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Ferrari Dino 246 GT

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Anno 1970, targhe bianche del 1995 (BUE).

Data: 26/07/2013
Commenti: 3
Visualizzazioni: 1440
Commenti
#1 | bob91180 il 26/07/2013 10:53:16
Cavallino marcato "Dino" ... Fra le piu' belle di sempre ...
Praticamente una S/P da strada , abitacolo angusto , pedaliera disassata , si viaggia a tu per tu con l'asfalto ed il rombo prepotente del V6 ...
#2 | Markino il 27/07/2013 13:48:20
Credo che in buona parte la platea dei targaneristi sia pių spesso attratta dalle vetture popolari e medie che hanno rappresentato il nerbo del traffico quotidiano negli anni che furono, o che hanno diligentemente scarrozzato, per lavoro o per piacere, le proprie famiglie o quelle di amici e conoscenti, piuttosto che dalle supercar per pochi eletti, le quali, non di rado, suscitano entusiasmi molto inferiori.
La mia sfrenata passione per la produzione nazionale include a maggior ragione l'intero arco delle supersportive emiliane, delle quali la Ferrari, per l'eccellenza della meccanica, e per la straordinaria bellezza delle molteplici forme, autentiche sculture in movimento alle quali hanno contribuito i pių grandi carrozzieri italiani, rappresenta per me la punta di diamante (ma Lamborghini e Maserati seguono a un'incollatura).
La Dino 246, ben tratteggiata come al solito da Roberto, qui rappresentata da una Coupé (esiste anche la GTS con tettuccio asportabile) č un mirabile esempio di questa tradizione, con il suo "piccolo" ma fulmineo 6V di 2,4 lt., montato anche sulla Stratos e, con qualche cavallo in meno, sulla FIAT Dino, e la linea mozzafiato di Pininfarina, della quale il BUE ha felicemente colto il muso ampio e aggressivo, e la ridotta altezza da terra.
Considerata in passato una Ferrari "minore" rispetto a serie pių rare e blasonate a 12 cilindri, come le 166, 212, 250, 275 o 365 "Daytona", in anni pių recenti si č presa la sua giusta rivincita. Magnifica anche in giallo.
Il ricordo va dritto all'esemplare arancione targato MO 22, guidato da Tony Curtis/Danny Wilde nella splendida serie TV britannica "Attenti a quei due" (The persuaders) dei primi anni '70.
#3 | IL BUE il 27/07/2013 16:05:45
Ricorderei anche l'esemplare azzurro guidato dai pariolini in "Roma a mano armata", mi pare targata Roma B
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