Nell'autunno 1977 in Germania fu commercializzata la prima serie speciale su base 128 chiamata "Abarth". In realtà era un'iniziativa della locale affiliazione Fiat e non aveva nessuna modifica meccanica. A livello estetico invece era resa più aggressiva con cerchi in lega, doppio terminale di scarico (non in questo esemplare fotografato) contagiri, volante e sedili sportivi con poggiatesta anteriori e posteriori.
I cerchi in realtà non erano questi ma quelli in lega dal disegno simile alle A112 Abarth dello stesso anno.
Non capisco come questa in foto possa avere le targhe nere italiane: che sia stata importata qualche anno più tardi dalla sua prima immatricolazione tedesca?
Comunque un pezzo raro e da conservare!
Anch' io non ero a conoscenza di questa versione, tanto che mi sembrava soltanto un grande tarocco, a questo punto sarebbe proprio da restaurare e riportare in condizioni originali, anche se il lavoro non mi sembra abbastanza semplice... E' facile che sia stata importata dalla Germania quando era seminuova, il colore poi è tipicamente tedesco...
Wow, l'avevo vista solo in foto.....
Ricordo che esisteva, sempre in Germania, una analoga versione della 127 prima serie, con le stesse ...sobrie modifiche estetiche.
Personalmente la 128 Abarth non la concepisco: trovo proprio difficile dare un senso alla sua caratterizzazione estetica, per non parlare dell'utilizzo del marchio con lo scorpione...
D'accordo, lo stile non si discostava molto da quello della 127 Sport e della 131 Racing (entrambe piuttosto tamarre), ma perlomeno queste ultime mettevano sul piatto della bilancia configurazioni di carrozzeria (la 127 era una 3 porte, la 131 ne aveva 2) e caratteristiche meccaniche che rendevano credibile il loro ruolo di auto "sportive".
La 128 Abarth era una tranquillissima berlina a 4 porte mossa da un asfittico 1300 da 60 cv!
Eh Sile già ho speso mica poco per incattivire la mia CL (soprattutto a livello meccanico)... Certo una Abarth mi piacerebbe anche se senza senso, come dice Edsel. E nel 1978 furono presentate anche la 128 Sport, con cerchi in lega specifici e adesivi sulle fiancate ispirate alla 128 3P e poi la 128 Turismo, con autoradio e profili paracolpi nella parte bassa della fiancata! Tutte su base 4 porte e destinate al "variopinto" mercato tedesco degli anni 70.
Circa un anno fa ce n'era un'altra in vendita in Sicilia, di colore rosso arancio, anch'essa con la particolarità delle targhe italiane, segno che qualche esemplare giunse in Italia, resta da capire se importato oppure in seguito al rimpatrio del proprietario dalla Germania.
Eccola:
Come si può notare, rispetto alla gialla questa è tutta originale: ha il doppio terminale di scarico, i cerchi in lega a quattro razze tipo A112 Abarth e i due specchietti retrovisori a goccia.
La foto del cruscotto ci indica la presenza delle luci di emergenza, ma non, parrebbe, del contagiri...
il contagiri è montato tipo "satellite" (toyota aygo per intenderci) e c'è anche sull'esemplare rosso (si vede la staffa sopra interruttore luci di posizione a sx). La vettura gialla è in uso quotidiano, come spesso accade a TS: la mancanza di posteggi strade ripide e strette spinge i triestini a conservare in famiglia una vettura da "battaglia". La fiat Abarth era un allestimento per il mercato tedesco: qualche esemplare è rientrato con i proprietari che ritornavano a casa (spesso gli annunci delle abarth si trovano al sud) pochissimi sono stati venduti direttamente dai concessionari Italiani
il contagiri è montato tipo "satellite" (toyota aygo per intenderci)
Argh!
Ciò avvalora ancora di più la tesi che questa Abarth sia stata allestita alla bell'e meglio, tanto per dare un'idea di auto sportiva ma senza investire un granchè in contenuti...
Del resto, se non sbaglio, non è mai esistito un quadro strumenti terza serie con il contagiri integrato, a differenza della prima serie: evidentemente non potevano far altro che aggiungerlo all'esterno!
vi sono alcune americane che montano il contagiri a satellite, quindi non sono sicuro che l'esemplare che ho messo come esempio sia originale.
La Fiat è sempre stata pasticciona anche con i modelli a larga serie: la 128 di famiglia immatricolata nel luglio 1972 era un ibrido fra prima e seconda serie: paraurti con rostri, maniglie in metallo, cuciture serili orizzontali, maniglia porte interne in zama (prima serie) ma anche calandra a listelli orizzontali e scritta fiat (era una 2p quindi già di suo le calandre erano diverse dalla più diffusa 4p) e servofreno (seconda serie).
Probabilmente nella transizione fra una serie e l'altra hanno fatto fuori i fondi di magazzino montandoli sulle 2p che sono state sempre poco vendute.
Visto che ci sono do altre notizie. Pochi sanno che per il mercato tedesco c'era una variante del 1116cc per benzina a basso numero di ottani. la modifica principale era sul rapporto di compressione 7,8:1 (molto basso)
è probabile che cambiasse anche la fasatura dell'albero a camme.
