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Ford Fiesta Ghia

fordfiestatime20130510.jpg
Anno 1985 (time101cv).

Data: 11/05/2013
Commenti: 23
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Commenti
#1 | carlo1417 il 11/05/2013 23:59:23
Dovrebbe essere, se non ha perso il pezzo "1.1" o "1.6D" dal cofano, una rarissima Ghia 950cc e che sia Ghia non ci sono dubbi, per i paraurti (sulla condizione mi astengo), i fascioni, il volante, le cromature ai finestrini e i copriruota che sembrano pure loro originali...
#2 | time101cv il 12/05/2013 00:07:09
Credo sia una 950 Ghia.
Dal sito dell'Aci risulta che il motore ha 32 KW e soprattutto è dichiarata una potenza fiscale di 12 CV.
#3 | carlo1417 il 12/05/2013 00:26:40
Allora è lei, Grazie time101cv. Io ho una Fiesta con quel motore e ti confermo i Kw e i cavalli fiscali, oltre ad avere una 1.100cc ma del 1988. Nel 1985 erano ancora con accensione a puntine platinate, entrambi i motori base. I motori erano delle varianti dei "Kent" prodotti appunto in quella regione del Galles, ed erano derivati dai motori "tutto ghisa" delle Capri/Taunus. La 950cc aveva 45cv invece dei 50cv della 1.100cc, oltre alla differenza di cavalli, era diverso l'anticipo, la 950cc era a 10/12 gradi e aveva la poca potenza e coppia in alto, la 1.100cc era anticipata a 6 gradi ed aveva potenza e coppia a circa mille giri in meno. Poi i carburatori erano: un semplicissimo monocorpo robustissimo per la 950cc ma con decine di tubicini che gestivano le depressioni, invece un Venturi Variabile enorme per la 1.100cc, molto sofisticato, ma difficilissimo da tarare, la casa ai primi problemi sul VV, lo sostituiva con un monocorpo, ma l'auto perdeva molto col cambio di carburatore. La mia 1.100cc ha miracolosamente mantenuto il Venturi Variabile e ho trovato un vecchio carburatorista, (85 anni) che ha saputo trovarmi un difetto di CO, una guarnizione perdeva e il valori di CO salivano e scendevano continuamente. Mi ha spiegato del cambio che si faceva, ma mi ha imposto di tenere questo carburatore: "Non lo cambi per nulla al mondo", ha sentenziato. Pensate che il carburatore ha una superficie quasi uguale al padellone del filtro aria. La Fiesta II risolse 2 problemi rispetto alla I su quei motori: innanzitutto la ventola non girava più sempre, ma aveva il termointerruttore, e montarono una valvola di controllo dei vapori di benzina, per evitare che i vapori bloccassero lo spillo della vaschetta, con mancate chiusure e oltre ad evitare malfunzionamenti ed ingolfamenti, evitava anche travasi di benzina all'esterno del carburatore. Erano con testa in ghisa, come anticipato prima, e ci voleva un'ora di strada per scaldarsi bene, con albero a camme laterale, mosso da catena ed aste e bilancieri. L'ordine di accensione dei cilindri era uno strano 1/2/4/3 invece del classico e più regolare 1/3/4/2 e al minimo ogni tot perdevano un colpo e ricominciavano da capo. Lo spinterogeno poteva essere o Bosch o Motorcraft e soffriva, soprattutto il Bosch, di scintillio sulle puntine (ho poi scoperto che era colpa della bobina) che poi mandavano l'auto in posticipo e questo creava dei vuoti in ripresa. Il ruttore girava al contrario, rispetto alla maggioranza degli spinterogeni, e le puntine e il condensatore erano, ovviamente, speculari e specifici per questi motori. Avevo in auto (sulla 950cc) una limetta per le puntine, se il danno non era grosso