Patacca del Registro FIAT piuttosto invasiva, ma l'esemplare sembra ben conservato. Risulta poco leggibile la targhetta a sinistra che reca la cilindrata, anche se propenderei per una "1100". Vettura assai rara, sebbene all'epoca, nei primi anni di commercializzazione, abbia goduto di un apprezzabile riscontro; la serie precedente, tuttavia, godette di maggiore successo, e oggi risulta meno difficile da reperire e più appetibile.
Sarei curioso di conoscere la denominazione di questa tinta, un po' più chiara del bruno cilento dell'Alfasud.
La targa dorata è oscena, mi verrebbe voglia di strapparla via all'istante!
La 128 3P è una macchina che non mi ha mai detto nulla, abbastanza anacronistica per i tempi e penalizzata dalla solita tirchieria Fiat nell'allestimento. Tuttavia questa è di un bel colore, e credo restaurata viste le condizioni superlative.
La data di immatricolazione ci dice due cose: che la macchina è nata con la targa quadra e con le frecce anteriori bianche.
Bellissima, seppur con quella patacca dell'ASI enorme ed inguardabile, anche se devo dire che la targa oro se la merita ampiamente. Inoltre il colore è davvero stupendo.
L'abbinamento carrozzeria arancio - interni verdi è davvero terribile, ma con l'occhio "antiquario" diventa quasi degno di ammirazione.
In Fiat preferivano giocare sui contrasti. anche inusitati come in questo caso, mentre in Citroen si perseguiva la strada opposta, con interni quasi sempre "a tono" con la tinta della carrozzeria.
Molto comuni all'epoca anche azzurrine.
Un restiling volto a rendere più lineare il design un po' tormentato della 128 coupè.
Molto gradevole all'epoca, oggi risulta una banalizzazione del modello d'origine.
In quante tonalità di colore c'erano questi interni oltre al verde?
In ogni caso gli interni in plastica verde erano presenti anche su altre Fiat, tipo la 127 Special o la A112 Elegant, non ricordo però con quali combinazioni per la carrozzeria. Si vede che piacevano molto.
Io concordo con Total: terribili.
A me invece è sempre piaciuta la 128 3p, la preferisco alla precedente per quei fari posteriori inconfondibili, oltre al fatto che è una sportiva e nello stesso tempo un'auto da famiglia. Anche nell'anteriore preferisco il paraurti con la gomma a quello con i rostri e la mascherina intera a quella in tre pezzi. Non mi dispiacerebbe averne una. Certo, il massimo sarebbe la Sport del '78, con tergilunotto, spoiler posteriore e... molte strisce.
Molto meglio l'interno marrone (come diceva Total, in Fiat piacevano i contrasti, visto che qui il marrone è abbinato al verde della carrozzeria).
Sulla Sport non mi esprimo per decenza, la fiera del kitsch, i sedili sembrano prelevati da un pullman gran turismo degli anni '70...
sarà, certo, era kitsch di una volta, ma mia piace un sacco e fa "sentire a casa", non come le macchinacce di plastica odierne....anche se sono salito su un golf GTI V o VI (boh, e chi le distingue) e avava i sedili col centrale a quadrettoni.....si vede che hanno ripreso spunto dagli anni '70-80....
sia questa 128 che la 128 SL avevano un posteriore originale.
davanti invece anonime e sgraziate.
comunque questo è un ottimo avvistamento per lo stato di conservazione e per il colore.
Per quanto riguarda la targa... un'ipotesi: negli anni '70 e '80 Fiat soleva rivendere al pubblico le proprie vetture aziendali (tutte con non più di sei mesi di vita) tramite le proprie Filiali (la maggior parte delle quali oggi non più operanti). In famiglia, all'epoca, acquistammo presso la Succursale Fiat di Padova una Ritmo e diverse 126 provenienti da quelle flotte, e quindi originariamente targate TO. Può essere che anche questa 128 abbia seguito la stessa strada.
(foto "sampei" )