i 25 € del biglietto d'ingresso (in realtà 20 € acquistandolo in rete sino al giorno precedente l'avvio) sono una mezza presa per i fondelli. Togliendo una valanga di supercar degli ultimi 15-20 anni, che quasi ignoro, e la vetrina della produzione contemporanea di fascia altissima (Bentley !), alle auto storiche propriamente dette resta oramai uno spazio abbastanza risicato, senza contare la quantità di vetture insulse o di mezzi rottami che si possono incrociare. D'altra parte, dopo almeno un decennio di pesante emorragia verso l'estero, che si può ancora pretendere ?
Quanto alla "piega" che questo settore ha oramai preso da tempo, penso ci sia ben poco da fare, visto che rispecchia meccanismi economici universalmente validi; l'unica speranza - abbastanza remota, secondo me, anche se non impossibile - è che prima o poi la "bolla" si sgonfi, e i prezzi ritornino a livelli meno esasperati, restituendo a fasce più ampie di appassionati la possibilità di acquistare anche qualche pezzo "serio". Certo che, se i fondi di investimento arrivassero a lambire le auto di "segmento" medio (tra 70-80 e 200 k€ ?), sarebbe davvero la fine, come dice Salvatore.

Quoto poi integralmente le considerazioni e l'appello del mio amico Bob, e ribadisco il mio punto di vista riguardo a certi tipi di raduni, preferibilmente corposi, che rappresentano un valido momento aggregativo e di confronto, nonché occasione di indiretta divulgazione della cultura motoristica che può anche indurre qualcuno ad entrare in questo "mondo" con sincera passione. Eventi senza altra implicazione che l'incontrarsi, come il raduno al Rho Center, l'Italia Classic Parade di Bardolino, o l'Historic Day Veneto (ho particolarmente gradito quello di Prato della Valle del 2018, ma era ottimo anche quello di Vicenza dello scorso anno) riescono ancora a dare espressione "unitaria" agli appassionati.
Le manifestazioni impostate secondo questa filosofia sono troppo poche, e dovrebbero aumentare di numero per rappresentare una sorta di argine al predominio della pura speculazione commerciale.

Su tutto, comunque, l'Italia soffre di problemi economici - la scarsità di lavoro e gli stipendi medi (meglio sarebbe dire potere d'acquisto) ben inferiori a quelli europei - e "culturali" - la capacità di comprendere e tenere in vita il passato che conta da parte delle generazioni che via via si affacciano alla vita adulta - che pregiudicano in radice la possibilità di capovolgere realmente la situazione che abbiamo sotto gli occhi, senza contare le difficoltà burocratiche di ogni sorta che tutti conosciamo tra le quali i proprietari - o aspiranti tali - di una vettura d'epoca devono districarsi.
 
Frabo187
Concordo con Marco, come sempre molto dettagliato e preciso.
Aggiungo anche che molti programmi TV possono indurre la "anime candide" a buttarsi nel mondo delle auto d'epoca per un mero investimento, con restauti grossolani od (ancora peggio) con personalizzazioni assai discutibili.
Bisognerebbe smettere di dare soldi a questi sciacalli, che mascherano l'amore per il denaro con la passione.
 
bayerische
Non sono gli sciacalli,sono i gonzi che acquistano.
 
bob91180
Mancanza di cultura che prevale in ogni ambito e crea sfaceli nella societa' ... e' questo il dramma del ns. povero stivale !
 
Markino
A proposito di quanto ragionavo in termini di raduni "virtuosi", rinforzo il concetto portando l'esempio degli U.S. cars meetings sul modello svizzero, soprattutto alcuni molto famosi (Zuchwil & dintorni, Schenkon, Aarburg): a parte la qualità e varietà delle vetture, entrambe notevolissime, sono soprattutto i numeri, meteo permettendo, ad essere impressionanti; ho assistito ad eventi (ovviamente privi di qualsiasi implicazione "agonistica" o di altro genere) dove le automobili datate si avvicinavano probabilmente al migliaio.
Lì si ha davvero l'impressione che siano gli appassionati "privati" ad avere il "coltello" dalla parte del manico...
 
Lory
Sono stato per il secondo anno a "AutoClassiche" a Rho... veramente deludente, poche macchine e le solite, peggio di molto rispetto al già triste dell'anno precedente!
 
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