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Autobianchi A112

a112tar85dan.jpg
Anno 1970, targhe nere del 1985. (audiclassic)

Data: 26/12/2011
Commenti: 20
Visualizzazioni: 2073
Commenti
#1 | atae21 il 26/12/2011 01:08:20
Gli esperti ci faranno un check-up di questa A112: abarthizzata o originale? Io capisco solo che la targhetta posteriore è più recente rispetto all'auto...Frown
#2 | Edsel il 26/12/2011 01:10:36
Bel pasticcio all'italiana: dal cruscotto con palpebra curva e dai paraurti a lama cromati si deduce sia una prima serie, il volante e le parti della carrozzeria in nero sono corretti, ma la verniciatura in verde Pampa è totalmente fuori luogo, perchè questa tinta non era disponibile sulla prima Abarth. Inoltre la targhetta Autobianchi appartiene ad una A112 ben più recente e non vedo i caratteristici sedili anteriori con poggiatesta integrati, oggi introvabili...
A questo punto mi viene il dubbio che possa trattarsi di un tarocco.Frown
#3 | Deltahf84 il 26/12/2011 11:08:34
Vi posso togliere io qualsiasi dubbio: questa A112 NON è un'Abarth.
Siamo entrambi soci del Registro Autobianchi ed ho avuto occasione di vedere questa stessa vettura in occasione della Coppa Intereuropa di un paio di anni fa.
E' una normalissima 112 "Abarthizzata" secondo il gusto del proprietario, a cui piaceva l'estetica della prima serie e il colore Verde Pampa.Ha pensato bene di fondere le due cose in...questa 112.
#4 | audiclassic il 26/12/2011 12:00:50
Nessun dubbio che si tratta di una A112 normale "abarthizzata", infatti nella mail che accompagnava la foto avevo ben scritto che si tratta di una "903". Per carità, a mio parere l'allestimento è fatto anche con gusto che denota la passione del proprietario, ma ciò non toglie che non sia originale. Ho provveduto a correggere la didascalia Wink
#5 | massimo il 26/12/2011 12:44:25
Credo che chiamarla tarocco sia un pò "forte" come termine: in fondo il proprietario l'ha fatta per gusto personale.
#6 | neim4 il 26/12/2011 13:04:20
112 "Abarthizzata" secondo il gusto del proprietario, a cui piaceva l'estetica della prima serie e il colore Verde Pampa.Ha pensato bene di fondere le due cose in...questa 112

Secondo me ha fatto bene!
l'allestimento è fatto anche con gusto che denota la passione del proprietario
quoto
#7 | bob91180 il 26/12/2011 14:09:45
Diciamo che e' una "special" ... comunque e' una bella macchina ...
#8 | Uno Turbo D il 26/12/2011 14:38:54
Io cambierei la scritta e metterei quella originale...per il resto mi pare una personalizzazione ben fatta e senza inutili fesserieWink
#9 | Edsel il 26/12/2011 19:26:56
Personalmente considero un tarocco un'auto resa esteticamente simile o identica ad un allestimento differente da quello originale, stemmi inclusi.
Differente è la condizione di un'auto personalizzata, ma mantenendo la sua identità.
Di questa A112 non mi piacciono i riferimenti Abarth, per il resto la trovo anche io riuscita.
#10 | massimo il 26/12/2011 21:08:17
Edsel il 26 dicembre 2011 18:26
Personalmente considero un tarocco un'auto resa esteticamente simile o identica ad un allestimento differente da quello originale...

Già, più o meno come quelle normalissime Mini Innocenti a cui verniciano il tetto per farle somigliare alle Cooper...Smile
#11 | Total III il 26/12/2011 22:34:41
Già, più o meno come quelle normalissime Mini Innocenti a cui verniciano il tetto per farle somigliare alle Cooper...


Non credo. A mio giudizio un tetto dipinto o quattro cerchi in lega non creano automaticamente una Cooper taroccata, fin lì si rimane nell'ambito di legittimi gusti estetici. Dopotutto il tetto "a contrasto" era tanto diffuso da interessare una percentuale gigantesca di Mini.
Diverso sarebbe sostituire gli stemmi con quelli della Cooper, in quel caso si potrebbe parlare di tarocco "intenzionale", con l'effetto più o meno voluto di indurre in errore appassionati non abbastanza documentati. Smile
#12 | massimo il 26/12/2011 22:55:15
Beh, considerando che il tetto a contrasto era una peculiarità della Cooper, vuoi che non ci sia stata un pò di intenzionalità nella cosa? Il voglio ma non posso non è mica un reato...Pfft....negli anni '70 ci si arrangiava...
#13 | turbob il 26/12/2011 23:02:54
Conosco anch'io questa A112, era una normale A112 1a serie, è stata successivamente trasformata in simil-Abarth.
#14 | staff il 26/12/2011 23:55:43
Non l'aveva scritto ancora nessuno Pfft
#15 | Edsel il 27/12/2011 01:24:35
Mah, io concordo con Total, è vero che su una Mini normale il tetto a contrasto si ispirava alla Cooper, ma in sè non bastava certo a renderla tale, a meno di sostituire anche la calandra, le scritte, i sedili, la strumentazione...
Inoltre su un sito dedicato alla Mini ho letto che la serie 1000-1001 Export poteva essere richiesta dalla fabbrica con tetto a contrasto, segno che effettivamente si trattava di un elemento decorativo molto desiderato dalla clientela.
Tamarra, invece, poteva essere considerata la mia Vw Golf Cabriolet GLS, che avevo tramutato in GTI, scritta identificativa inclusa!Wink
#16 | massimo il 27/12/2011 10:37:57
Inoltre su un sito dedicato alla Mini ho letto che la serie 1000-1001 Export poteva essere richiesta dalla fabbrica con tetto a contrasto, segno che effettivamente si trattava di un elemento decorativo molto desiderato dalla clientela.