le limavo, e un ricambio di puntine e condensatore e, con una lampadina di prova, cambiavo le puntine e il condensatore e la mettevo in fase in mezzo alla strada. Poi trovai una donatrice, con accensione elettronica, e cambiai tutto, il 950cc tolte le puntine è tutto un altro motore, credetemi. Le versioni fino al 1984 non montavano la barra stabilizzatrice del rollio, dal 1985 fu montata, ma dietro, accoppiata sulla sospensione ad assale rigido con 2 biellette, l'assale rigido era tubolare, con una forma arcuata per il passaggio dello scarico, collegato al telaio trasversalmente da una barra obliqua Panhard e longitudinalmente da 2 bielle, posizionate in zona ruota. Col modello 1985 aggiunsero inoltre, finalmente direi, la maniglietta sul blocchetto di apertura del cofano, come si vede in foto, ma rimase l'incavo per la mano sulla traversa, in zona paraurti/luce targa, incavo scomodissimo da usare. Ultima chicca, in Germania sui 1.100cc facevano delle elaborazioni pazzesche, mi diceva il mio meccanico, che ha lavorato lì, solo cambiando albero motore, albero a camme e carburatore, tiravano fuori un centinaio di cavalli da questo motore...poi, dietro la nascita di questa vettura, c'è una storia di spionaggio industriale molto simpatica, con la Fiat 127, spionaggio che fu poi svelato da entrambe le case...direi che se ne avvantaggiarono entrambe, di questa cosa, per decretare il successo che ebbero le 2 vetture...
#4 | FIESTALEX il 12/05/2013 02:18:13
Ottima spiegazione quella di carlo1417, complimenti, ma mi permetto un paio di precisazioni. La prima riguarda il nome dei motori; il 950 ed il 1100 montati sia su Fiesta mk1 che su mk2 non sono dei Kent ma dei derivati di quest'ultimo denominati Valencia creati apposta per la Fiesta quando è nata nel 76; la differenza principale è che l'albero motore gira su 5 supporti di banco nel kent e su 3 supporti nel Valencia, poi anche il blocco cilindri è leggermente più compatto sul Valencia (di poco, ho letto di un paio di cm). Il motore Kent originale (prelevato dall'Escort con minimi adattamenti) fu montato solo sulla Fiesta mk1 e nelle cilindrate 1300 e 1600 (la rara XR2).
La seconda cosa riguarda il discorso della ventola radiatore che girava sempre; già alcune versioni della Fiesta mk1 avevano ricevuto la valvola termostatica che fa girare la ventola solo al bisogno, io ho una Fiesta mk1 950 dell'83 che è equipaggiata dall'origine in questo modo. Smile
#5 | carlo1417 il 12/05/2013 10:48:06
Grazie Fiestalex per aver apprezzato il mio intervento e ti ringrazio per le precisazioni...io non ho mai avuto una MK 1 e quindi non sapevo che il termointerruttore fu introdotto già su queste. O meglio avevo sentito che esisteva un kit per metterlo su quelle a cui mancava. Per la denominazione motore Valencia, non ricordavo, infatti avevo citato solo l'origine Kent...ovvio i veri Kent erano i 1.3 e 1.6...e il 1.3, ovvio modificato, sopravvisse sulle ultima Ka a coccinella mi pare...
#6 | FIESTALEX il 12/05/2013 11:41:37
Vero, il Ford Kent resistette fino ai primi anni 2000 sulla KA, una macchinetta molto divertente da guidare e scattante, ricordo che una volta mi fu prestata dalla concessionaria come auto di cortesia per due o tre giorni e ne rimasi piacevolmente sorpreso. Tornando alla Fiesta della foto, deve essere davvero rara perchè io la mk2 Ghia 950 la ricordo poco, quelle che vedevo ai tempi erano almeno 1100.
