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Mercedes 230 W114

mercedesw114themarcello20150420.jpg
Anno 1971 (Themarcello).

Data: 20/04/2015
Commenti: 11
Visualizzazioni: 1150
Commenti
#1 | PrinceMax il 20/04/2015 09:34:53
Prima del restyling di metà carriera (1973), il "barra-otto" era disponibile con motorizzazione 230 solo a sei cilindri; poi ci fu lo sdoppiamento in due versioni, 230.4 (4 cilindri) e 230.6 (6 cilindri).
Motorizzazione prestante e molto rara in Italia, penalizzata all'epoca dalle tassazioni maggiorate per le auto con cilindrata superiore ai duemila centimetri cubici.
Vettura elegante e scultorea, opera di Paul Bracq, per cui come ho già più volte scritto nutro un inguaribile trasporto. Il notevolissimo esemplare avvistato da Marcello, oltre che dal raro propulsore, è valorizzato da un colore molto "teutonico", dai copricerchi in tinta e dalle targhe quadrate originali (!): davvero desiderabile! Probabilmente il primo proprietario era una persona molto abbiente, motivo per cui non mi stupirei se fosse equipaggiata con accessori di pregio quali vetri elettrici, climatizzatore, tetto apribile, etc. Smile
#2 | staff il 20/04/2015 09:38:55
Però qui i fanali posteriori "a righe" sono quelli della restyling Wink
#3 | PrinceMax il 20/04/2015 10:16:43
@staff: è vero! Secondo la casa di Stoccarda i fari "zigrinati" (poi riproposti su tutte le Mercedes-Benz sino agli anni duemila), da accesi, avrebbero dovuto diminuire il rischio di oscuramento in caso di sporcizia presente sulla superficie.
In questo caso trapiantati da qualche altro esemplare; in una fase di ripristino, avranno preso i primi che han trovato! Pfft
#4 | Uno Turbo D il 20/04/2015 11:04:11
Sicuramente tra le mie Stelle d'epoca preferite...avrà interni in pelle rossa?

Non centra nulla col sito, ma accanto vedo pure quella che sembra una 33 Imola...Smile
#5 | Themarcello il 20/04/2015 11:25:50
avrà interni in pelle rossa?


Gli interni sono marrone-cinghiale come si intravedono dal lunotto.
Confermo la presenza della 33 Imola li' accanto.
#6 | Spinterogeno Ghisolfa il 20/04/2015 11:41:19
Come ricordato in precedenza la 230 6 cilindri era la classica espressione di appartenenza a una classe abbiente.
Qualche anno fà mi capitò di salvarne una appartenuta ad un imprenditore tessile milanese, il quale dopo avere comprato diversi appartamenti per premiarsi ulteriormente si regalò una 230, che a suo parere costava come un monolocale nell'aristocratica zona milanese di Città Studi.
Nonostante i 280.000 km la macchina era perfetta a livello motoristico, a differenza della carrozzeria, e regalava delle prestazioni inaspettate per il tipo di modello.
Unico neo, i consumi dei due carburatori veramente assetati, ancor di più se non perfettamente regolati da sapienti artigiani.
#7 | 1600 GT il 20/04/2015 18:03:58
Mi è sempre piaciuta molto la 8/, soprattutto nel restyling successivo, quello senza deflettore per intenderci.
Versione molto interessante dal punto di vista motoristico e per quanto mi riguarda molto desiderabile, assieme alla alternativa Diesel 240 D 3.0, che con il suo 5 cilindri elargiva alla 8/ un raffinatissimo motore con prestazioni per i tempi piuttosto rispettabili, sebbene non affatto da 3.0, ma sempre meno letargiche delle 200 D/220 D: ecco una 230 non mi dispiacerebbe affatto.
L'esemplare in foto è davvero molto bello, sia nelle condizioni e sia nella particolare tinta.
#8 | Uno Turbo D il 20/04/2015 20:23:29
Da stamattina, davanti a un carrozziere del mio paese, sta parcheggiata una splendida 250 CE blu targata AO 5@@@@ originale del 1971...Grin
#9 | Alfa33 il 20/04/2015 22:53:32
Dalle mie parti c'è una 230 uguale a questa, ma esce pochissimo dal garage, non sarà facile fotografarla. Il proprietario utilizza quotidianamente una Alfa 75.
#10 | silver il 20/04/2015 23:33:07
Bella, colore adatto alla vettura, molto meglio se ripristinata con i fanali posteriori corretti (che a me piacciono molto di più di quelli zigrinati). Mauro
#11 | gabford il 21/04/2015 01:54:12
colore molto "teutonico"

Mi pare il classico avorio chiaro nella variante "623 hellelfenbein", introdotta proprio nel 1971 in sostituzione della tinta "670 hellelfenbein", che dovrebbe essere leggermente più tendente al bianco.
Secondo la casa di Stoccarda i fari "zigrinati" (poi riproposti su tutte le Mercedes-Benz sino agli anni duemila), da accesi, avrebbero dovuto diminuire il rischio di oscuramento in caso di sporcizia presente sulla superficie.

Vero: soluzione peraltro adottata anche sui modelli Ford a cavallo tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 Smile.
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