Vettura dall'eleganza senza pari, emblema della classe e della sportività proprie del marchio Maserati nel suo periodo di massimo splendore. Molti ne ricorderanno un esemplare simile nel secondo film della saga del Medico della Mutua, dove "Il dott. Guido Tersilli, primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue", certificava con questo monumento d'automobile l'elevato status raggiunto grazie ad un ampio ventaglio di virtù di diversa natura, magistralmente rappresentate da un eccezionale Alberto Sordi.
La sagoma straordinariamente filante, perfetta per una vettura di dimensioni così notevoli (circa 5 metri), e caratterizzata dalla linea di cintura bassa e dalle ampie superfici vetrate, era opera della Carrozzeria Frua, che disegnò anche la coeva coupé Mistral; bellissimi il frontale, dominato dall'ampio scudone che ingloba il tridente, e la coda, che, per la fanaleria di piccole dimensioni e la sporgenza a filo del baule, mostra, da lontano, una certa somiglianza con le FIAT 1300/1500.
Motorizzazione 4,2 lt., a cui si aggiunse nel 1966 la versione 4,7 lt., capaci di rendere la Quattroporte la più veloce berlina di quei tempi (circa 230 km/h); la risonanza di tali prestazioni fu ulteriormente amplificata da un prova dell'epoca con roulotte al traino, i cui esiti furono riportati da Quattroruote.
La produzione in piccola serie, avviata nel 1963, si protrasse fino al 1970; lo strepitoso esemplare in foto non può che essere ritargato, e la relativa cilindrata dovrebbe comparire accanto alla scritta "Maserati", nella targhetta di sinistra.
Gli esemplari sopravvissuti appartengono tipicamente alla categoria delle vetture italiane di grosso calibro presenti fino agli anni '90 in quantità rilevanti sul nostro suolo, e finite spesso all'estero via via che i proprietari le hanno poste in vendita. Negli ultimi anni, ne ho censito circa una dozzina, e, tra le altre perfettamente restaurate o conservate, una delle più affascinanti è stata forse quella verde metallizzato (verde Tevere, credo) interamente da restaurare, esposta qualche anno fa alla fiera di Padova.
Complimenti a Filippo per l'elevata qualità degli avvistamenti che è solito proporci.
Da ragazzino trascorrevo ore davanti alle vetrine del concessionario maserati ubicato a poche centinaia di metri da casa mia ... sebring mistral ghibli e 4p in tutti i colori andavano e venivano per le manutenzioni ... un autentico eldorado automobilistico ...
Sontuosi ed opulenti gli interni della 4p ... auto ineguagliata , secondo me ...
Da ragazzino trascorrevo ore davanti alle vetrine del concessionario maserati ubicato a poche centinaia di metri da casa mia
Invece per me da ragazzino c'era la tappa fissa la domenica pomeriggio davanti al Concessionario SA MO CAR di via pinciana a Villa Borghese... ricordo perfettamente quando in vetrina era esposta la nuovissima Ferrari 288 GTO... mi viene il magone a ripensare a quei tempi...
Ignoravo l'esistenza di questo bel modello, e che motore! Molto interessante agli albori come progetto e poi con un calo di stile continuo fino al 1994 (firmata da Gandini)...ma e' sempre questione di gusti!
la risonanza di tali prestazioni fu ulteriormente amplificata da un prova dell'epoca con roulotte al traino, i cui esiti furono riportati da Quattroruote.
Che vettura straordinaria, davvero meravigliosa e che fa davvero commuovere, dato che ricorda un periodo molto lontano in cui il nostro paese sfornava modelli di tanto valore e tanta eleganza.
Come ricordato da Markino, questo stupendo esemplare ricorda molto quello che ebbe il grandissimo Alberto Sordi nel celebre film "Il Prof. Dott. Guido Tersilli primario di Villa Celeste convenzionata con la mutua"(1969), che se non erro è ancora in giro e mi pare adesso stia in Romagna anche se ritargata con altre targhe.
Anch'io ho sempre giudicato la parte posteriore un po' "tirata via" rispetto al personalissimo - e magnifico - frontale, ma tanto il modello è intrinsecamente meraviglioso che non ci si fa caso più di quel tanto. Stupendi senza appello, invece, gli interni: un tripudio di stile italiano e cura dei dettagli artigianale che era oggetto di giusta ammirazione nel mondo. Nella seconda serie aumentò esponenzialmente l'utilizzo di legno pregiato, senza che per questo diminuisse il tono sportivo dell'insieme.