#7 | deltago92 il 12/05/2013 12:06:31
Aggiungo che nella Ghia (almeno fino all'85, anno in cui è stata prodotta quella di mia mamma) lo specchio sinistro si regolava dall'interno, mentre quello destro no! Sulle versioni successive (per esempio la Friend) entrambi gli specchi si regolavano dall'interno.
#8 | carlo1417 il 12/05/2013 12:23:34
Provai pure io la Ka, come auto di cortesia, e ne rimasi sorpreso...e sugli specchietti confermo in pieno...ho una friend e lì sono entrambi regolabili dall'interno...per la Ghia 950cc è davvero rarissima, se non erro dopo l'85 non fu proprio più prodotta col motore piccolo...mi ha sempre incuriosito una Ghia col 950cc...magare da upgradare con l'accensione elettronica...ogni tanto giro in rete, ma sono davvero impossibili da trovare...
#9 | FIESTALEX il 12/05/2013 14:08:45
Il discorso di sostituire le vecchie puntine con l'accensione elettronica sulla mia 950 mi stuzzica parecchio, specialmente da quando ho fatto la stessa cosa sulla mia Vespa PX, il motore ha un funzionamento più pronto e regolare, non sembra più neanche lo stesso! Lo spinterogeno già ce l'ho (usato), mi mancano centralina e poi ...non so.
#10 | carlo1417 il 12/05/2013 14:30:12
Allora Fiestalex...operazione che ho fatto da solo...devi avere la bobina prevista per quella accensione, con i collegamenti per lo spinterogeno originali, quella accensione non usa una centralina esterna, ma ha tutto dentro lo spinterogeno, va solo alimentata dal quadro e puoi usare per alimentarla il cavo che alimenta la valvolina del minimo nel carburatore, poi mi c'è da collegare il negativo, normalmente il cavo marrone, sono in tutto 3 fili che partono dallo spinterogeno, il +, il - e il collegamento alla bobina. Mi raccomando solo di avere la bobina giusta. Se hai pazienza, questa estate, quando vado in Sicilia, ti faccio foto di come collegai l'accensione. E occhio a come tiri fuori lo spinterogeno per rimetterlo uguale. Uscendo ruota leggermente, avendo ingranaggio elicoidale, rimettendolo devi usare lo stesso angolo prima di inserirlo e devi posizionare il ruttore come era su quello che tiri fuori. Mi raccomando...ma se serve qualche dritta hai solo da chiedere. Sentirai girare quel 950cc in un modo che non immagini neanche, al minimo e su strada rimarrai sorpreso...se vuoi fare un bel lavoro e sei fortunato cerca un kit completo da una fiesta 86/88, anche 1.100cc, io misi quella di una 1.100cc infatti...devi solo mettere in fase a circa 10 gradi. Non preoccuparti della fasatura esatta, quello spinterogeno sa percepire il giusto punto di accensione con il sensore di Hall e si adatta a piccole differenze di fasatura e pure a benzine scadenti...
#11 | Caracciolo il 12/05/2013 15:22:27
Visto che siete super appassionati di Fiesta, ho una curiosità: un mio amico molti anni fa aveva una Fiesta HI-FI bianca, era di sua madre ma gliela prestava per il tempo libero, e ci abbiamo fatto parecchi giretti su quella macchina.
Recentemente ho visto una Ghia dell'88 e ho sbirciato all'interno, ebbene i sedili e la plancia mi sono sembrati molto diversi da come mi ricordavo: ma esistevano interni diversificati o sono in difetto di memoria?Shock
#12 | carlo1417 il 12/05/2013 15:50:11
Caracciolo, sono delle curiosità stuzzicanti.
