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Alfa Romeo Montreal

montrealbiohazard20140220.jpg
Anno 1971, targhe nere del 1972 (Biohazard).

Data: 21/02/2014
Commenti: 9
Visualizzazioni: 1590
Commenti
#1 | bob91180 il 21/02/2014 09:42:59
Aragosta e' la livrea migliore , secondo me , e , problemi di carburazione a parte , oggi rappresenta il top del collezionismo AR stradali anni '70 ...
#2 | Markino il 21/02/2014 11:18:55
Come gentilmente confermato dall'avvistatore, lo splendido scatto ritrae un esemplare impeccabile, censito l'anno scorso alla fiera "Autocollection" di Novegro.
Sportiva favolosa e di straordinario impatto visivo, rappresenta il complicato adattamento alla poderosa meccanica 8V 2,6 lt., di derivazione "33" Stradale, del prototipo (tuttora esistente) su base Giulia 1600 disegnato presso la Carrozzeria Bertone dal prodigio Marcello Gandini, già autore della Miura, allo scopo di materializzare la più alta espressione dell'uomo in fatto di automobili, come testualmente richiesto dagli organizzatori dell'Esposizione Universale di Montreal del 1967.
Costruita in 3.925 esemplari dal 1971 al 1977 (quasi interamente concentrati nei primi 3 anni), ha subito un lungo periodo in cui, pur restando una vettura molto conosciuta e apprezzata dagli appassionati, scontava con quotazioni modeste la sua complessità e onerosità di gestione, il che non ha impedito la conservazione di una buona porzione delle unità realizzate.
Oggi le quotazioni sono in piena e meritata ascesa Smile
#3 | PrinceMax il 21/02/2014 11:40:13
Automobile fantastica, uno dei miei (tanti) sogni nel cassetto; il colore, assieme al rosso, è di gran lunga il mio preferito su questo capolavoro di design.
Molto bello questo scatto in movimento, che esprime appieno il dinamismo di quella che rimane, a mio avviso, una delle Alfa-Romeo più affascinanti di sempre. Wink
#4 | Total III il 21/02/2014 14:34:56
Che macchina clamorosa, impressionante, epica.
Ricordo di infanzia, 1989 o giù di li. Accompagno mio padre a ritirare la Giulietta dall'elettrauto, dov'era stata ricoverata probabilmente a causa di uno degli innumerevoli inconvenienti elettrici.
E ti vedo, parcheggiata fuori e un po' impolverata, sta macchina stratosferica, dallo strano colore arancio, è un'Alfa Romeo e tanto basta: chiedo di potermi sedere al volante e rimango folgorato dal volante enorme, faccio commenti entusiastici sul cruscotto e il tipo risponde "eh si, è molto completa".
Era sua ma non se ne curava molto, probabilmente la Spica dava problemi che nonostante la sua esperienza di elettrauto non riusciva a risolvere. Ma la tenne con se, seppur con poca costanza: ricordo una sera di forte pioggia del 1994 in cui la povera Montreal aveva il vetro lato guida quasi completamente aperto.
Anni dopo, in seguito alla scomparsa del titolare, sparì pure l'auto, che mi è stata però recentemente segnalata ancora in paese, parzialmente smontata, nel garage di un meccanico. Prima o poi qualcuno staccherà un assegno e una Montreal targata SS farà il suo debutto in società. O prenderà la via della Germania, non sarebbe la prima. :/
#5 | 5speed il 21/02/2014 15:41:12
mamma mia che splendore!!!! Mi immagino il suo fantastico rombo mentre corre sull'autostrada.....che visione celestiale....e che stazza!!!!! una foto fantastica!!evvai
#6 | corallo165 il 21/02/2014 16:32:22
Dall'anteprima mi pareva il generale Lee Grin
#7 | Transaxle73 il 21/02/2014 17:03:37
E' il mio sogno proibito, auto superlativa.
#8 | peppecantarella il 21/02/2014 20:32:56
In autostrada, sul terreno che le è più congeniale ...
#9 | IL BUE il 22/02/2014 02:49:20
Purtroppo l'iniezione Spica era molto, molto rognosa, a sentire anche i proprietari di Alfetta Quadrifoglio oro prima serie
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