Potrebbe avere dei distanziali secondo voi? La ruota posteriore mi sembra leggermente più sporgente. In ogni caso ottima, simpatici anche le protezioni in gomma applicate al paraurti.
Favolosa, pure nella tonalità che prediligo, e con targa quadrata d'origine; i "millerighe" la completano degnamente, seppur non disdegnerei affatto la dotazione di fabbrica.
Esemplare che denota autentica passione per il motorismo storico nelle sue incarnazioni meno scontate ed appariscenti, che possono in realtà rivelarsi assai prelibate ed attraenti.
Auspico il ritorno ai cerchi di serie, viso che i Millerighe non erano previsti nel 1973.
Esemplare di fine anno con un equipaggiamento completo: poggiatesta, contagiri eccetera.
Esemplare molto bello che attraverso una serie di caratteristiche riesce ad emanare una sensazione di utilizzo frequente che ne aumenta il fascino, personalmente avrei evitato le protezioni di gomma ai paraurti.
Solo ora mi accorgo che in parte all'Alfasud, nella prima foto alloggia una Mercedes W210 con dicitura 4matic, molto rara ad oggi, e disponibile solo sulle versioni dai 6 cilindri in su.
A questo punto son curioso: si tratta della prima parte della frase ("in parte all'Alfasud" ), della seconda ("nella prima foto alloggia" ) o dell'intera frase?
Sono emiliano, di Bologna, però con "in parte a" intendo quello citato da 131 Mirafiori
Risposta poco esaustiva alla mia domanda e tra l'altro 131 Mirafiori non cita nessuno specifico modo di dire. Dato comunque un senso logico alla prima parte della frase, grazie al contributo di altri utenti, ne deduco che il resto della frase sia frutto del correttore automatico.
La locuzione in parte a, la cui diffusione, come abbiamo visto, si concentra nell’area compresa tra le province di Bergamo e Brescia, è attribuibile a una varietà sub-regionale di italiano e non al dialetto vero e proprio; per quel che riguarda la liceità dell’uso, più che di correttezza, è appropriato parlare di opportunità di scelta: l’uso di in parte a è evidentemente corrente negli scambi verbali tra parlanti dell’area o anche in testi scritti che intendano riprodurre quella particolare varietà, mentre in italiano standard, scritto o parlato che sia, le locuzioni da impiegare per chiarezza sono accanto/vicino a e, più specificamente, a fianco/lato di.
Probabilmente ho usato questa espressione perché l'ho sentita in giro da amici di quella zona e l'ho fatta propria della lingua italiana corrente.
Non capisco cosa ci sia di "sbagliato" nel resto della frase, forse alloggia è un po' arcaico? Non mi sembra di aver fatto nessun particolare errore.
Mi scuso allora per la mia profonda ignoranza: ti ricordo tuttavia che nello scrivere commenti su questo sito, ti stai rivolgendo ad una platea nazionale e non ad una ristretta cerchia di amici bergamaschi. Se tutti gli utenti cominciassero a scrivere utilizzando ciascuno la propria varietà sub regionale di italiano non si capirebbe più nulla.
Dimenticavo: quando copi intere frasi da altri siti, sei pregato di specificare sempre la fonte, per evitare che ci piova addosso qualche denuncia.
Da bresciano (con sangue bergamasco) devo dire che non amo particolarmente l'espressione "in parte a", non mi pare di usarla, ma la trovo assolutamente normale e mi stupisco molto quando mi viene fatto notare che è un espressione locale.
Sbaglio mio, sia chiaro, ma questo è per dire che a volte non ci accorgiamo che stiamo usando locuzioni di uso locale.
Poi certo, non commenterei questa Alfasud dicendo che l'è bela fés!, piuttosto direi è molto bella!