Allora la Fiesta MK 2 nacque con 2 cruscotti diversi in zona guidatore. La versione semplificata aveva una protuberanza corta verso il guidatore e non si estendeva in basso...la radio era prevista in basso sul tunnel in un apposito pezzo che si montava appositamente per la radio. I comandi areazione erano minimalisti nella versione semplificata, non c'erano le bocchette centrali e i comandi erano 2 manopolone, una per la temperatura e una per orientamento aria, la ventola aveva un pulsante a solo 2 velocità, pulsante posizionato in mezzo, sotto era previsto l'attacco accendino, ove c'era, ed in alto un vano orologio digitale. Ma la Hifi, che ho io col motore 950cc, eccola, non montava l'orologio né l'accendino, ma dei tappi, io ci misi su un orologio digitale esterno e montai una presa accendino. A livello strumenti, c'era solo il tachimetro, temperatura, benzina e delle spie grandi, con spia luce di posizione, assenza della spia riserva e freno a mano inserito, e gli indicatori frecce erano separati per destra e sinistra, poi a sinistra c'erano le sedi per 4 pulsanti, uno per il lunotto termico, uno per il tergilavalunotto e 2 disponibili, per il fendi posteriore e sedili riscaldabili. La versione Ghia e la futura friend avevano invece un cruscotto esteso in zona centrale. Comandi areazione a tre rotelle frontali, con bocchette centrali e ventola a tre velocità. e dove nella versione semplice c'era la sede orologio, qui c'era il vano radio. La differenza tra la Ghia e la friend era che la Ghia, in ogni motorizzazione, aveva sulla destra il contagiri, con un orologio digitale posizionato, mi pare, in zona specchietto retrovisore, oltre agli strumenti e spie prima citati con in piu' la spia di freno a mano inserito. La friend invece aveva al posto del contagiri un orologio analogico. Ricordo che la Hifi non aveva nemmeno lo specchietto di cortesia nell'aletta parasole del passeggero e montava di serie, in Italia, una radio analogica con cassetta Autovox, analogica e molto scarsina, ma aveva un joystick come gestione livello musica sulle 4 casse. Potenza mostruosa di 2x8w, su 2 canali soli, e 4 casse. Ricordo che non aveva nemmeno lo specchio regolabile dall'interno del guidatore. Ma fu la prima 950cc a montare la quinta, con una manovrabilità pero' molto approssimativa della leva e una frizione dura e con stacco molto istantaneo. Le successive 5 marce addolcirono la frizione e il leveraggio del cambio, oltre che migliorarono la durezza del volante in manovra. Da notare che le ultime CLX avevano il cruscotto semplificato, le friend invece quello lungo. Le Ghia sono particolari per i fascioni estesi e i paraurti in plastica. La friend aveva i fascioni simili alla Ghia, qui grigi, ma dietro non proseguivano sul passaruota, e la friend montava i paraurti in ferro delle basi, ma verniciati grigio lucido, compresi i cantonali in plastica anch'essi verniciati, invece della verniciatura grigio scuro dei paraurti L/Hifi, ma con finitura a buccia d'arancia, difficilissima da riprodurre, con cantonali non verniciati, ma grigio scuro come plastica. La CLX aveva i paraurti colore della carrozzeria in zona metallica centrale con un gommino paracolpi in mezzo e cantonali in plastica grigio scuro non verniciati...in genere le versioni a cruscotto semplice erano spagnole, le versioni a cruscotto lungo erano prodotte a Colonia e le finitura, anche della verniciatura, erano completamente diverse. Unico limite del cruscotto lungo è che col tempo si crepa e comincia a cigolare. Il corto, compatto e più leggero non soffre di questo problema. Per i sedili invece, cambia la stoffa, e i poggiatesta che sulle prime versioni base erano forati, la Ghia aveva un velluto puntinato stupendo e robusto, la altre una stoffa classica. I poggiatesta sia per Ghia sempre, che per le post Hifi dell'85 furono imbottiti invece...
#13 | FIESTALEX il 12/05/2013 21:16:06
@Carlo: Grazie delle indicazioni !
#14 | Caracciolo il 13/05/2013 01:39:37
Carlo grazie anche da parte mia per le interessantissime spiegazioni!
