(foto "blackboxes66" )

Il magistrale quintetto di Blackboxes include questa splendida Appia blu lancia, in quella che molti ritengono la serie più bella ed equilibrata tra le tre realizzate. Sebbene nel 1956 riscosse un largo successo di critica, anche grazie alla nuova gamma colori (tra cui un blu carta da zucchero che spopolava, specie tra il pubblico femminile), le vendite furono di poco superiori alla 1a serie, nell'ordine dei 20mila esemplari; successo molto maggiore, circa 55mila unità, arrise alla 3a serie (1959-1963), di fronte alla quale spesso i puristi Lancia storcono il naso, ma che si rivelò molto affidabile (negli anni '80 non poche circolavano ancora), ed ebbe la fortuna di essere commercializzata nel periodo di massima crescita della nostra economia, con le vendite di auto nuove in netta ascesa.
Sebbene i numeri di produzione siano simili, la 2a serie ha goduto di un tasso di sopravvivenza ben superiore alla 1a serie, piuttosto rara, e non è difficile vederne regolarmente qualche esemplare alle mostre per auto storiche: complice la favorevole location piemontese, all'ultima edizione di Automotoretrò se ne potevano ammirare ben tre, in condizioni molto buone.

Prodotta per tre anni e mezzo in 22000 esemplari circa ... secondo me fu una gran bella macchina , certo per pochi fortunati ...

La più bella delle 3 serie Appia. Disegnata da Caastagnero, lo stesso che disegnò la controversa Flavia Ia serie e la bella e originale Fulvia coupe. Dsiponibile, come tutte le Lancia fino all'arrivo Fiat, sia con guida a destra che a sinistra. Gamma colori assai ampia. Qualità costruttiva, affidabilità e robustezza come nella tradizione Lancia.