Piccolo particolare che denotava la cura costruttiva dei tempi (condiviso da altre GT italiane coeve) era il foro per la manovella "d'emergenza" con cui si potevano azionare i cristalli in caso di avaria del motorino elettrico. Finezza oggi completamente dimenticata, e che tornerebbe certo utile anche al giorno d'oggi, visto il grado di affidabilità non certo trascendentale di certa componentistica.
P.S: complimentoni a Massimo per gli automodelli, facenti parte della mitica e rimpiantissima serie Politoys "M", di cui era fra i modelli più riusciti (assieme, a mio parere, alla strabiliante Miura con sette aperture). Oggi le quotazioni sono da infarto, ma c'è da considerare che non erano, già ai tempi, dei giocattoli per bambini.
I numerosi amanti del genere poliziottesco ricorderanno anche la presenza di una Quattroporte in una bella pellicola girata a Genova nel 1973, "La Polizia è al servizio del cittadino ?", dove il sempre ottimo Enrico Maria Salerno, nelle vesti di un commissario di Polizia, non riesce a trovare altro modo per contrastare un boss malavitoso locale che farsi giustizia con metodi spicci. Il rivale possiede appunto una splendida Quattroporte di colore amaranto metallizzato (se ricordo bene), inquadrata in diverse scene, alcune delle quali riprese nel piazzale della stazione Brignole, davanti all'allora grattacielo della SIP. Ed è proprio seduto al volante della Quattroporte che il boss pagherà il conto per le sue malefatte, dopo che il commissario lo avrà stordito e rinchiuso nella Maserati, posta a cavallo dei binari ferroviari e spogliata delle maniglie interne per l'apertura delle portiere e dei vetri. Il treno che sigillerà l'epilogo del film, a ben vedere la scena in ambientazione notturna, è, fortunatamente, un modellino, così come la vettura, scagliata via dalla motrice.
Una scena molto violenta, dove, in un regolamento di conti, una persona viene scaraventata giù dal grattacielo Torre Cantore, fu girata a 50 metri da casa mia.
Ahimè, mi è venuta in mente una scena ben più cruenta: il finale de "Il magnate" (1973) di Giovanni Grimaldi, in cui un inviperito Lando Buzzanca, alla guida della sua Flaminia Coupé, tampona ripetutamente la Quattroporte del suo antagonista. Ad avere la peggio è ovviamente la Flaminia, al tempo già piuttosto vecchiotta, ma anche la Quattroporte riporta seri danni, cosa sconvolgente soprattutto considerando il fatto che nel '73 non era certo un modello obsoleto. Bella scena, ma decisamente sconsigliata agli animi sensibili.
Pare che ne "Il magnate" siano state usate addirittura due Quattroporte:
http://www.imcdb....?id=183468
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Ne "La Polizia è al servizio del cittadino ?" potrebbero avere usato in alcune sequenze una Flavia I serie frettolosamente modificata:
http://www.imcdb....-1967.html
Ho visto proprio oggi all'ora di pranzo, su Iris, la scena descritta da Total III.
Casualmente, mentre cambiavo il canale televisivo, ho visto Buzzanca che saliva a bordo della Flaminia coupè, assai arrabbiato e poi ingrana più volte la prima e la retromarcia ed addio Flaminia, ma pure i danni alla Maserati erano rilevanti.
Incredibile, anch'io ieri ho acceso la televisione e su Iris mi sono beccato l'ultimo pezzo del film. Anch'io sono rimasto colpito del fatto che abbiano distrutto due auto molto costose, indipendentemente dal periodo storico.
Bellissima.. ho avuto la fortuna di fotografarne una qualche giorno fa in tangenziale, bella veloce e perfette (ho provato a inviarla x pubblicarla ma forse c'è qualche problema nell'invio).
la giro qua
No, non c'è nessun problema nell'invio, semplicemente i tempi d'attesa per la pubblicazione son molto lunghi, come abbiamo scritto più e più volte nelle ultime settimane.
Le foto che hai inviato sono arrivate tutte.
Contento te, non so che dire....
Traduzione: pubblicando la foto tra i commenti, hai mandato in fumo l'effetto sorpresa di uno straordinario avvistamento da pole-position nella galleria principale, che equivale sempre a una sorta di "medaglietta" morale per l'autore dello scatto.
Che tutti mandino a memoria; bastava inviare un MP a Time101 o a qualche altro componente dello staff per chiedere notizie