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Oldsmobile Super 88 4-Door Sedan

oldsmobilegabford20150620.jpg
Anno 1959, targhe ZA in formato europeo (gabford).

Data: 19/12/2018
Commenti: 8
Visualizzazioni: 1829
Commenti
#1 | peppecantarella il 20/06/2015 09:46:10
Questa tendenza, tutta statunitense, di queste pinne posteriori così vistose. Certo, in automobili di tale lunghezza, ci possono anche stare
#2 | bob91180 il 20/06/2015 18:42:28
Penso si tratti di una terza serie , 1956/1959 circa ...
Esteticamente figlia di un'epoca che fu , con dimensioni adatte ai grandi spazi statunitensi ...
#3 | gabford il 21/06/2015 00:23:47
Penso si tratti di una terza serie , 1956/1959 circa ...

Si tratta in effetti di una quarta serie, durata il tempo di due anni (1959-1960), al primo dei quali appartiene questo esemplare.
Come Markino ha già fluentemente spiegato in altre circostanze, il '59 è stato l'anno dell'apoteosi stilistica per quanto riguarda lo sviluppo dei dettagli di ispirazione aeronautico-astronautica, la cui massima espressione è rappresentata dal disegno delle pinne posteriori.
All'interno del gruppo GM, forse questa serie della Oldsmobile era in quell'anno il modello esteticamente più "dimesso": il suo stile venne definito dalla Casa come "Linear Look", termine con cui si volevano sottolineare caratteristiche come la qualità delle finiture, l'abitabilità e la luminosità dell'abitacolo, al cui interno si distingue, per originalità, il volante.
Le superfici vetrate (azzurrate) furono aumentate di quasi il 40%: in particolare si nota l'estensione ragguardevole del parabrezza e del lunotto, che meritarono rispettivamente gli aggettivi Vista-Panoramic e Holiday Scenic-Coupe.
Anche lo spazio per i bagagli aumentò considerevolmente (di quasi due terzi rispetto alla serie precedente).
Il motore Rocket da 6,5 litri garantiva senza dubbio una buona spinta (ha una potenza di 315 cavalli).
Aggiungo due altri scatti:
images2.imgbox.com/67/3e/o5Yb1Nev_o.jpg
images2.imgbox.com/59/50/Ztdo71nt_o.jpg
#4 | PrinceMax il 21/06/2015 00:33:28
Opulenta e magnifica. Strepitoso l'accordo colore esterno/interno.
#5 | Uno Turbo D il 21/06/2015 01:49:58
Già immagino il contesto di un 'America postbellica intorno a questa macchina, tra novità assolute in molti campi tecnologici e sociali...
#6 | Markino il 22/06/2015 15:24:10
Grazie come di consueto a Gabriele, sia per gli scatti, sia per il lavoro che mi risparmia in merito ai dettagli dell'esemplare pubblicato, lasciandomi quindi libero di spaziare su considerazioni di ordine generale, quelle che prediligo nell'ambito delle vetture USA.
I modelli 1959 costituiscono l'apice di un percorso stilistico che attraversa buona parte del decennio '50, improntato ad una rappresentazione sempre più estrema e scenografica dell'ottimismo e del crescente benessere degli Stati Uniti nell' "era di Eisenhower", il Generale della 2a guerra mondiale eletto Presidente per due mandati, che coprirono il periodo 1953-1960. Essi furono sviluppati entro il 1957, quando la recessione del 1958 non aveva ancora fatto la sua brusca irruzione, e lo styling GM, sotto la guida di Harley Earl, procedeva accrescendo sempre più spudoratamente le dimensioni e le sovrastrutture decorative. Per il 1959 entrò in vigore un più stringente piano di condivisione delle carrozzerie per tutto il Gruppo, con il risultato che le scocche del 1958, con un solo anno di vita, furono sostituite da piattaforme ribassate, che dovevano accompagnarsi ad un disegno più competitivo verso il Gruppo Chrysler, al quale nel 1957 era passato lo scettro della modernità.
La gamma Oldsmobile, vettura borghese per eccellenza, era composta, dal basso, dalle serie Dynamic 88, Super 88, e dalle lussuose 98, ciascuna con le proprie varianti di carrozzeria; la Dynamic era equipaggiata con un propulsore 6,0 lt., mentre il 6,5 lt. (in due diverse potenze) era riservato alle serie superiori. Se l'anno 1959 fa sempre pensare agli eccessi della Chevrolet o della Cadillac, lo stile delle nuove Oldsmobile non era da meno, con il frontale a doppi proiettori spaiati (in mezzo a ciascuna coppia è alloggiato un fanalino) e con la complessa conformazione della coda, qui ben evidenziata, le cui pinne iniziavano a prendere corpo dal fregio che sormonta il parafango anteriore, attraversando quindi l'intera fiancata. Dopo un 1958 poco soddisfacente, come per molti costruttori di vetture medie e medio-alte, nel 1959 le vendite non decollarono, e la Oldsmobile scese di alcune posizioni nella graduatoria delle marche più vendute.
I tempi stavano tuttavia radicalmente cambiando. Harley Earl andò in pensione nel 1958, e fu sostituito da Bill Mitchell, il quale si rese conto che lo styling tanto in voga era oramai arrivato alla saturazione, e, peggio ancora, rischiava di stufare la clientela, costretta a seguire i capricci dei costruttori, che, a loro volta, così pensavano di interpretare i gusti del mercato. Tutto quanto si era fatto sino ad allora fu sostanzialmente gettato alle ortiche, e il disegno delle vetture successive fu improntato a una maggiore sobrietà. Le Oldsmobile, come le Pontiac, ne trassero notevole giovamento, come testimonia il grande successo dei modelli degli anni '60.
Un plauso, infine, al proprietario della Super 88 in foto, per aver scelto una vettura non banale; strepitoso l'abbinamento dei colori, specie per quanto riguarda l'azzurro degli interni.
#7 | gabford il 06/05/2018 20:16:26
Una migliore vista del frontale (da una manifestazione).
images2.imgbox.com/55/49/GTKtmLne_o.jpg
#8 | gabford il 18/12/2018 12:02:51
Confermo 1959 come anno di prima immatricolazione.
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