Un'inezia il brutto specchietto e la mancanza del profilo sulla fiancata in corrispondenza della portiera anteriore, rispetto alla bellezza di questo raro esemplare.
Mi unisco ai commenti di Ciccio e Markino.... davvero un gran bell'esemplare, oramai assai raro, tenuto con cura.
Pur amando molto la R4, è un auto che mi ha sempre messo una gran tristezza, nonchè un certo "disagio".... come non pensare, quando la si incontra per strada, alla tragica fine di Aldo Moro!
è un auto che mi ha sempre messo una gran tristezza ed un certo "disagio"
Pensa che a me invece evoca ricordi felici del periodo dell'infanzia, quando il fornaio veniva a consegnarci il pane a domicilio con la sua rossa R4. Ricordo ancora il profumo che usciva all'apertura del magico portellone...
Pensa che a me invece evoca ricordi felici del periodo dell'infanzia, quando il fornaio veniva a consegnarci il pane a domicilio con la sua rossa R4. Ricordo ancora il profumo che usciva all'apertura del magico portellone...
A beh, allora messa così decisamente sì!! Il profumo del pane appena sfornato.... una meraviglia!!
Ne ho una grigia del 1970 di prossimo invio. Questa è molto bella (classica versione "L" con cromature varie e un paio di accessori in più) nonostante qualche aggiornamento delle serie successive.
Il colore dovrebbe essere originale, o almeno da piccolo ne vedevo qualcuna in questa tinta.
Bellissima e molto rara con le targhe quadre: ormai è difficile avvistare modelli pre-76 ciononostante era già diffusa fin dalla nascita negli anni 60. Bellissimo anche questo colore verdone che secondo me gli dona tantissimo. Questo esemplare con poco torna come nuova. Bruttino però quello specchietto....
Anche a me ricorda le estati in villeggiatura in Liguria con il fornaio che portava la spesa a tutto il paese, auto da lavoro per eccellenza. Ricordo in Francia di averne vista di un tizio che faceva l'arrotino, e che andava in giro con il megafono a procacciare clienti. L'aveva tagliata nella parte posteriore, e ci aveva incassato una specie di mola per affilare i coltelli. Genialità nell'arte dell'arrangiarsi tipicamente francese....anche se molto vicina a quella italiana
Seconda serie pregiatissima con cambio a 4 marce ed impianto elettrico a 12 volts. A me ricorda gli anni dell'università dove un modello del 1977 mi liberò da autobus e car pool. Ed in quegli anni felici e goliardici mi accompagnò al mare innumerevoli volte, stacarica di amici con palloni, racchettoni, maschere, pinne, cibo e ciabatte nel suo generoso portellone. Una volta il suo motore lento ma sicuro ci portò in sei, stracarica di bagagli, dalla Calabria alla Campania, sfidando lunghe salite, senza un'incertezza. L'ho persa in un incidente sennò sarebbe ancora con me.
(foto "danlib" )