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Iso Rivolta Lele IR6 Sport 360 cv

isorivoltaleleprincemax20150605.jpg
Anno 1973, targhe europee del 2015 (PrinceMax).

Data: 05/06/2015
Commenti: 13
Visualizzazioni: 2489
Commenti
#1 | Themarcello il 05/06/2015 08:42:39
Shock
Grande Coupe' italiana con cuore americano,affascinante per il suo esotismo e la sua rarita'.
Credo di non averne mai vista una dal vivo.
I paraurti neri nel 1973 facevano molto "futuro",oggi sono stonati su un'auto di quella epoca.
Avvistamento coi fiocchi!
#2 | Astrale il 05/06/2015 08:45:34
Che strana carrozzeria hanno messo intorno ai fanalini della 124 sportGrinGrin
Incontro inconsueto direi.....tranne che al distributore....
#3 | atae21 il 05/06/2015 09:28:16
Una delle ISO che più mi piacciono. Vista dal vero, bianca, perchè apparteneva ad un amico che scrive(va) qui dentro...
#4 | bob91180 il 05/06/2015 09:47:54
Mai vista dal vivo , prodotta in pochi esemplari , circa 300 , la plancia non mi sembra all'altezza del lignaggio dell'auto ...
#5 | Uno Turbo D il 05/06/2015 10:04:14
Una Lele! Roba da leccarsi baffi e controbaffi...noto che ha la guida a destra: importazione inglese?
#6 | amonks il 05/06/2015 11:43:27
No ragazzi, sto male... nel '73 avevano fatto un'auto del genere? Scusate l'ignoranza, ne ignoravo l'esistenza! Splendida, davvero, complimenti al proprietario che l'ha sistemata (?) e a PrinceMax per lo scatto!
#7 | Alfa33 il 05/06/2015 16:24:46
Sul Quattroruote dell'Ottobre 1973, vi è l'impressione di guida di Fittipaldi; questa particolare auto montava un propulsore Ford 8 cilindri, di 5762 cc. e 360 cavalli; sostanzialmente la Iso Rivolta Lele venne definita come una vettura confortevole e con un notevole campo di utilizzazione, infatti era un po' sportiva e un po' una grossa e comoda berlina di grandi dimensioni, caratterizzata da una buona tenuta di strada, ma comunque poco adatta alla guida sportiva, considerando anche la demoltiplicazione molto elevata dello sterzo ed il rollio elevato in alcune condizioni di marcia, un po' esasperate a dire la verità.
Per quanto riguarda le prestazioni, Fittipaldi dichiarò di aver raggiunto circa 220-230 chilometri orari, segnalati dal tachimetro in autostrada e con 4 persone a bordo, riteneva comunque possibile poter raggiungere punte massime più elevate.
Tuttavia la grande elasticità di marcia la coppia, erano le caratteristiche che davano maggiori soddisfazioni dal punto di vista meccanico e prestazionale.
Personalmente ho avuto modo di vedere qualche Lele durante le fiere e devo dire che mi piace.
#8 | 1600 GT il 05/06/2015 17:59:00
Che meraviglia!!! La Iso Lele è una coupè dalla linea sportiva e al contempo assai elegante e con un ottimo spazio interno. Il tutto con prestazioni da brividi. Eh....i capolavori dell'Italia che fu.
#9 | bob91180 il 05/06/2015 18:22:23
Non oso immaginare i costi di esercizio ... roba da sceicchi ...
#10 | gabford il 05/06/2015 19:43:05
Avvistamento strabiliante per rarità, visto che si tratta di una delle versioni più rare per un modello già raro di suo, tanto più che gli esemplari prodotti con guida a destra, in generale, devono essere stati una sparuta minoranza.
Personalmente, sul piano meramente estetico, trovo sia il modello meno riuscito del marchio, non tanto per il frontale, che si richiama idealmente alla Grifo (e alla Montreal), quanto per il posteriore fastback, che risulta eccessivamente imponente, soprattutto nella vista laterale.
Inutile dire, però, che ogni esemplare dovrebbe essere trattato come una reliquia Grin
#11 | paocrem il 05/06/2015 22:13:10
oggi ho imparato qualcosa di nuovo anch'io! una bellissima rarità che non conoscevo. Complimenti al fotografo
#12 | peppecantarella il 06/06/2015 00:02:49
Nel 1939 Renzo Rivolta costituisce a Genova la Isothermos. Nel 1941 si trasferisce a Bresso, in provincia di Milano, e dal 1948 comincia a produrre motociclette (quelle con il cambio sulla manopola sinistra, come la Vespa). Dal 1953 comincia a produrre automobili sotto la denominazione societaria Iso Automobili S.p.A. Il primo modello fu l'Isetta; il modello in questione, la Iso Lele fu l'ultimo prodotto dall'azienda, che cessò ogni attività nel 1975
#13 | bullitt il 26/06/2015 00:58:52
e' una bellissima macchina. per capire a fondo l'essenza di queste granturismo non ferrari italiane deglia nni 60 e settanta bisognerebbe guidarle sempre vestendo una pelliccia da uomo. ah. la meta. la meta quando si guidano queste vetture e' importantissima. mai raggiungere localita' prive di casino' e case da gioco
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