#15 | Caracciolo il 13/05/2013 01:48:58
A proposito: mi sembra di ricordare che il motore Kent 1300 da 60 cv, oltre che sulla KA, era montato anche su una versione speciale della Fiesta, quella della serie "Finisce l'era delle utilitarie". Mi pare si chiamasse Silver e costava meno della più economica delle 1200 16v da 75 cv.Wink
#16 | deltago92 il 13/05/2013 20:37:36
Confermo in pieno ciò che ha detto Carlo, visto che (come già detto altre volte) mio papà ha una Hi-fi 1.1 dell'87 e mia mamma ha una Ghia 1.1 dell'85. Sulla Ghia l'orologio (che a differenza della "cruscotto piccolo" ha in più data e cronometro) si trova nella zona dello specchietto, praticamente fa anche da sede per la luce interna. Aveva anche il contachilometri parziale azzerabile e uno sportello per il vano portaoggetti (illuminato se i fari erano accesi). La Hi-fi di mio papà (che comprò nuova) curiosamente aveva l'antenna ed i cavi della radio, ma niente radio nè casse nè "joystick". In compenso aveva il retronebbia. Successivamente lui montò l'orologio nella sua sede e l'accendisigari accanto alla radio, esternamente al mobiletto porta-radio ed il contagiri di provenienza Ghia nel portacenere aperto (si apre abbassandolo), poi lo specchio antiabbagliante, lo specchio destro ed i parasole della Friend (quindi con specchietto). Su entrambe nella sede interruttori secondari ci sono di serie lunotto termico temporizzato e lavatergilunotto. Come già detto sulla Hi-fi il retronebbia c'era già mentre nella quarta sede di entrambe abbiamo messo un interruttore del tergi con il logo "cancellato" che comanda la ventola del radiatore (secondo mio papà il termostato "attacca" quando la temperatura è troppo alta). Una domanda per Fiestalex (o per chi sa rispondere): anche sulla mk1 il lunotto termico è temporizzato?
#17 | Caracciolo il 13/05/2013 22:27:07
Sulla Fiesta del '76 il lunotto termico non era assolutamente temporizzato!
Diciamo che era una notevole chicca già nell'83, nessun'altra utilitaria disponeva di una cosa del genere, e nemmeno molte auto di categoria superiore.
C'è da dire che alla Ford erano sempre particolarmente all'avanguardia riguardo agli accessori per la sicurezza e la visibilità: la Scorpio fu la prima auto con l'Abs di serie nell'85, ma ricordo anche il parabrezza termico con resistenze elettriche invisibili, la spia di segnalazione del fondo ghiacciato, il tergilunotto ad azionamento automatico in retromarcia, gli specchietti elettrici e auto sbrinanti optional sulla Escort... In tutto questo contesto, fa abbastanza specie che il retronebbia non fosse di serie, nè sulla Fiesta e nè (cosa ancor più grave) sulla Escort! Mi sono sempre chiesto il motivo di tale scelta...dubbio
#18 | deltago92 il 13/05/2013 22:34:28
Aggiungo anche che sulla Ghia le bocchette d'areazione centrali erano le stesse che c'erano ai lati, ma ruotate di 90° e con "carenatura" diversa, in un blocco unico. La "cruscotto piccolo" aveva però di fronte al guidatore il logo "Fiesta", assente sull'altra. Però la "chicca" che mi piace di più della Ghia, assente su auto più costose (per esperienza cito Delta LX e Regata 100 S anche se sono auto completamente diverse dalla Fiesta ) è l'apertura elettrocomandata del portellone, ed il pulsante (illuminato se i fari erano accesi ) si trovava vicino alla leva del cambio e funzionava solo con il motore spento (oppure quando il motore "gira poco" e si accende la luce dell'alternatore ). Il bagagliaio della Ghia è completamente rivestito in moquette (anche la parte posteriore dei sedili ) ed all'apertura del portellone si accendono due luci (una a destra e una a sinistra), mentre sulla Hi-fi ci sono due pannelli laterali in plastica, niente luci (su quella di mio papà ne ho messa una "posticcia" da supermercato collegata ai fari ) e la lamiera che copre gli ammortizzatori è "scoperta", così come lo sono i sedili. Anche i montanti anteriori, centrali e posteriori sono scoperti, mentre sono coperti da un materiale che non so definire (sembra plastica morbida ) sulla Ghia.