Questa è la classica leggenda metropolitana di cui, dopo 35 anni dalla fine della produzione della Mini da parte della Innocenti, non si ha la benchè minima conferma tangibile, a parte il solito mitomane che aveva il cugino della zia, da parte di padre, che un venerdì (giorno pari di calendario), mentre giocava a flipper al bar della stazione di Lambrate, aveva sentito di questa innovazione....Smile
Prova ad omologare una 1000/1001 col tetto in contrasto e vedi che ti dicono....persino il tuo responsabile di Club ti sconsiglierebbe vivamente di provarci.
Domani creo un sito dedicato alla A111 e ci scrivo che era disponibile anche con l'overdrive......
#17 | Edsel il 27/12/2011 12:07:09
Oh tranqui, non l'ho mica scritto io...
A me la Mini col tetto a contrasto piace a prescindere dalla versione, abbiamo due Mini One D entrambe col tetto bianco, e bada che sono costate ben più di due Cooper (ma bevono la metà), quindi il concetto del "vorrei ma non posso" non sempre ha reale applicazione: spesso si tratta solo di espressioni di gusti estetici.
#18 | massimo il 27/12/2011 13:39:44
A me la Mini col tetto a contrasto piace a prescindere dalla versione, abbiamo due Mini One D entrambe col tetto bianco

L'oggetto del disquisire mi pareva fossero le "vecchie" Mini, per me quelle nuove sono tutte uguali.
Lo so che non l'hai scritto tu dell'optional fantasma, ma siccome è la seconda volta che tiri in ballo questo "accessorio" e già se ne era parlato come di una fantasia (fino a prova contraria), mi pareva carino ricordare che le leggende, se alimentate, finiscono per essere prese sul serio, confondendo le idee ai neofiti.Smile
#19 | Edsel il 27/12/2011 19:33:21
Ho parlato delle Mini moderne per fare un esempio, non è vero che sono tutte uguali, oggi come 40 anni fa c'è la normale e la Cooper, e oggi come allora ciascuno si fa fare il tetto come più preferisce, senza tirare in ballo la storia del vorrei ma non posso, che fa tanto snob ma di fatto è immotivata, perchè uno potrebbe preferire un modello più economico per tanti motivi, pur potendosi tranquillamente permettere quelli più costosi.
Per quanto riguarda la leggenda metropolitana, sinceramente non mi ricordavo di averne già parlato, qui avete una memoria di ferro (oppure sono io che la sto perdendo...).Pfft
Comunque mi rimetto al tuo sapere, grazie per l'informazione!Pfft
#20 | fabio200 il 28/12/2011 22:48:22
Toh, guarda chi si vede.... Wink
Conosco l'esemplare grazie alla cortesia di Audiclassic che me lo aveva mostrato in immagini tempo fa.
Premesso che è una realizzazione frutto di passione e più che discreta conoscenza, non riesco comunque a non considerarla un "tarocco".
Debbo concordare, in termini di principio, con chi ha distinto i concetti di personalizzazione e di falso.
A mio parere nell'esemplare "personalizzato" è comunque riconoscibile il modello senza ambiguità (al di là del colore non originale o degli optional aftemarket), mentre se diventa un'impresa stablire di quale versione si tratti realmente siamo già nei pressi dell'area "falso".
Sempre in linea di principio, e fatte le debite proporzioni, non trovo grandi differenze tra un 112 base del 1969 come questo trasformato finto Abarth con un'Audi quattro segata per farne una Sportquattro o una Ferrari Daytona col tetto tagliato per ottenere una rara spider.
Il fatto che taroccare un 12 sia enormemente più facile e che il risultato non sia esteticamente disprezzabile non minimizza la sostanza, tesa ad ingannare chi osserva la vettura.

Piuttosto, da socio del Registro Autobianchi, trovo deplorevole per il Club che esemplari come questo facciano bella mostra di se in svariate manifestazioni, anche di livello.
Se non provvede il principale Club di marca a limitare certe derive, non so chi dovrebbe farlo. Ma ogni socio paga una quota, e questo spiega molte cose..... Wink
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