Favolosa antenata delle 245 Station, dalla robustezza proverbiale e verosimilmente in uso frequente, a giudicare dal bagagliaio carico di oggetti, e dal paraurti privo del cantonale destro, segno forse di qualche urto. Diffusa all'epoca nel Nord Europa, dove comunque deve sopravviverne un discreto numero. Da noi credo si possano contare su una mano.
In luogo di quella vera, posseggo una delle splendide riproduzioni Minichamps, rifinita in rosso, oltre a un paio di berline, a due e quattro porte

Avvistamento strabiliante per un'auto che mi ha sempre davvero entusiasmato: se non è l'unica in Italia poco ci manca!
Il nome "Amazon" deriva dal greco αμαζoνες (amazònes), termine che individuava le amazzoni, un popolo di donne guerriere che, secondo la mitologia, provenivano o dalla Scizia o dal Caucaso (le fonti sono discordanti).
Per essere sicuri della denominazione corretta dello splendido esemplare immortalato da Alessandro, bisognerebbe conoscerne l'anno di costruzione: difatti, a partire dal 1961, la Volvo iniziò ad adottare la numerazione a tre cifre (chiamandola 121) che di lì in seguito avrebbe contraddistinto i modelli della casa svedese.

Il portello in due parti con la ribaltina forse non e' il massimo della comodita' ...
Mai vista dal vivo ... chissa' forse c'era anche a due porte ...

Differentemente dalla berlina, la station è stata costruita solo nella configurazione a quattro porte.

Autentica rarità!!! Mai vista dal vivo e persino più rara delle già iperare 145 e 245 ossia le sue "nipotine".
Ottimo avvistamento davvero!!!

Splendida e mai vista dal vivo, e mai penso la vedro'.Mi accontento delle "figlie" e "nipoti"

A proposito di portello in due parti bob, ricordo con piacere che negli anni 70 mio padre possedeva una SIMCA 1301 Break,la quale disponeva di analoga soluzione . Rammento che quando si caricavano oggetti lunghi tipo scale ecc.. si abbassava il lunotto con una manovella esterna et voilà a ribaltina chiusa si viaggiava con la parte sopra aperta.

Sistema tipico delle station wagon americane perlomeno dagli anni '60 agli anni '80.
D'altra parte, non escluderei che il fil rouge attraverso il quale sia giunto alle "1301" Break potrebbe proprio essere l'appartenenza del marchio SIMCA (dal 1963) al Gruppo Chrysler.

Ci sono altri modelli che hanno adottato questa soluzione ???

Ci vuole il suo coraggio ad avere il piede pesante..con quello che consumano queste volvo..io sulla mia 144 ho dovuto fare l'impianto a gas ma beve lo stesso come un cammello..

quando ho aperto la foto quasi non volevo crederci... Pazzesco!!!

Complimenti, ottimo avvistamento!!!

Belle anche le foto, di notte io non riesco a farlo così belle.