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Fiat 128 1100 CL

fiat128fiestalex20150125.jpg
Anno 1980 (Fiestalex).

Data: 25/01/2015
Commenti: 12
Visualizzazioni: 2098
Commenti
#1 | PrinceMax il 25/01/2015 11:23:19
Terza serie in uso quotidiano, ma in buon ordine. Interessante notare come anche nel caso della 128, cosa comune, in Italia riscuotesse i consensi maggiori l'accoppiata motore più piccolo (1.100, a discapito del più prestante 1.300, uscito di listino proprio nel 1980, se non sbaglio) e allestimento più curato (CL). Smile
Nella mia sfrenata caccia alle targhe nere credo di averne immortalata solo una di terza serie: segno che si tratta di un'auto davvero estinta nella mie lande. Sad
#2 | Uno Turbo D il 25/01/2015 12:56:55
Io penso di averne viste più I-II serie che III serie, probabilmente col fenomeno Ritmo la III non ha sbancato (o perlomeno solo nei primi 2 anni)
#3 | Alfa33 il 25/01/2015 13:17:24
Sicuramente la concorrenza interna della Ritmo si fece sentire molto ma comunque la 128 rimase nei listini fino al 1985; evidentemente la clientela più tradizionalista continuava ad apprezzarla molto ed avevano ottime ragioni per giustificare l'acquisto.
Verso la fine del 1984, una 128 CL 1100 costava 8.725.000 Lire, quindi addirittura meno di una Panda 45 Super.
#4 | Uno Turbo D il 25/01/2015 14:11:39
Verso la fine del 1984, una 128 CL 1100 costava 8.725.000 Lire, quindi addirittura meno di una Panda 45 Super.

Li definirei anche primi esempi di low cost, assieme alle coeve 127 Brasile e 126 made in Poland Smile
#5 | alex127c il 25/01/2015 16:06:13
davvero molto bella questa 128....
#6 | mikitiki94 il 25/01/2015 16:13:07
Mi è venuto un dubbio: dove erano costruite le ultime 128 vendute in Italia?
#7 | 1600 GT il 25/01/2015 18:07:24
Mi sa in Jugoslavia, e mi sembra che il definitivo passaggio produttivo alla Zastava fu nel 1983, quando la produzione italiana cessò definitivamente, anche se mi sembra che già dal 1980 o giù di li, alcune 128 prodotte in Jugoslavia venivano vendute qui in Italia perché dopo l'avvento della Ritmo, la produzione della 128 andava via via riducendosi, anche se le richieste in territorio italico c'erano e come, specie tra tassisti e gente non giovanissima ancora affezionata alla linea 3 volumi in dimensioni contenute della 128.
Il proprietario del piccolo sfasciacarrozze che abita dalle parti di casa mia, ha posseduto per 19 anni, ossia dal 1985 al 2004, una Fiat 128 acquistata nel giugno del 1985 con le ultime targhe originali della mia città FG 337***, ovviamente nuova, in quanto a sua detta era l'unica auto nuova che si poteva permettere a quel tempo. Ebbene su non mi ricordo che componente di carrozzeria, disse che c'era la scritta "Made in Zastava" o roba simile, il che faceva supporre una produzione nell'ex Jugoslavia. Nel 2004 fu rottamata per una Punto 60 SX del 1997 usata, in quanto era divorata dalla ruggine specie nei fondi.
Ad ogni modo l'esemplare in fotografia pare stare abbastanza bene ed è anche di un bel colore.
#8 | time101cv il 25/01/2015 20:04:49
Nel lontano 1979 mio padre, dopo 12 anni si decise a cambiare la Fiat 850. L'ultimo viaggio estivo, in cui eravamo rimasti a piedi ben due volte, l'aveva convinto che fosse arrivato il momento giusto per cambiare auto. Il sogno di sempre era la Fiat 128, in famiglia lo sapevamo tutti, la prossima auto sarebbe stata proprio lei. E così un sabato del '79 andammo tutti alla Fiat a ordinare la 128, era un evento storico perbacco. Ma il concessionario gelò mio padre dicendogli: "Ma lei lo sa che un anno fa è uscita la Ritmo?". Panico. Mio padre sbiancò letteralmente, non sapeva che dire, quella macchina futuristica, con quel proletario portellone, aveva osato sostituire proprio lei, la 128 dei suoi sogni!!! Che modi.
Dopo lunghe consultazioni, il rassegnato capofamiglia stabilì che non si poteva fare altro, bisognava comprare la Ritmo, la 128 era ormai démodé... e così, nel dicembre del '79 arrivò a casa nostra una 60 CL 5p. col cambio a 5 marce! Pareva una navicella spaziale! Grin
Meno male che quel simpatico del concessionario omise di dire che la 128 era ancora in produzione..... col senno di poi, lo ringrazio ancora. Wink
#9 | Total III il 25/01/2015 20:21:16
Beh, con tutta la simpatia possibile per quella gran macchina che fu la 128, direi che col cambio ci abbiate guadagnato, anche solo dal punto di vista della rivendibilità. Inoltre la meccanica era praticamente la stessa.
Mio padre, come detto in più occasioni, ebbe una 60 L del 1982. Ricordo che, come tanti altri possessori di Ritmo, non gradiva molto i voluminosi scudi paraurti né il design della plancia: molto, molto meglio la Diesel CL del 1984 di mio zio, di cui mio padre non mancava di sottolineare la maggior gradevolezza estetica ogni volta che capitava di parcheggiarle accanto.
Ricordo che, nel 1987, rischiammo seriamente una permuta con una 60 CL Team, delle ultime prodotte. E invece, arrivò una Giulietta. Cose della vita. Grin
#10 | time101cv il 25/01/2015 21:04:16
direi che col cambio ci abbiate guadagnato, anche solo dal punto di vista della rivendibilità

Puoi ben dirlo! Pagata 5 milioni e mezzo nel '79, fu venduta nel 1983 a 6 milioni, grazie ad una supervalutazione dell'usato offerta dal concessionario Alfa Romeo. In quegli anni la Ritmo era considerata un "assegno circolare"
#11 | Uno Turbo D il 25/01/2015 21:08:27
Io ricordo ancora la Ritmo 70 S di un caro zio, comprata con alcuni anni di vita nell'87 e regalata se non sbaglio nel '99 a una signora che la camminò per un'annetto prima di demolirla...quando ero su quella Ritmo, mi capitava di giocare con l'orologio digitale all'estrema sinistra della plancia Pfft
#12 | IL BUE il 26/01/2015 01:18:41
In realtà, fino all'arrivo della Ritmo le sue vendite erano più che egregie tanto che oggi, tra le poche 128 ancora in circolazione, 2/3 sono di questa serie
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