La fissa della targa (che ho anche io) è una cosa tutta italiana dove questa, in teoria segue la macchina da quando nasce a quando muore. A meno che la vettura abbia avuto negli anni cambi di proprietà fuori dalla provincia della prima immatricolazione, smarrimenti, usura, radiazioni, importazioni dall'estero, ecc. In Germania, ad esempio, circolano beatamente esemplari di bellissime auto degli anni 60/70 tranquillamente con targhe europee (di solito con lettera finale "H" che sta per "historic" ) senza che nessuno contesti o metta in risalto la questione per tirare il prezzo. Lì, come in Francia, Inghilterra o Svizzera funziona in maniera diversa e la targa è solo una cosa banale che la macchina deve avere per circolare. Da noi invece una targa vecchia su un'auto d'epoca ha parecchio significato; peccato che ultimamente un sacco di targhe quadre stanno venendo maciullate dal PRA perchè staccate da auto che prendono la via dell'estero... Quindi ben venga una GTV sul nostro territorio, anche se con targhe nuove!
nel mio piccolo faccio parte della schiera dei "targa originale a tutti i costi".
Credimi, non riesco proprio ad ammirare questo pur bellissimo GTV con quella targa... ne preferisco uno maciullato ma con targatura d'origine... mi rendo conto dell'incoerenza ma... è così... è più forte di me...
Il valore aggiunto (senza dubbio enorme) della targa originale risiede, a mio giudizio, nel potere di contestualizzare saldamente l'auto nella sua epoca, e quindi di accrescerne il vissuto e la rappresentatività storica, in un paese dove, oltretutto, il campanilismo conserva tuttora un notevole peso, e la sigla della provincia mantiene quindi una straordinaria capacità evocativa.
Tramite la targa d'origine, un'auto vintage riesce a richiamare l'intero universo materiale ed umano che ha fatto da "sfondo" alla sua esistenza, suggestione che effettivamente viene a mancare in una veterana reimmatricolata con targhe alfanumeriche: a focalizzarsi su questo dettaglio, essa può infatti sembrare sospesa in una dimensione "astorica", come capita alle molte Porsche, Mercedes, Jaguar, Triumph, ecc., trapiantate in Italia negli ultimi anni, che sembrano quasi "apolidi" e prive di anima.
Queste considerazioni non fanno tuttavia venire meno la mia grande soddisfazione nel vedere una vettura italiana con targa "fresca", perché il favore con cui registro il suo eventuale ritorno dall'estero verso il luogo di nascita prevale su ogni altra riflessione
Meglio ritargata che abbandonata in un angolo senza. Tuttavia, se dovessi comprare un esemplare, lo sceglierei sicuramente con le sue targhe originali (meglio se Roma), a meno che non si trattasse di un affare clamoroso (se, come no...)
Se posso dire la mia sulla questione è ovvio che la preferenza si sposta sul valore aggiunto della targa originale, anche solo per il semplice fatto che in alcuni modelli proprio non ci stà come dimensioni una targa recente; ma le vediamo in giro le vecchie 500 targate ZA..... ,praticamente occupa tutto il minuscolo musetto sopratutto se si vuolemettere sotto il baffo come andrebbe sulle N,D,ed F.Prossimamente pubblicherò una 500D con targa BH..... del 2001 posteriore di tipo orizzontale. Un pugno in un occhio.Tra l'altro ho avuto modo di confrontarmi ai raduni con tedeschi francesi ecc.... i quali ci invidiano talvolta le nostre vecchie targhe.
Fermo resta il fatto che piuttosto che non salvare un qualsiasi esemplare ci stanno anche le targhe nuove
In Germania, ad esempio, circolano beatamente esemplari di bellissime auto degli anni 60/70 tranquillamente con targhe europee (di solito con lettera finale "H" che sta per "historic" ) senza che nessuno contesti o metta in risalto la questione per tirare il prezzo. Lì, come in Francia, Inghilterra o Svizzera funziona in maniera diversa e la targa è solo una cosa banale che la macchina deve avere per circolare.
Ciò è senz'altro veritiero, ma bisognerebbe fare qualche precisazione in merito. Mi riferisco al fatto che le targhe tedesche, nel tempo hanno subito variazioni minime nella forma, nella grafia e nei colori (stesso discorso per quelle svizzere, a quanto ne so). Ragion per cui, anche in caso di ritargatura recente, il look di un'auto non viene quasi per nulla alterato. In Inghilterra invece è perfettamente lecito riprodurre il numero di targa con la grafia dell'epoca, o addirittura dipingerlo sul cofano (come nella Jaguar E-Type), e in Francia, come ho già avuto modo di raccontare, nonostante l'indecente colpo di mano che ha preteso la ritargatura coatta di tutte le vetture circolanti, è stata prevista la possibilità per chiunque lo richieda di poter ottenere che il nuovo numero di targa venga stampato in caratteri simili a quelli delle care vecchie "plaques".
Da noi, purtroppo, la realtà è ben diversa...
Il valore aggiunto (senza dubbio enorme) della targa originale risiede, a mio giudizio, nel potere di contestualizzare saldamente l'auto nella sua epoca, e quindi di accrescerne il vissuto e la rappresentatività storica, in un paese dove, oltretutto, il campanilismo conserva tuttora un notevole peso, e la sigla della provincia mantiene quindi una straordinaria capacità evocativa.
Tramite la targa d'origine, un'auto vintage riesce a richiamare l'intero universo materiale ed umano che ha fatto da "sfondo" alla sua esistenza, suggestione che effettivamente viene a mancare in una veterana reimmatricolata con targhe alfanumeriche: a focalizzarsi su questo dettaglio, essa può infatti sembrare sospesa in una dimensione "astorica", come capita alle molte Porsche, Mercedes, Jaguar, Triumph, ecc., trapiantate in Italia negli ultimi anni, che sembrano quasi "apolidi" e prive di anima.
Non avrei mai potuto esprimere meglio il medesimo pensiero.
E' vero !!! le targhe tedesche sono sempre state a sviluppo orizzontale quindi per loro non è un trauma , quelle vecchie svizzere sono in formato rettangolare e seguono il proprietario quindi si vedono auto nuove di zecca con targhe di 50 anni ,oppure si può richiedere quella "nuova" orizzontale con la vecchia numerazione. Quelle con numerazione recente sono quasi sempre lunghe.
Circa un anno fà ho avuto la possibilità di acquistare una 500f in discrete condizioni a circa 1.000 euro con una bella quadrotta Roma B3xxxx.
Purtroppo mi accorsi subito dopo che era stata ritargata dopo circa 2 anni... quindi sarebbe dovuta essere una Roma 98 0 99... morale della favola... nonostante l'esemplare fosse degno di nota, con targatura comunque gradevole e coerente... ed il tutto ad un prezzo onestissimo... non l'ho presa... perchè? perchè è più forte di me... macchina e prima targa sono un binomio inscindibile...
Molti avrebbero desiderato che l'evoluzione dell'industria nazionale consentisse nella normale quotidianità una situazione come quella catturata da questa mia foto: cinque Alfa Romeo parcheggiate quasi consecutivamente.
Combinazione non impossibile nell'Italia degli anni '70, '80, e primi '90, e oggi riscontrabile solo quando una carovana di appassionati del biscione si sposta in occasione di qualche manifestazione.
(foto "Markino" )