Oggetto dell'argomento: Galleria di Targhenere.net :: Targhe nere del nostro passato

Scritta da atae21 il 08-04-2021 00:33
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Dopo aver fatto del praticantato con la 128 dello zio defunto e, più limitatamente, con la 2000 dello zio vivente, nel 1992 giunse l'ora di scegliere un'auto tutta per me. Gli amici dell'epoca, com'è logico che sia, sognavano Peugeot 205 GTI, R5 GT Turbo, Clio 16V, Uno Turbo, Delta HF Turbo, Fiesta XR2i e Turbo, Golf GTI... A dire il vero nessuno della mia compagnia aveva la fortuna di possedere una di queste bombette sportive e di gran moda. Però in paese giravano ed erano sempre ammirate. Io avevo altro nella testa; la mia fissa, prima ancora che prendessi la patente, era una grossa berlinona piuttosto datata, rara e fuori moda: l'Alfa 6! Potendo contare su un budget limitato, anche se sognavo la più prestazionale (e più bella) 2.5 prima serie a carburatori, mio padre si "limitò" a comprarmi una 2.0 (quindi seconda serie) usata, del 1984, di un bel colore bordeaux metallizzato, scovata a Cremona tramite gli annunci della mitica rivista cartacea "Secondamano" (facile oggi scovare le auto con un "click" dal cellulare...). Non sto a raccontare gli aneddoti, le scorribande, le disavventure e tutta la storia che vissi assieme alla "6"; mi limito a postare qui due foto di essa (in una delle quali poso fiero accanto a lei, in piena estate 1993, nel cortile di mia nonna). L'ho amata nel bene (poche volte) e nel male (più spesso) ed oggi la ricomprerei ma so che questa in particolare non esiste più perchè, alla vendita, fu mandata (così mi disse il concessionario Alfa Romeo che ebbe il buon cuore di ritirarla) in Albania (erano i primi anni che il Paese balcanico apriva le dogane al mondo esterno)!