Auto brutta al limite dell'inguardabile con un suo particolare fascino, ma tutta sostanza come di buon uso in casa Volvo. Questo esemplare sembra godere poi di ottima salute e delle cure del proprietario. Complimenti a Markino per l'avvistamento
Caro Gio, io sono completamente rapito dalla sua linea retrò, allineata ai canoni stilistici americani nel 1947, quando fu lanciata, ma già parecchio sorpassata nella prima metà degli anni '60, stagione in cui, evoluta al motore della Volvo P1800 Coupé (di qui la sigla B18 di questo esemplare), divenne pienamente matura, nonché ampiamente sfruttabile nei rallyes. Tra l'altro la linea "gobbona", nonché l'anno della presentazione, richiamano una delle auto che più adoro, l'Alfa 6C 2500 Sport Freccia d'Oro.
Le PV presenti in Italia, non pochissime per la verità, sono state quasi tutte importate negli ultimi 15-20 anni, mentre nei paesi scandinavi ne sopravvivono ancora parecchie, e fino ai primi anni '90 mi capitava di vederne almeno una ogni estate sulle nostre strade, con targa svedese e magari roulotte al seguito
Da notare infine che le fortune commerciali della Volvo negli Stati Uniti iniziarono già con questo modello, che non è difficile individuare nei film americani degli anni '60-'70 ambientati nelle grandi metropoli.
Massimo/Yuppies@ rettifico, avevo in mente il ricordo di un articolo letto tempo fa, evidentemente sbiadito; la data del 1959 è esatta, ma il modello, come correttamente segnalate, era la più recente Amazon.
Comunque, anche le PV ebbero successivamente in dotazione questo innovativo accessorio.
Anni or sono ne circolava una anche a Genova, probabilmente di funzionari dell'ambasciata svedese, non fosse altro perché conducente e passeggera avevano caratteristiche scandinave indiscutibili. Versione succeduta alla Pv 444 prima vettura volvo del dopoguerra, fortemente ispirata alla Standard vanguard inglese che si ispirava a sua volta, allo stile delle vetture americane di fine anni '30. Nei rally la Pv 544 si dimostrò capace di risultati che il suo aspetto mai farebbe pensare con Tom Trana nei rally del nord e Mehta in terra d'Africa.
(foto "Markino" )