Complimenti a chi l'ha fatta arrivare in queste condizioni fino a oggi. Queste Taunus volevano dare un idea di macchinona importante, quasi di lusso, ma in realtà non lo erano.
Con le motorizzazioni maggiori se lo potevano permettere. Con quelle minori gli allestimenti erano adeguati alla cilindrata. Quindi la pretenziosità non si sa dove sia...
Ho avvistato e fotografato 2 esemplari negli ultimi giorni; concordo con chi dice che davano l'idea di essere auto importanti, soprattutto se confrontate con altre vetture molto diffuse all'epoca.
L'aspetto americaneggiante, conferisce un certo tono a tutto il corpo vettura.
L'aspetto americaneggiante, conferisce un certo tono a tutto il corpo vettura
Osservazione corretta: la linea, come già ho ricordato in più di un'occasione, ricalcava gli stilemi delle vetture americane di fine anni '60, specie nell'impostazione del frontale e nell'andamento sinuoso della fiancata. Cromature e frequente presenza delle verniciature metallizzate contribuivano a questa sensazione di opulenza, alla quale faceva comunque riscontro una buona qualità costruttiva ed una soddisfacente spaziosità interna. Quello stesso linguaggio stilistico, oggi tra gli elementi di maggior fascino di questo modello, finiva tuttavia per rendere la Taunus un po' demodée già dopo pochi anni dalla presentazione.
Mi trovi perfettamente d'accordo. Al di là dell'impostazione stilistica, se non avesse avuto altre qualità sostanziali, come giustamente ha richiamato Markino, non sarebbe certo stata venduta milioni di esemplari...
Auto di grande successo per anni, venduta in quasi tutto il mondo. Proposta in quattro varianti di carrozzeria: coupè, station wagon e berlina (a due e quattro porte). In cinque allestimenti: Standard, L (Lusso), XL (Extra Lusso), GT (con motorizzazioni che partivano dal 1600 a 100cv) e GXL (tutto il lusso della XL con le motorizzazioni della GT). Dall'altra parte del mondo (nel Nuovo Continente) non la si poteva comprare se il motore non era come minimo 2000 di cilindrata (c'erano poi anche il 2300 e il 2800, disponibili su ordinazione anche alle nostre latitudini). Se in Italia la versione più venduta era dunque il 1300, questo non significa che la Taunus fosse vettura "pretenziosa" ma tutt'altro. E' solo la fotografia di un Paese (peraltro in corsa per il proprio sviluppo economico) al cospetto di un auto "europea". A tal proposito bisogna ricordare come nel 1970, anno di lancio della TC1, il 70% delle auto circolanti nel Bel Paese fossero inferiori a 1000 cc di cilindrata; e di queste la maggior parte fossero inferiori a 600cc. La presenza di tante Taunus 1300 non credo sia dunque da leggere come la ricerca di macchine "pretenziose" ma come la voglia, di certi automobilisti, ad affrancarsi dalle cilindrate e dalle linee più tipicamente italiche per andare in direzione di un aumento di spazio, comodità, finiture e "importanza" di una vettura (sia pure senza poter raggiungere quelle che erano le cilindrate maggiori e appunto più europee della Taunus). Detto questo, a me la Tuanus fa impazzire!!
un signore marito di una lontana parente di mia madre ha avuto l'ultima serie station wagon 1300 4 marce faceva il fioraio ci caricava di tutto non si è mai lamentato .Secondo voi se un proprietario avesse dovuto reimmatricolare la TC1 dopo il 1976 avrebbe potuto mettere la targa lunga sotto il paraurti?
Per montare la targa sotto il paraurti, dove c'è l'alloggio apposito, ci sarebbe voluto il paraurti "europeo". Per il mercato italiano, che prevedeva le quadrotte, si fece infatti un paraurti apposito con le luci dirette verso l'alto, in modo da illuminare la targa basculante. Dove invece erano previste le targhe rettangolari la Taunus era commercializzata con uno specifico paraurti (peraltro molto più ben profilato) che prevedeva le luci targa rivolte verso il basso.