Quasi per continuare idealmente il discorso della A111, anche la 124 era abbondantemente fuori produzione all'epoca della legge sulle frecce arancioni. Il fatto che su questo esemplare siano ancora presenti (credo siano introvabili oggi) è indice di 1) tanto garage e 2) nessun incidente.
Proprietario, probabilmente, il solito oversessantenne. Tipico esemplare da comprare.
Tra le berline Fiat la 124 non mi ha mai fatto impazzire, con la sua linea fin troppo semplice e scatolata.
Tra tutte preferisco la prima serie, mentre non mi piace il frontale delle Special e Special T del '72: capisco il desiderio di creare un family feeling con la 128, ma mettere le frecce ai lati finiva per rubare troppo spazio alla mascherina, che infatti è un pò risicata tra i quattro fari circolari...
Non so, l'insieme è poco lineare, oserei dire goffo.
Non sara' un bell' esempio di design ma a me invece la 124 Special piace e di piu' della coeva versione normale, il frontale mi sembra mooolto piu' "cattivo", quest' esemplare poi è perfetto !
Sempre riguardo al colore delle frecce, io ho faticato non poco a trovarle trasparenti, in luogo di quelle arancioni, per la mia spider beta del 1975. Infatti gli unici anni in cui sono state "in servizio" sulle beta coupè è stato il biennio '74-'75.
#3 | Edsel il 26/04/2012 00:38:12
Tra le berline Fiat la 124 non mi ha mai fatto impazzire, con la sua linea fin troppo semplice e scatolata.
Tra tutte preferisco la prima serie, mentre non mi piace il frontale delle Special e Special T del '72: capisco il desiderio di creare un family feeling con la 128, ma mettere le frecce ai lati finiva per rubare troppo spazio alla mascherina, che infatti è un pò risicata tra i quattro fari circolari...
Non so, l'insieme è poco lineare, oserei dire goffo.
Un mio conoscente parlando di 124 e 125 ebbe a definirle "disegnate da un bambino di quattro anni".
In effetti, almeno alla mia epoca, quando un bambino doveva disegnare un auto la faceva di profilo, squadrata, e coi tre volumi ben definiti. Con l'aggiunta dei deflettori e dei paraurti, la somiglianza con una 124 era quasi imbarazzante.
Eppure piacque, e non solo in Italia, essendo stata una vera e propria "world car" (in Russia ancora viene prodotta la versione Lada!). Probabilmente le sue linee semplici e classiche, senza fronzoli, davano una sensazione di robustezza e affidabilità, su cui peraltro la Fiat molto puntava: abbiamo già ricordato gli spot con Remy Julienne e le svariate pellicole dove le 124 erano perennemente lanciate da bisarche, trampolini, scalinate eccetera.
Ciò detto, non è mai stata ovviamente nei miei desideri, anche se la Special T 1600 con le sue prestazioni eccezionali per gli anni, mi incuriosisce proprio perchè da quel cassone squadrato non ti aspetteresti simili doti velocistiche.
@Total: la 1600 special T era la protagonista nei fantatici 10 minuti di inseguimento mozzafiato nel film "Gli Scassinatori" del '71 assieme a un'opel Kadett, la fiat era guidata da Jean Paul Belmondo, la kadett da Omar Sharif....gustatevelo su youtube, ne vale la pena
@Total: la 1600 special T era la protagonista nei fantatici 10 minuti di inseguimento mozzafiato nel film "Gli Scassinatori" del '71 assieme a un'opel Kadett, la fiat era guidata da Jean Paul Belmondo, la kadett da Omar Sharif....gustatevelo su youtube, ne vale la pena
La vettura che insegue la 124 è una Opel Rekord '64, antidiluviana già ai tempi in cui furono girate queste scene, onore al merito per chi riuscì a fare delle evoluzioni spettacolari con la 124, ma riuscire a tallonarla con una Rekord di quel modello esalta tutta la bravura dello stuntmen che insegue
Infatti, fra le due vetture c'era un vero e proprio abisso prestazionale. In qualche sequenza il tachimetro della 124 indicava 170 km/h, velocità a cui la Rekord non sarebbe potuta arrivare neanche facendola cadere da un dirigibile....
La prova su strada della 1600 Special T conferma che la velocità massima effettiva era di 170 km/h spaccati.
Più della 132 1600, che non superava i 165 all'ora...
@total: azz che gaffe, la rekord, la rekord!!! è vero....cmq resta da dire che Remy Julienne era un fenomeno! in vari cineforum molti dicono che sia più spettacolare l'inseguimento de "gli scassinatori" che quello di "bullitt"....
Mah guarda, io concordo in pieno, e anzi dico di più: di inseguimenti che mi hanno emozionato più di quello (stracelebrato) di Bullitt, ne conto almeno una decina.
Rimanendo nell'alveo del cinema americano, "Il braccio violento della legge": da brividi veri il sergente Doyle lanciato con la sua Pontiac a tutta birra nel traffico NON bloccato di San Francisco (il regista Friedkin voleva il massimo realismo, infatti causò tre incidenti con feriti e contusi vari).
Oppure, il demenziale ma mai stancante megaiseguimento finale di "The blues brothers".
Passando al cinema nostrano, gli esempi si sprecano, da "Roma Violenta" a "La polizia incrimina la legge assolve" fino a "Poliziotto sprint", vere bibbie di bravura, audacia e fantasia. L'equipe di Julienne riusciva a fare cose sorprendenti con Fiat e Alfa, e addirittura bizzarre con le Citroen DS, sovente usate come trampolino o divise in due tronconi.
In tutto questo un posto di rilievo spetterebbe d'ufficio alla famosa scena dell'Autocross di "Altrimenti ci arrabbiamo", non un inseguimento "de iure" ma certamente "de facto", Julienne al suo apice creativo, quasi circense, una scena che si potrebbe rivedere fino alla morte.
Sempre a cura di Julienne era l' epico inseguimento di "The italian job" (l'originale, non l'orrido remake) del 1969, che contribuì non poco a rendere la Mini un mito assoluto. Il regista aveva un elicottero pronto al decollo nel caso in cui il salto delle Mini da un grattacielo all'altro fosse andato storto: la polizia italiana l'aveva avvertito "se succede qualcosa ti sbattiamo in galera."
Alla fine, l'inseguimento di Bullitt è ricordato per due cose: la durata (ma in verità gran parte avviene praticamente a passo d'uomo!) il fatto che alla guida della Mustang ci fosse lo stesso Mc Queen e non uno stuntman.
Ma quest'ultima qualità, a mio parere, a parte il fascino, era un grosso limite: credo che uno stuntman professionista sarebbe stato capace di evoluzioni ben più spettacolari, e soprattutto non avrebbe schiantato tre Mustang.
@total: concordo in pieno, un inseguimento bello bello è anche in "Italia a mano armata" con Merli con la 124 coupè e i banditi su un bmw, e un altro mitico per me è quello iniziale de "la polizia incrimina la legge assolve"....anche gli inseguimenti del Monnezza non eran male!!!! Anche in "Mark il poliziotto" se ne vedono delle belle.... P.s: il compianto merli non voleva controfigure, gli inseguimenti se li faceva tutti lui!!!! un mito!!!