Viaggiavano insieme in autostrada, forse di ritorno da un raduno.

Bellissima, colore a parte, la Jaguar XJ 6 nella sua III serie, grazie anche al giro di vite dato dal nuovo, all'epoca, amministratore, John Egan, proveniente dalla John Deere, fabbrica che produce macchine agricole. Prestazioni all'incirca come una Alfetta 2000, ma motore senza confronti per flessibilità e dolcezza di funzionamento. Il tutto con profumo di pelle e radica, vera, un po ovunque. Bella anche la coupè 130 di Pininfarina, che giocò la carta migliore con la Maremma, una familiare in stile Hpe. E rimasta, paradossalmente, prototipo. Anche in quel caso Bmw, Mercedes, Volvo, e appunto Jaguar, ringraziarono sentitamente.