Se, come da didascalia, trattasi di Giulia Nuova Super, il cofano posteriore con la "vasca" appartiene alla precedente Giulia Super 1,3. In ogni caso, auto estremamente affidabile, tonalità azzeccata, stato di conservazione molto buono, con il plus della targa originale milanese. La Giulia è una delle mie auto predilette, ma sono più orientato su quelle precedenti all'unificazione del 1972.
Quindi e' prugna ... molto rara ...
Comunque e' sicuramente giulia super 1,3 e non NS in quanto i sedili anteriori sono senza poggiatesta , il cofano ha la scalfatura , inoltre i paraurti delle NS sono molto diversi , piu' sottili e si allungano lateralmente e con rostri in gomma piena
La Giulia è una delle mie auto predilette, ma sono più orientato su quelle precedenti all'unificazione del 72.
Anche a me la Giulia piace molto; la mia serie ideale sarebbe il frontale delle "unificate", il corpo vettura e gli interni delle "NS". Questa fotografata da luca77 penso che sia una delle ultime "unificate", lo deduco dalla targa che risale a maggio/giugno 1974.
Le ultime due serie della Giulia godevano di una notevole messa a punto in termini meccanici e di rifinitura, che le rendevano più "adulte", fatto del resto normale su auto con un lungo ciclo di vita. Dal mio punto di vista, in genere le prime serie delle auto anni '60 hanno una freschezza che si stempera con le successive evoluzioni, spesso caratterizzate anche dalla soppressione di taluni elementi decorativi. Per me la prima Giulia TI, con le sue cornici ai fari posteriori, il baffo sul lampeggiatore laterale, il frontale grondante di cromature, le coppe con il fregio circolare nero, ecc., è irresistibile. Stupide sottigliezze, mi rendo conto...
#7 | S4 il 13/12/2012 19:02:41
Tutt'altro, penso che siano proprio i dettagli (spesso insignificanti) a creare la differenza: il baffo cromato sul lampeggiatore è una finezza unica.
"Dio è nei dettagli" disse qualcuno.
D'altronde concordo nel maggior fascino (senza niente togliere alle versioni successive) delle versioni pre-72.
Se posso fare una critica "postuma" all'Alfa, la serie nota agli appassionati come "Unificata" aveva ricevuto delle semplificazioni eccessive.
Passi l'eliminazione di gran parte dei profili cromati, che nel '72 potevano cominciare ad apparire un po' ridondanti, ma l'adozione del rivestimento in gomma al posto della moquette era veramente eccessivo, soprattutto considerando il prezzo "importante" a cui veniva venduta la Giulia, e per giunta il fatto che tantissimi modelli molto meno blasonati avevano il rivestimento in moquette.
Persino la popolarissima e supereconomica 500 L sfoggiava una moquette bouclè che dava un tono da vettura di classe.... Se vogliamo, un' onta per l'aspirante Alfista.
Ma l'aspirante Alfista lo è diventato non annusando l'odore delicato della moquette sul pavimento ma quello della benza e dei gas di scarico in piena sgommata e accelerazione! Le finezze gli alfisti le lasciano volentieri ai possessori di altre auto, per loro quello che conta è IL MOTORE (inteso come tutto ciò che è meccanica, a partire dal Bialbero!).
Sì, siamo d'accordo, ma la moquette c'era addirittura sulla TI di dieci anni prima.... Un minimo di garbo anche nelle economie...
D'altronde non tutti gli acquirenti della Giulia erano degli sgommaroli, c'era anche chi, da tempo brizzolato o calvo, la comprava per passeggiarci a passo d'uomo sfoggiandola come quella che era un Alfa al tempo: una berlina sportiva, ma anche elegante.
Sono d'accordo Total ma forse il tipico uomo pignoletto di mezza età si comprava una Fulvia, più sobria e ben rifinita. Come saprai io è da sette anni che possiedo una "biscione" 1.6 del 1969 e non mi sono mai posto il problema di cosa rivestisse il pavimento della macchina. Per me bastava che fosse una Giulia, in perfette condizioni (come l'abbiamo fatte restaurare) e, meglio ancora, una Super 1.6. Poi mi tocca essere di "bocca buona" anche per l'altra mia passione più grossa, le BMW. E' noto come i tedeschi in quegli anni fossero stati economici negli accessori e nei rivestimenti delle loro auto. Robusti, pratici, durevoli ma non certo fantasiosi! Tutto il contrario dei francesi, magari sfarzosi ma poi sotto sotto...
Ma l'aspirante Alfista lo è diventato non annusando l'odore delicato della moquette sul pavimento ma quello della benza e dei gas di scarico in piena sgommata e accelerazione!
ata sei scritturato d'ufficio al sequel di Roma violenta!