Il motore ne soffriva parecchio, la potenza massima era 45cv (din) ed anche la coppia era leggermente minore 74.5 Nm: la velocità massima passava a 132 Km/h. Per il mercato americano usarono il 1290cc depotenziato a 67cv. Forse fu impiegato anche il 1500 della x1/9 che è sempre della famiglia dei motori A128 ma non ne sono sicuro: di sicuro molti esemplari americani lo montano ma negli state il concetto di restauro conservativo non esiste e i tarocchi sono molti. Se qualcuno ne sa qualcosa...
Esisteva anche una versione Sport, con lievi varianti estetiche (cerchi in acciaio a quadrifoglio anzichè in lega, fasce adesive nere con scritte FIAT 128 nella parte inferiore delle fiancate, strisce adesive nere sul cofano bagagli e sui montanti posteriori del tetto, logo SPORT posteriore...) e qualche modifica all'arredamento interno (selleria in panno rigato, appoggiatesta di forma diversa...).
Non conosco però i mercati ai quali era destinata...
Esisteva anche una versione Sport, con lievi varianti estetiche (cerchi in acciaio a quadrifoglio anzichè in lega, fasce adesive nere con scritte FIAT 128 nella parte inferiore delle fiancate, strisce adesive nere sul cofano bagagli e sui montanti posteriori del tetto, logo SPORT posteriore...) e qualche modifica all'arredamento interno (selleria in panno rigato, appoggiatesta di forma diversa...).
Non conosco però i mercati ai quali era destinata...
Un paio di 128 3p. in questo allestimento girava per Sassari negli anni '80, non erano molto diffuse e me le ricordo bene (una bianca e una gialla, mi piacevano molto, al contrario della anonima Ritmo 60L di mio padre: avevo 5 anni e la bellezza di un'auto era proporzionale al numero di scritte adesive!)
Per cui potrebbe darsi che la serie "Sport" fosse destinata anche al nostro paese, anche se non mi pare di aver mai visto una berlina circolante.
Di certo nel belpaese, vista l'attrattiva che riscuoteva la Casa dello scorpione, in molti avrebbero auspicato una commercializzazione della 128 Abarth pure da noi. Ma probabilmente la Fiat non voleva sputtanare (mi si passi il termine!) il nome dell'Abarth con modelli che nulla avevano a che fare con le gloriose officine di Corso Marche.
E fece cosa buona e giusta, almeno fino all'uscita della Stilo Abarth.
Se la 128 Abarth rasentava il ridicolo, l'omonima 127 diventava imbarazzante, anche perchè, tolti gli adesivi di pessimo gusto, era nient'altro che una base (nemmeno una Special), con gli anacronistici paraurti senza gomma e i cerchi in ferro con le coppette nere...
Purtroppo non conosco il tedesco e non posso "stupirmi" dei contenuti di questa vettura, anche se leggo che aveva il motore ridotto a 896 cc con 45 cv.
Non riesco proprio a capacitarmi di come la Fiat abbia potuto abusare in questo modo del prestigioso marchio Abarth!
Tornando alla 128, posso dire con certezza che la Sport era venduta regolarmente in Italia nella sola variante a 3 porte: lanciata nel 1978, di fatto aprì la "parata" delle serie speciali Fiat della fine degli anni '70, comprendente anche le 126 Black e Silver, la 127 Top e la Ritmo Targa Oro.
Intamarrita fino all'inverosimile, sia all'esterno (strisce adesive ovunque, particolari in nero opaco, spoiler posteriore, tergilunotto...) che all'interno (sedili in velluto a righe multicolor, appoggiatesta, contagiri...), riscosse in verità poco successo e sparì presto dalle scene...
Di certo nel belpaese, vista l'attrattiva che riscuoteva la Casa dello scorpione, in molti avrebbero auspicato una commercializzazione della 128 Abarth pure da noi.
Concordo, i tamarri non sono mai mancati nemmeno da noi, però alla fine credo che un'Abarth così poco prestazionale non avrebbe riscosso molto successo...
Invece, sarebbe stato interessante sfruttare certi elementi della Abarth/Sport, tipo i cerchi a quadrifoglio o i sedili con appoggiatesta sia anteriori che posteriori, per realizzare una versione "Supermirafiori" della 128 1100 e 1300, per accontentare una certa clientela tradizionalista che avrebbe accolto con favore un allestimento un pò più ricco del solito CL.
Del resto, all'estero non mancavano versioni più curate della 128: guardate ad esempio questa plancia, ritoccata e arricchita nei comandi e nella strumentazione, comprendente anche il contagiri e l'orologio!
ciao, sono 5 speed, il proprietario della 127 sport 75 hp nera presente sul sito, quoto in pieno Sile, queste auto eran in perfetta sintonia con quel che andava 30 anni fa....si vede di peggio oggi su certe auto moderne...fidatevi...
E' facile che sia stata importata dalla Germania quando era seminuova, il colore poi è tipicamente tedesco...
