Accipicchia , queste erano rare anche all'epoca ... blu francia , ben conservata ...
Complimenti per l'avvistamento , auto molto pratica e dalla gestione super economica ...
Rare all'epoca proprio no! Erano molto diffuse tra commercianti ortofrutticoli, o piccoli artigiani.. Forse per la straordinaria capacità di carico..
In genere, la targa si trovava a sinistra, col classico portatarga rimediato..
Si, le ruote dovrebbero essere della 305. Esibisce in bella vista al lunotto la targa oro ASI anche se per lei non corrono tempi bellissimi... giusto tre giorni fa l'ho rivista sempre nella stessa posizione, con i tipici segni di una sosta ormai troppo lunga (sporcizia sottostante e gomme sgonfie)... Peccato!
Bella e ancora attuale (linea Pinifarina)! O meglio la 304 break derivava dalla 204, disegnata dal carrozziere torinese, al pari di 403 e 404. Quindi il buon gusto non le faceva difetto......Semmai il motore a gasolio, quello si le faceva difetto. Infatti montò inizialmente il famigerato 1357cc mutuato dalla 204. Nominato per raggiungere si e no 100.000 in rarissimi casi, in quanto la caduta di pressione veniva indicata intorno a 50/60.000. La 304, non importata in Italia fino al 1975 benché presentata nel '72 o '73, montò in seguito, oltre al 1300 a benzina da 65 cv il nuovo 1548 cc che avrebbe poi equipaggiato anche la bella 305, sostituta della 304 verso la fine degli anni '70. E quel "piccolo" Diesel era un'altro mondo rispetto ai vecchi 1255 e 1357 cc. In attesa dell'arrivo, nel 1983, del Xud 1905, sempre sulle 305, motore che, dopo il 1500 Volkswagen e il 2100 Renault raggiungeva, e per alcuni aspetti superava, i classici motori a benzina, almeno per emissioni, coppia motrice, rendimento energetico e resistenza agli alti chilometraggi.
Per fare perfetta questa bella break basta una lucidata e, se prorpio si vuole esagerare, un gancio traino a cui attaccare una altrettanto vintage roulotte.
Vi mostro anche un immagine di 3/4 anteriore da cui, purtroppo, si capisce che una lucidata servirebbe a poco: la barra su cui sono innestati i tergicristalli infatti è poco più che un blocco di ruggine e sta insieme con il nastro da carrozzieri
Tutta la mia ammirazione a chi si è presa la briga di ritargarla (e quindi spenderci qualcosa) invece magari di mandarla alla pressa. Può darsi che sia pure proveniente dalla Francia allora in tal caso saremmo davanti ad un appassionato del modello che è andato a cercarla apposta. Comunque fantastica.
Le ruote potrebbero essere originali... gli ultimi esemplari montavano già le ruote della 305. L'auto è sicuramente italiana perché monta gli indicatori di direzione laterali, allora obbligatori solo da noi.
Uhm. O in tutti questi anni (ormai sono dieci dall'articolo) è stata parcheggiata all'aperto, e sarebbe una gran bella mossa, oppure negli anni precedenti all'immatricolazione non è sempre stata ricoverata in garage. A volte gli articolisti tendono a romanzare troppo...
Complimenti per l'avvistamento , auto molto pratica e dalla gestione super economica ...