#19 | FIESTALEX il 13/05/2013 23:13:29
A me non risulta che la Fiesta mk1 abbia avuto il lunotto termico temporizzato, negli optionals segnalati su una rivista del settore dell'epoca non se ne parla. A riguardo invece del termostato che fa partire un po tardi la ventola anche la mia mk1 aveva lo stesso vizietto (te ne accorgevi d'estate); risolto qualche anno fa facendo montare nel termostato un bulbo tarato con temperature più basse.
#20 | staff il 14/05/2013 00:23:10
Per favore, evitiamo di scrivere eresie come questa

Caracciolo: la Scorpio fu la prima auto con l'Abs di serie nell'85


Se proprio proprio la Scorpio fu la prima auto di fascia medio-alta a montarlo su tutta la gamma, ma BMW e Mercedes (in quest'ordine, checchè ne dica il tanto osannato 4R) ci sono arrivate 7 anni prima. E a metà anni 80 Ford montava pure quell'assurdità inefficace ed inaffidabile conosciuta con l'acronimo di ALB (antibloccaggio meccanico) su Escort e Orion, fortunatamente pensionato in breve tempo.
#21 | Caracciolo il 14/05/2013 01:22:45
Giusto, in realtà volevo proprio dire che la Scorpio fu la prima auto con l'ABS di serie su tutta la gamma, ma la seconda parte della frase mi è rimasta nella tastiera.
Lungi da me l'intenzione di scrivere eresie, se di una cosa non sono sicuro scrivo "se non erro" o "se non ricordo male", ci mancherebbe.
Parlando di ABS e simili c'era anche l'Antiskid della Uno Turbo i.e., addirittura si diceva che fosse una versione fantasma, cioè non ne vendettero nemmeno una, chissà se è vero...
#22 | Caracciolo il 14/05/2013 01:25:37
Per curiosità: quali modelli montavano l'Abs di serie prima della Scorpio?
#23 | deltago92 il 14/05/2013 19:21:46
Io ho visto 2-3 anni fa una Uno Turbo i.e. Antiskid rossa in perfette condizioni... Comunque sul fatto di non offrire di serie il retronebbia azzardo un'ipotesi (che potrebbe essere benissimo sbagliata ) : la Hi-fi di mio papà ce l'ha di serie, sulla Xr2 mk2 ce n'erano due (uno a destra e uno a sinistra ). Penso che la Ford non l'abbia messo di serie sulle altre versioni (sulla Escort non mi esprimo perchè non so come fosse il retronebbia ) perchè forse un po' antiestetico per il periodo, quando tutte le case facevano fari più grandi per inglobare quanto più ci stava (penso per esempio al grande "monofaro" posteriore dell'Alfa 90 ). Sulla Fiesta però fari più grandi non li hanno messi ed il faro andava di conseguenza sotto il paraurti. Quindi arrivo alla conclusione che per evitare questo la Ford non mettesse il retronebbia se non obbligata dal cliente. Anche perchè sulla mk1 il retronebbia era sempre a sinistra sotto il paraurti, mentre il faro di retromarcia era al centro e di forma un po' diversa. Io avrei optato (sulla mk1 ) per due fari uguali (uno rosso e uno bianco ) e simmetrici (mi viene in mente per esempio la 126 Bis ). Se ci sono altre versioni più reali di quella che ho pensato io, le ascolto felicemente.
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