Oggetto dell'argomento: Galleria di Targhenere.net :: Milano autoclassica 2020

Scritta da Markino il 28-09-2020 12:54
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Concordo sulla crescente "povertà" di contenuti di Autoclassica rispetto al tono che le si voleva dare alle origini (2012), e che le si vorrebbe dare tuttora, senza, in sostanza, riuscire mai a scalfire il ruolo preminente di Padova, che è tutt'altra faccenda, e rispetto alla quale i 25 € del biglietto d'ingresso (in realtà 20 € acquistandolo in rete sino al giorno precedente l'avvio) sono una mezza presa per i fondelli. Togliendo una valanga di supercar degli ultimi 15-20 anni, che quasi ignoro, e la vetrina della produzione contemporanea di fascia altissima (Bentley !), alle auto storiche propriamente dette resta oramai uno spazio abbastanza risicato, senza contare la quantità di vetture insulse o di mezzi rottami che si possono incrociare. D'altra parte, dopo almeno un decennio di pesante emorragia verso l'estero, che si può ancora pretendere ?
Quanto alla "piega" che questo settore ha oramai preso da tempo, penso ci sia ben poco da fare, visto che rispecchia meccanismi economici universalmente validi; l'unica speranza - abbastanza remota, secondo me, anche se non impossibile - è che prima o poi la "bolla" si sgonfi, e i prezzi ritornino a livelli meno esasperati, restituendo a fasce più ampie di appassionati la possibilità di acquistare anche qualche pezzo "serio". Certo che, se i fondi di investimento arrivassero a lambire le auto di "segmento" medio (tra 70-80 e 200 k€ ?), sarebbe davvero la fine, come dice Salvatore.

Quoto poi integralmente le considerazioni e l'appello del mio amico Bob, e ribadisco il mio punto di vista riguardo a certi tipi di raduni, preferibilmente corposi, che rappresentano un valido momento aggregativo e di confronto, nonché occasione di indiretta divulgazione della cultura motoristica che può anche indurre qualcuno ad entrare in questo "mondo" con sincera passione. Eventi senza altra implicazione che l'incontrarsi, come il raduno al Rho Center, l'Italia Classic Parade di Bardolino, o l'Historic Day Veneto (ho particolarmente gradito quello di Prato della Valle del 2018, ma era ottimo anche quello di Vicenza dello scorso anno) riescono ancora a dare espressione "unitaria" agli appassionati.
Le manifestazioni impostate secondo questa filosofia sono troppo poche, e dovrebbero aumentare di numero per rappresentare una sorta di argine al predominio della pura speculazione commerciale.

Su tutto, comunque, l'Italia soffre di problemi economici - la scarsità di lavoro e gli stipendi medi (meglio sarebbe dire potere d'acquisto) ben inferiori a quelli europei - e "culturali" - la capacità di comprendere e tenere in vita il passato che conta da parte delle generazioni che via via si affacciano alla vita adulta - che pregiudicano in radice la possibilità di capovolgere realmente la situazione che abbiamo sotto gli occhi, senza contare le difficoltà burocratiche di ogni sorta che tutti conosciamo tra le quali i proprietari - o aspiranti tali - di una vettura d'epoca devono districarsi.

Modificata da Markino il 28-09-2020 14:13